La questione del reddito di cittadinanza è uno dei temi centrali all’interno della manovra di bilancio del neo governo Meloni. Nel ritardo più assoluto nel chiudere la manovra entro l’anno il governo, tra uno strafalcione e l’altro, inizia a porre alcuni elementi sul tavolo, dichiarando quali sono le priorità e cosa sacrificare sull’altare della suddivisione della torta. Entro domattina all’alba la votazione dovrà essere conclusa.
Tornano in piazza i disoccupati palermitani percettori del reddito di cittadinanza dopo la nuova stretta del governo Meloni sulla misura. Gli “occupabili”, ovvero i disoccupati tra i 18 e i 59 anni che possono lavorare e non hanno a carico minori, disabili o anziani perderanno il sussidio nel 2023, dopo sette mesi e non più dopo otto.
Una delle prime mosse del governo Meloni è stata quella di attaccare, inizialmente su un piano di propaganda e, in un secondo momento, tramite la legge di bilancio, il dispositivo del reddito di cittadinanza, decidendo di abolirlo a partire dal 2024.
In merito al contenuto l’interpretazione è abbastanza semplice e non serba novità: non c’è nessun provvedimento volto a migliorare le condizioni materiali di vita delle decine di milioni di persone che sono schiacciate tra impoverimento e povertà nella perenne crisi del sistema-paese Italia.
La legge di Bilancio 2022 del governo Draghi è stata approvata dal Consiglio dei Ministri che ha mantenuti i capitoli di spesa indicati nel Documento Programmatico già inviato a Bruxelles. Si parla di pensioni, tasse, reddito di cittadinanza e soprattutto si legge una chiara intenzione: ridurre il debito aumentando la crescita del PIL sostenendo industrie […]
Appello di ADL Cobas per un nuovo momento di confronto per riaprire uno spazio politico conflittuale che metta al centro le pratiche di riappropriazione e mutualismo e le vertenze relative al reddito, sia esso diretto od indiretto La seconda ondata della pandemia ha colpito in modo probabilmente ancor più pesante di quanto accaduto in […]
Mentre la popolazione italiana è ancora intorpidita dagli effetti della pandemia, traumatizzata dalle incerte prospettive sia epidemiologiche sia economiche, il dibattito politico post-elezioni/referendum (20-21 settembre) si è spostato velocemente sulla Legge di Bilancio (finanziaria), sulle finalità del Recovery Fund, e sull’annosa questione del MES (meccanismo europeo di stabilità). Purtroppo dobbiamo riconoscere che, in assenza di […]
“La lotta di classe esiste da venti anni e la mia classe l’ha vinta.” Le note parole del miliardario americano Warren Buffett, di commento all’esito dei primi decenni di globalizzazione neoliberista, tornano utili ancora una volta. Sono infatti adatte a commentare i recenti dati Eurostat, per i quali dal 2008 ad oggi la ricchezza in […]
Mimmo e Marco, lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas, si trovano sul campanile della chiesa del Carmine a Napoli. La legge sul Reddito di Cittadinanza gli impedisce di accedere alle erogazioni. Il presidente Inps Tridico ha dichiarato che concederà il reddito di cittadinanza con una procedura straordinaria. Ma ai lavoratori non basta e la lotta […]
Siamo sempre troppo attenti alle etichette, restando, in fondo, tra tutti, in ostaggio di morali esterne. Tra chi ridacchia degli utenti strizzando l’occhio al blastatore di turno e chi si scandalizza perché “i poveri” non si prendono per il culo. Spettatori dello spettacolino scrollingtrasmesso. Non stanno qui i protagonisti, non sono gli utenti. Ma […]