16 ottobre: diretta dai cancelli e dalle città [IN CONTINUO AGGIORNAMENTO]
h14.00 Grande riuscita della giornata di Sciopero Sociale in tutta Italia, come testimoniato dalle numerosissime azioni di questa diretta! Continueremo nel pomeriggio e su Radio Infoaut gli aggiornamenti da tutte le piazze in lotta.
h13.40 Bloccato l’hub della Tiburtina ed aperti i tornanti della metro di Pontemammolo a Roma. Si va ad oltranza! Mentre entra nel terzo giorno l’occupazione della fabbrica Nuroll nel Casertano ed a Palermo vengono occupati gli edifici dell’ERSU, ente regionale per il diritto allo studio.
h13.19 Autoriduzione in mensa universitaria a Bologna in prosecuzione della campagna Occupy Mensa, mentre a Brescia nuovo concentramento nel pomeriggio in Piazza della Loggia.
h.13.05 Decine e decine le azioni negli ultimi minuti in tutta Italia. A Roma i movimenti per il diritto all’abitare sono sotto Montecitorio per denunciare le nefandezze del decreto sblocca Italia, mentre a Parma è stata occupata la sede di IREN per esigere una moratoria ai distacchi per tutto il periodo invernale. A Verona inizia a riempirsi piazza Bra mentre a Cosenza è stato occupato il San Gennaro, simbolo della speculazione nella cittadella universitaria, che ora verrà adibito a studentato sociale. Blitz a Livorno con occupazione dell’ex-casa della cultura. Corteo interno nel Campus Universitario a Torino… è Sciopero Sociale ovunque!!!
h12.14 Un tir cerca di sfondare il blocco dell’interporto a Bologna rischiando di investire i facchini, ma il tentativo viene sventato e deve ritirarsi dietro la celere. A Roma parte il corteo dei lavoratori della logistica in via Salone. Ben 500 studenti occupano le strade di Lovere in Val Camonica.
h 12.06 Continua la lotta a Torino, dove gli studenti in corteo selvaggio per le vie della città, e a Palermo, dove i ragazzi dell’Istituto Nautico occupano Corso Vittorio Emanuele!
h 11.57 Milano: dalla prima mattinata sciopero al 100 % anche a Carpiano, Lentate e alla Bennet di Turate. Ormai oltre 7 ore di blocco all’interporto di Bologna.
h 11.51 Cariche degli scagnozzi in divisa di Nardella contro gli studenti medi a Firenze. A Bologna assemblea degli studenti universitari alla Facoltà di Lettere.
h 11.43 Lo sciopero sociale si manifesta anche a Palermo: centinaia di senza lavoro, senza casa, precari e studenti in piazza contro Renzi e Crocetta. Fumogeni e monetine tempestano al grido di “ladri!” la sede del PD cittadino.
h 11.24 Inarrestabile la marcia degli scioperanti a Pisa verso l’aeroporto: in testa al corteo i lavoratori Orange. A Cosenza occupati mezzi pubblici in direzione Unical. A Modena sottola sede dei confederali risuona il sempre attuale slogan: “Questo palazzo non serve a un cazzo!”. Continua la mobilitazione degli occupanti di case a Firenze.
h 11.22 Mentre continua il presidio alla TNT di Teverola, Caserta, a Bagnoli vicino Napoli decine di precari, studenti e lavoratori occupano gli edifici della Città della Scienza. Altri frange dei movimenti per il diritto all’abitare in movimento in città.
h 11.02 “E’ la prima volta che un corteo mi passa sotto casa a San Giusto. Bello il mio #quartierepopolare”. La spontaneità di un’utente twitter pisana davanti alla cura del territorio degli scioperanti risponde a distanza all’ignobile strumentalizzazione dei media mainstream della tragica morte del commerciante a Torino.
h 10.48 Cariche poliziesche a Modena davanti all’Agenzia Casa, i manifestanti resistono e dilagano sul cavalcavia Cialdini! In fuga sindacalisti di CGIL CISL e UIL e crumiri al magazzino di Albairate, Milano. Azione contro gli strozzini di TPER a Bologna: sanzionato il loro ufficio contrassegni, no al caro trasporti! Intanto all’interporto i facchini respingono le provocazioni dei crumiri e mantengono il blocco. A Pisa gli scioperanti attraversano la stazione dei treni dirigendosi verso il quartiere San Giusto. Sanzionato il Pisa Mover, ennesima pagliacciata speculativa della mobilità cittadina.
