InfoAut
Immagine di copertina per il post

Carpi: repressione permanente? Azione resistente

||||

Riceviamo e pubblichiamo…

Appello alla mobilitazione il 17 Aprile 2021


A Carpi 26 antifascistə che nel 2017 contestarono pacificamente un presidio di Forza Nuova sono investitə da un processo che vedrà la sentenza di primo grado il 23 Aprile, col rischio concreto di essere condannatə dal Tribunale di Modena per aver intonato canti della Resistenza in una riunione pubblica non autorizzata.
Da questa vicenda sono scaturite domande e riflessioni all’interno della rete solidale costruitasi negli anni intorno a chi quella sera si mobilitò spontaneamente per dimostrare il proprio dissenso verso la presenza sgradita ed estranea in città di un’organizzazione neofascista e razzista.

Questo processo politico si inserisce in un quadro repressivo molto più ampio volto a criminalizzare le pratiche dell’antifascismo militante e di quei movimenti che si oppongono allo stato di cose presente, a delegittimare chiunque osi mettere in discussione un sistema che produce enormi ingiustizie e disuguaglianze sociali, guerre e miseria, devastazione ambientale e migrazioni forzate, sdoganamento del fascismo e del razzismo.
Un processo politico che fa emergere tutte le contraddizioni di un’Italia repubblicana che, se da una parte ha cercato di tagliare i ponti con il suo passato fascista, dotandosi di una Costituzione che poggia le basi sugli insegnamenti di quella tragica esperienza, sugli ideali e sui valori della Resistenza e della lotta di Liberazione dal nazifascismo, dall’altra parte si ritrova ancora in corpo capisaldi e radici di quel passato, visibili e tangibili in un Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) e in un Codice Penale in cui permangono misure repressive ereditate rispettivamente dal regio decreto del 1931 e dal Codice Rocco di epoca fascista, nonostante le numerose modifiche apportate sia attraverso riforme parziali da parte del Parlamento sia mediante pronunce di illegittimità da parte della Corte Costituzionale.

Una piaga che puntualmente si riapre nel momento in cui ci sia da reprimere chi si mobiliti dal basso, in modo spontaneo o autorganizzato, contro ogni ingiustizia e contro ogni forma di discriminazione.
Pensiamo ai maxi processi e alle accuse di “pericolosità sociale” che investono i lavoratori e le lavoratrici in lotta contro sfruttamento, paghe da fame, turni massacranti e precarietà o le generose militanti che si oppongono a grandi opere inutili e imposte che devastano natura e territori compromettendo salute e futuro di chi li abita.
Pensiamo alle accuse di “adunata sediziosa” o “devastazione e saccheggio” che pendono come una spada di Damocle sulle teste di coloro che, dal G8 di Genova del 2001 in poi, partecipino a proteste di piazza o di coloro che non siano disposti a rimanere indifferenti di fronte a becere manifestazioni d’odio razziale e xenofobo, omofobo e sessista, spesso inscenate da gruppi o partiti dichiaratamente neofascisti con il beneplacito di Questure e Prefetture.

Con l’applicazione delle vecchie leggi fasciste ancora in vigore e dei Decreti Sicurezza di Minniti e Salvini, mai modificati nelle parti relative alla limitazione del diritto di manifestare e delle libertà sindacali, nelle ultime settimane stiamo assistendo a un’ulteriore recrudescenza della repressione, con uno stillicidio quotidiano di provvedimenti cautelari e punitivi ai danni di coloro che si oppongono a politiche sempre meno rispettose dei diritti e della dignità di noi tuttə, che ci consegnano una democrazia svuotata di contenuti e riempita di autoritarismo.
Centinaia e centinaia di processi imbastiti su giudizi politici ancora prima che penali. Centinaia e centinaia di processi politici in cui compagne e compagni sono processatə e condannatə NON per quello che abbiano eventualmente fatto ma per quello che sono (antifascistə e antirazzistə, lavoratori in lotta per rivendicare i propri diritti, militanti in prima linea contro la devastazione dell’ambiente e lo sperpero di risorse pubbliche) e per quello che rappresentano (i valori dell’antifascismo, di giustizia sociale e ambientale, libertà e uguaglianza).Siamo dell’idea che sia oggi più che mai necessario riconquistare lo spazio pubblico, uno spazio reale, per chiedere con forza e determinazione:

1 l’assoluzione di tutte e tutti coloro sotto processo per reati d’opinione, reati politici o sociali;

2 la cancellazione degli articoli del TULPS, del Codice Penale e dei Decreti Sicurezza usati per reprimere il diritto al dissenso e le libertà sindacali, a partire dai residuati giuridici del regio decreto del 1931 e del Codice Rocco di epoca fascista;

3 la fine dell’accanimento giudiziario nei confronti di chi si batte per un mondo radicalmente diverso, più giusto, più equo, libero dallo sfruttamento e dall’oppressione.Sulla base di queste rivendicazioni, lanciamo una prima giornata di mobilitazione con un presidio in piazza a Carpi sabato 17 Aprile.

