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Divieti di dimora a due antifascisti da Bologna

Michele Lapini||||

E’ notizia di poche ore fa la comminazione da parte della questura di Bologna dei divieti di dimora a Martin e Dogghi, antifascisti emiliani scesi in piazza nella città felsinea per respingere il comizio del segretario di Forza Nuova Roberto Fiore nella città felsinea durante le scorse europee.

 

La misura cautelare, in passato utilizzata contro le attività criminalità organizzata ma da qualche anno in auge anche per i “reati” sociali sotto le due torri, prevede l’allontanamento immediato dal capoluogo emiliano e il divieto di farvi ritorno a discrezione del giudice.

E’ stato lanciato alle 18 in Piazza Verdi un presidio per reagire a questa ennesima provocazione, volta a colpire l’antifascismo in una città come Bologna già martoriata in passato dal terrorismo nero; e in cui (come provato dalle piazze di questi giorni) nonostante il comune sentire cittadino ripudi le destre e le loro ideologie c’è chi lavora alacremente per assicurare loro agibilità.

Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo:

+++ NESSUN DIVIETO DI DIMORA PER CHI LOTTA! +++

Questa mattina è stato notificato un divieto di dimora della questura di Bologna nei confronti del nostro compagno Martin.

Questa misura repressiva a dir poco di carattere medievale arriva contro Martin per una giornata di lotta dalla potenza grandissima, quella dello scorso 20 maggio, giornata di mobilitazione contro la peste nera fascista  Roberto Fiore, che pretendeva di parlare in una piazza della nostra città.

Si tratta di una ripicca, di un’intimidazione da parte della questura, non solo ad un compagno, ma ad un’intera città, che sempre in momenti come quello in cui il fascista, artefice della strage alla stazione di Bologna tentava di fare la sua passerella, ha saputo vivere di intelligenza collettiva e spontaneamente invadere le strade e le piazze, per difenderle.
Bologna questo lo sa bene: le strade sicure non le fanno i divieti di dimora, le fanno i compagni e le compagne che lottano ogni giorno contro fascismo, razzismo, xenofobia e sessismo.

Se pensano che in questo modo Bologna non risponderà più a provacazioni di quanti pretendono di seminare odio nelle nostre piazze, circondati da mura e polizia, si sbagliano di grosso.
Antifa, quello che si dice si fa.

Esprimiamo la nostra solidarietà anche a Davide, compagno di Modena, anche lui raggiunto da un infame foglio di via.

Per questo oggi saremo in Piazza Verdi alle 18, in un presidio in solidarietà a Martin e a quanti vengono colpiti dalle infamie repressive dello Stato.

TOCCANO UNO, TOCCANO TUTT*!

 

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