h 10.36 Assediato l’ufficio di ACER a Modena per esigere una soluzione alla grave emergenza abitativa. A Milano ragazzi thailandesi in lotta contro la dittatura militare accolti nel corteo meticcio.
h 10.24 Centinania di medi si congiungono con gli universitari in Porta San Donato a Bologna per poi continuare sui viali dove campeggia uno striscione di solidarietà agli alluvionati di Genova; mondo della formazione in piazza anche a Firenze e a Pisa, dove è stato picchettato il provveditorato. Bloccate le principali arterie di Modena!
h 10.15 Sciopero sociale anche a Cosenza, due concentramenti in corso. “Aboliamo il Piano Casa!” è il grido degli occupanti schierati a Bologna. Continua il blocco in Via di Salone al magazzino SDA di Roma.
h 10.00 Dozzine di scioperanti sul Lungarno Gambacorti a Pisa. Occupata la SEPI, ufficio di riscossione tributi comunale! A Livorno assemblea permanente all’acciaieria TRW.
h 9.50 Studenti medi ormai da quasi un’ora in possesso delle porte di Bologna: folla a Porta Sant’Isaia, Porta Galliera e Porta Santo Stefano. Continuano i blocchi degli universitari su via Zamboni. Milano in piazza a tutto campo contro la Lega Nord.
h 9.45 100% di adesione al picchetto davanti all’SDA di Roma, rimpolpato anche dagli occupanti di case. Abitanti dei condomini meticci e ribelli di Bologna affollano Piazza dell’Unità.
h 9.30 Traffico interrotto sotto il comune di Livorno dal picchetto dei lavoratori Cooplat. Il movimento di lotta per la casa scende in campo anche a Firenze. Si incendiano gli animi anche all’adunata di studenti, lavoratori e precari all’Ex-Depo51 a Modena!
h 9.00 Gli studenti medi iniziano a riversarsi in massa nei viali di Bologna! Contemporaneamente blocchi in zona universitaria delle facoltà che danno su Via Zamboni. Un nutrito corteo di facchini marcia nel cuore della zona industriale di Brescia. A Pisa i picchetti dell’IKEA raggiungono il centro città. Alle porte della capitale i lavoratori della logistica iniziano a radunarsi davanti al magazzino dell’SDA all’hub di Roma 1. E intanto gli universitari occupano un nuovo spazio alla Sapienza: benvenuto, Lucernario 2.0!
h 8.00 Scatta lo sciopero sociale degli studenti medi, cortei a Bologna e Modena. Bloccata la CEVA ad Albairate, la DHL a Settala, e la Dielle a Cascina dei Pecchi vicino Milano.
h 7.00 Alla SDA di Stezzano, Bergamo minacce al picchetto da parte di un camion che provava a forzare il blocco, il cui autista avrebbe minacciato i manifestanti con una pistola. Corteo di auto, bici e motorini sciama nella zona industriale di Padova.
h 6.00 Partite nella notte al grido di “Sciopero, Sciopero!!” le proteste all’interporto di Bologna, si ingrossano le fila dei mezzi bloccati. Amplissima la partecipazione dei facchini che bloccano lo stradone ed allestiscono un punto informativo per gridare le ragioni dello sciopero e connettersi alle altre realtà in lotta. Radio Onda d’Urto riporta del blocco totale a SDA, GLS, TNT e a tutto il polo della logistica di Brescia sud. Facchini della TNT incrociano le braccia anche a Teverola, in provincia di Caserta. Presidi dei sindacati di base anche nel nordest a Grisignano, Dueville e Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza e a Palmanova vicino Udine.
h 5.00 A Pisa bloccati camion in entrata ed in uscita dall’IKEA dopo il licenziamento di 11 lavoratori; presenza di solidali dalle città vicine. Occupata ieri la sede dell’ente di gestione delle case popolari APES da cittadini dei quartieri Sant’Ermete, Gagno, