InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: antifascist* e antirazzist* a processo

Arrivati in piazza Castello, la sorpresa: in quelle ore era stato allestito un gazebo-presidio della Lega Nord, capitanato da Mario Carossa, capogruppo in consiglio comunale del carroccio, per chiedere la chiusura della “Microclinica Fatih”, un centro di controinformazione medica per migranti istituito da compagne e compagni qualificati nel settore sanitario presso il centro sociale Gabrio, nel quartiere San Paolo. L’istituzione della Microclinica (denominazione che ricalca simili strutture presenti nei territori autogestiti del Chiapas, Messico) era seguita alle leggi, fortemente volute proprio dalla Lega e dall’allora AN, che istituivano l’obbligo della denuncia, da parte del personale sanitario, per i migranti che si recavano al pronto soccorso senza poter esibire un permesso di soggiorno. Ai compagni non parve vero. Immediatamente il gazebo venne preso d’assalto e distrutto, nonostante alcuni attivisti della Lega tentassero di opporre strenua resistenza. La polizia, colta di sorpresa per la seconda volta nella stessa giornata, reagiva con rabbia e caricava più volte gli antifascisti nella piazza affollata dallo shopping del sabato pomeriggio, che peraltro assisteva con un certo compiacimento all’attacco al gazebo leghista, proprio di un partito che non ha mai avuto larghe simpatie in città. In seguito agli scontri il consigliere Carossa si fece fotografare fasciato e bendato, accusando gli antifa di violenze sulla sua persona, e chiedendo contestualmente all’allora sindaco Chiamparino lo sgombero di tutti gli edifici occupati.

A questa richiesta rispondevano positivamente il Pd, il Pdl, l’Udc, l’Idv. Venne convocato per settimane, a ripetizione, il Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico (di cui facevano parte il sindaco, i partiti, il questore, il prefetto, il comandante dell’arma) mettendo all’ordine del giorno lo sgombero dei centri sociali, tra cui spiccava come sempre il nome dell’Askatasuna, cui veniva attribuita dai politici la paternità della maggior parte delle tensioni verificatesi a Torino negli ultimi anni, e la propensione a fare da catalizzatore politico e sociale dello scontro, anche durante l’aggressione a Carossa. Nel frattempo su “Repubblica” si apriva un dibattito sugli sgomberi tra politicanti, professori ed ex sindaci, finché una lettera dell’Askatasuna, che rivendicava fermamente il suo ruolo antagonista e incompatibile sullo scenario cittadino, stimolava l’intervento dello stesso Chiamparino, già allora in difficoltà con i primi sentori di crisi a livello cittadino. L’amministrazione cittadina provò quindi a rifarsi su Radio Blackout cercando di ottenerne lo sgombero prima attraverso l’aumento dell’affitto di una cifra consistente poi attraverso una campagna di diffamazione a mezzo stampa. Ma la campagna di risposta “Spegni la censura accendi BlackOut!” ebbe molto più successo sino al suo culmine raggiunto nel concerto di oltre 10000 persone in piazza Castello che ne sancì la definitiva legittimità e attestò un altro duro colpo all’amministrazione Chiamparino.

Infine, la politica gettò la spugna: troppo pericoloso procedere agli sgomberi delle occupazioni, e soprattutto di quelle militanti; le conseguenze per l’ordine pubblico e per la stabilità fittizia della scena torinese sarebbero state troppo forti. Ancora una volta la politica scelse il quieto vivere e non lo scontro, nell’ottica parolaia di chi ha troppi affari da fare in silenzio per provare a far seguire, alle minacce, i fatti. Non lo stesso si può dire per la procura che, come era già avvenuto per il G8 dell’Università (maggio 2009) e come sarebbe avvenuto per il movimento No Tav (gennaio 2012) ruppe ogni indugio aprendo un’inchiesta e rinviando a giudizio ventuno (più uno al tribunale dei minori) compagni per i fatti di quella giornata. Oggi, 10 maggio, si è svolta quindi l’udienza preliminare dell’ennesimo processo “politico” torinese. Un prezzo che il movimento di Torino paga per la sua scelta di non piegarsi, come avvenuto in altre città italiane, alla pace sociale o al mero folklore, magari facendo eleggere un consigliere comunale “diverso” o vedendo nei questurini gli “interlocutori” per le questioni di piazza, e persino di antifascismo. Sono ormai centinaia i procedimenti contro i compagn* di Torino e della Valle, tra quelli più noti e quelli che passano più in sordina, che tengono occupati decine tra giudici e pm al palazzo di giustizia.

