Sul campanile la lotta dei licenziati Fca per il reddito di cittadinanza
Mimmo e Marco, lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas, si trovano sul campanile della chiesa del Carmine a Napoli. La legge sul Reddito di Cittadinanza gli impedisce di accedere alle erogazioni. Il presidente Inps Tridico ha dichiarato che concederà il reddito di cittadinanza con una procedura straordinaria. Ma ai lavoratori non basta e la lotta sul campanile continua.
Il 20 Aprile Mimmo e Marco, due lavoratori licenziati dalla Fiat per motivi politici, sono saliti sul campanile della chiesa del Carmine a Napoli per contestare la legge sul reddito di cittadinanza che li estromette dal beneficio. Il presidente Inps Tridico dopo poche ore di attesa ha dichiarato che sarà avviata una procedura straordinaria per consentire l’erogazione del reddito ai licenziati Fca. Un riconoscimento strappato dalla lotta dei lavoratori che non si accontentano però di qualche vaga promessa. La lotta di Mimmo e Marco non è solo una “battaglia personale”, come hanno dichiarato in un’intervista, “ma una battaglia politica”. Chiedono infatti che la legge sul reddito di cittadinanza venga modificata includendo una misura di tutela di tutti gli operai licenziati.
I lavoratori rimaranno quindi sul campanile fino a quando le promesse non si trasformerrano in fatti concreti. Oggi si terrà un incontro all’Inps al quale i delegati del Si Cobas chiederanno un impegno preciso per cambiare la legge sul Reddito di Cittadinanza.
Mimmo e Marco si trovano sulle impalcature del campanile della chiesa d tre giorni. La Questura ha vietato a medici, vigili del fuoco e solidali di inviare cibo e acqua a Mimmo e Marco. Dal parroco della chiesa del Carmine e dalla curia nessuna dichiarazione è stata rilasciata, nonostante i pochi metri che li distanziano dai lavoratori. Sul posto i solidali sono in presidio dall’inizio della protesta. Anche il sassofonista Daniele Sepe ha voluto manifestare la propria solidarietà suonando il sassofono sotto la chiesa.
Il caso del licenziamento di Mimmo e Marco e di altri tre operai Fca nel 2014 aveva prodotto manifestazioni di solidarietà verso i lavoratori in tutto il paese (riproponiamo qui una corrispendenza di Radio Onda d’Urto del 2014). Nel 2018 la questione “giudiziaria” si chiuse con la conferma del licenziamento da parte della Cassazione. I lavoratori, iscritti al Si Cobas, non hanno mai smesso in questi anni di manifestare e lottare per i propri diritti. A Ottobre salirono sopra Palazzo Barberini a pochi metri dal Minstero dello Sviluppo Economico espondendo lo striscione “Di Maio con chi stai?”.
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