Brescia, cronaca del corteo a 44 anni dalla strage fascista di Piazza Loggia
Riprendiamo da Radio Onda d’Urto la cronaca radio e il comunicato del Magazzino47 in merito alla giornata di mobilitazione di ieri 28 maggio, data in cui cade l’anniversario della Strage di Piazza Loggia, una delle pagine pù infami del terrorismo fascista e di Stato del nostro paese.
44esimo anniversario della strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza Loggia a Brescia. Il 28 maggio del 1974 una bomba scoppia nella piazza simbolo della città durante una manifestazione antifascista indetta da sindacati confederali e partiti, oltre che partecipata da realtà autorganizzate della sinistra di movimento. provocando 8 morti e 102 feriti.
Iniziative ufficiali già dalle prime ore della mattinata di lunedì 28 maggio con momento centrale alle 10.12, il momento dello scoppio della bomba in piazza. A parlare per i sindacati quest’anno doveva esserci il segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini, assente per malattia, mentre alle 9 un corteo antifascista e antagonista è partito da Piazza Garibaldi e ha raggiunto la piazza. Una manifestazione “contro le nuove strategie della tensione, fascismo, razzismo, sessismo, violenza di genere, sfruttamento e precarietà. Per conquistare insieme casa, reddito, salario, dignità per tutte e tutti e contro la guerra, per supportare le resistenze di tutto il mondo” promossa da diverse realtà di movimento bresciane.
Ore 9.30 : Da Piazza Garibaldi la partenza del corteo con Umberto della Redazione Ascolta o scarica
Ore 11.15 : Le conclusione di Umberto da Piazza della Loggia Ascolta o scarica
Di seguito, il comunicato del CSA Magazzino 47:
“Leggiamo in questi istanti, sulle edizioni online di diversi giornali locali e nazionali, che durante il minuto di silenzio e durante gli otto rintocchi per le vittime della Strage di Piazza della Loggia, gli attivisti del Magazzino 47 avrebbero fatto cori o fischiato, mancando di rispetto alla memoria delle vittime. Nulla di più falso. Durante il minuto di silenzio il corteo da noi promosso si è avvicinato alla zona della Stele in assoluto silenzio (molto più silenzioso del resto della Piazza “ufficiale”, a dire il vero) e non appena, successivamente, sono iniziati i rintocchi, ogni coro o fischio è stato prontamente smorzato dagli stessi organizzatori della manifestazione, ovvero da noi. Indubbiamente c’è stato un confronto acceso con Manlio Milani (non è un mistero la diversa visione che abbiamo con lui rispetto all’esercizio della Memoria e la non condivisione di alcune sue scelte, come quando decise di partecipare a un dibattito organizzato dai fascisti di Casa Pound!!!) e senza dubbio abbiamo contestato la lettura delle parole inviate dal presidente della Repubblica per ricordare e sottolineare che la Strage del 28 maggio 1974 fu una strage fascista e di Stato, in cui ci fu il coinvolgimento di apparati statali, di servizi segreti italiani e statunitensi. Noi siamo certi di onorare la memoria delle vittime della Strage portando avanti, quotidianamente, la pratica dell’antifascismo e gli ideali di giustizia sociale che quel 28 maggio di 44 anni fa portò loro in Piazza.
Da segnalare, poi, come un nutrito cordone di agenti della Digos e alcuni dirigenti dei sindacati confederali abbia scortato fin dall’inizio la nostra presenza (assolutamente pacifica!!) in piazza, piazzandosi a più riprese davanti al nostro striscione e cercando di rallentarci quando la nostra intenzione era semplicemente quella di raggiungere la Stele e portare il nostro omaggio alle vittime, come ogni anno. Questo atteggiamento non ha fatto che provocare malumori in chi sa che il 28 maggio, fin dal giorno successivo alla Strage, gli antifascisti della nostra città hanno sempre rifiutato la presenza in Piazza delle forze dell’ordine”.
CSA MAGAZZINO 47
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