Noi, come antifascisti militanti, abbiamo soltanto una cosa da dire: l’antifascismo è una pratica necessaria, sempre urgente e sempre attuale, che non si delega e non si proibisce. In quella giornata abbiamo agito senza paranoie e senza indugi, sapendo che contro i fascisti e i razzisti, con la felpa o in doppiopetto, la miglior difesa è l’attacco. Esprimiamo tutta la complicità possibile ai compagni sotto processo e a tutti gli antifascisti a processo in Italia e in Europa, convinti che la rabbia antifascista e antirazzista riuscirà con il tempo a trionfare nel suo obiettivo di sempre: ricacciare nelle fogne ogni rigurgito di nostalgia per le forme di governo più infami e orribili che la storia umana ricordi.

Per un vizio di forma e mancate notifiche il processo è stato rinviato all’11 ottobre prossimo.

Lo speciale sulla giornata del 24/10/2009:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Rexhino “Gino” Abazaj di nuovo arrestato a Parigi: il rischio di una nuova estradizione verso l’Ungheria

Nonostante il rifiuto della giustizia francese all’estradizione verso l’Ungheria di Orbán, il militante antifascista italo-albanese è stato arrestato su mandato tedesco.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“Brescia schifa i fascisti”: in migliaia alla manifestazione antifascista. Corteo da Piazza Loggia

“Brescia schifa i fascisti”. Sabato 13 dicembre 2025 mobilitazione antifascista e antirazzista con almeno 3.500 persone scese in piazza contro la calata dell’estrema destra fascista e xenofoba

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifascismo: manganellate ed idranti a Schio (Vi) sui manifestanti in piazza contro Forza Nuova

Ieri sera numerose realtà del territorio sono scese in piazza a Schio, Comune dell’alto vicentino, in risposta alla “passeggiata per la sicurezza” organizzata da Forza Nuova nelle vie del centro.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Piacenza: aggressione fascista per “Ripulire la città dagli stranieri”. Manifestazione antifascista mercoledì 2 giugno

A Piacenza, nella notte tra il 25 e il 26 giugno, un gruppo di fascisti di CasaPound e affini ha aggredito alcuni passanti, tra cui diversi minorenni.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

25 Aprile 2025: Appunti di lotta dalla piazza Milano

Mentre a Gaza da oltre due anni si consuma una tragedia quotidiana fatta di violenza, occupazione, distruzione e genocidio; mentre l’Europa si riarma e si prepara alla guerra, mentre in Italia il fascismo e la repressione avanzano di giorno in giorno, questo 25 aprile la piazza milanese ha finalmente deciso da che parte stare. Dopo […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“Remigration Summit”: mobilitazioni antifasciste a Milano (e non solo) contro la presenza di mezza nazisteria europea in Lombardia

E’ la Lega la sponda trovata dai neonazisti europei, (auto)convocati sabato 17 maggio in Lombardia per il cosiddetto “Remigration Summit”, il conclave della nazisteria continentale per “remigrare” – ossia  deportare – tutti i migranti che vivono in Europa. SABATO 17 MAGGIO – Al via oggi, al teatro comunale di via Teatro, 5 a Gallarate, cittadina del Varesotto […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

25 aprile: 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo. Decine di cortei in tutta Italia contro guerra e genocidio

Nelle prime ore del 25 Aprile 1945 da Radio Milano Libera IL Comitato di Liberazione Nazionale annunciava l’insurrezione di Milano, unica grande città del Nord ancora in mano a fascisti e nazisti, costretti poi alla fuga verso nord.Nelle prime ore del 25 Aprile 1945 da Radio Milano Libera IL Comitato di Liberazione Nazionale annunciava l’insurrezione di Milano, unica grande città del Nord ancora in mano a fascisti e nazisti, costretti poi alla fuga verso nord.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.