In considerazione della fase pandemica che stiamo attraversando e delle limitazioni agli spostamenti tra Regioni e/o Comuni, proponiamo a quelle realtà territoriali impossibilitate a partecipare che vivano sulla propria pelle l’urto della repressione o che abbiano a cuore queste tematiche di mobilitarsi a loro volta nelle piazze e nelle strade delle rispettive città, ciascuna con le proprie modalità e con i propri contenuti.
Avanziamo questa proposta con la massima umiltà, assumendoci fin da ora l’impegno a fare in modo che la data del 17 Aprile diventi solo una tappa di un percorso volto alla costruzione di un ampio fronte comune di lotta contro la repressione e all’apertura di spazi di cooperazione tra le Nuove Resistenze allo stato di cose presente radicate sui territori.
Ne va della forza e incisività delle lotte sociali e della lotta contro il fascismo che, ovunque e sotto qualunque veste si presenti, è oggi come ieri il nemico.Per info e adesioni: lantifascismononsiarresta@gmail.comAssemblea #lantifascismononsiarresta

Il processo agli antifascistə di Carpi

La sera del 4 agosto 2017, a Carpi si tiene una manifestazione autorizzata di Forza Nuova davanti a una palazzina che di lì a poco avrebbe ospitato alcuni richiedenti asilo. Decine e decine di cittadinə si mobilitano spontaneamente per dimostrare il proprio dissenso nei confronti di quell’azione ritenuta intimidatoria e squadrista e verso la presenza sgradita ed estranea in città di un’organizzazione neofascista e razzista. Recatisi sul luogo del presidio, lanciano slogan e intonano canti della Resistenza fino alla partenza dei militanti di Forza Nuova, giunti da tutta la regione, scortati dalla polizia.
A distanza di 9 mesi, a ben 26 tra le decine di persone che quella sera avevano contestato i forzanovisti sono recapitati dal Tribunale di Modena decreti penali di condanna “inaudita altera parte”, ovvero condanne in assenza delle parti e senza processo, per manifestazione non autorizzata.
La scelta delle 26 persone coinvolte di opporsi ai decreti penali di condanna ha portato all’apertura di un processo che vedrà la sentenza di primo grado il 23 Aprile. Il rischio concreto è che il Tribunale confermi le condanne emesse nel 2018 tramite decreti penali in base al comma 3 dell’articolo 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), legge emanata con regio decreto nel 1931 durante il regime fascista in un quadro di generale repressione del dissenso. Questo comma punisce chi “prenda parola” – o, secondo l’interpretazione della Procura di Modena, chi intoni canti della Resistenza – come se fosse l’organizzatore di una riunione pubblica non autorizzata.

Per maggiori informazioni sulla vicenda rimandiamo alla petizione lanciata su Change.org: http://chng.it/TrKRyFJ2Pg

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

antifascismoCARPIprocessi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Gino Libero! Free All Antifas

Abbiamo appreso che questa settimana il nostro amico e compagno Gino è stato arrestato in Francia, a Parigi, con un mandato d´arresto europeo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per un sollevamento antifascista.

Abbiamo tradotto il documento redatto dal movimento Soulèvement de la Terre a proposito della fase storica che si sta vivendo in Francia, verso le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis è libera!

Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese le ha tolto il braccialetto elettronico e rilasciato la documentazione della scarcerazione- Probabilmente lunedi 17 giugno il rientro in Italia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Un fronte più salutare che popolare.

Traduciamo un commento da parte del collettivo francese Cerveaux Non Disponible rispetto alle elezioni per dare un quadro il più possibile composito di quali siano gli animi nei movimenti francesi a seguito della decisione di Macron.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Storia di Classe – 5 puntate speciali dedicate alla strage fascista, di Stato e della NATO di Piazza della Loggia a Brescia

In onda su Radio Onda d’Urto lo speciale di Storia di Classe dedicato alla strage fascista, di Stato e della Nato di piazza della Loggia, il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: i Giuristi Democratici denunciano “nuove minacce dai neonazisti ungheresi”

Nuove minacce, stavolta dirette, dei neonazisti ungheresi contro l’antifascista ai domiciliari a Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis agli arresti domiciliari a Budapest. Accolto il ricorso degli avvocati.

Ilaria Salis può uscire dal carcere e andare agli arresti domiciliari a Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ignobile pestaggio di Chef Rubio a Roma

Gabriele Rubini, a tutti noto come Chef Rubio, è stato aggredito mercoledì notte davanti alla sua casa romana da almeno sei persone, che lo hanno pestato e insultato al grido di “Pezzo di merd*, così impari”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Contro fascismo, sessismo, razzismo e guerra. Ora e sempre resistenza! Siamo sempre qua.

La facciata del centro sociale Askatasuna assume una nuova veste. In un presente senza storia rimettiamo al centro la Storia di ieri per guardare in avanti, in una prospettiva in cui c’è bisogno di tutta la capacità, le forze, le intelligenze di ognuno e ognuna per produrre trasformazioni .

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Non è più tempo degli appelli, bisogna liberare Ilaria subito

Legata ai polsi e ai piedi, una cintura stretta in vita, un guinzaglio di catena, Ilaria Salis è comparsa davanti al tribunale di Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: la prima udienza si chiude con un rinvio al 24 maggio. “Non e’ piu’ tempo degli appelli, bisogna portarla via subito”

Si è aperto a Budapest lunedì 29 gennaio il processo a Ilaria Salis, l’insegnante antifascista di Monza detenuta da un anno in Ungheria per gli scontri con un gruppo di neonazisti.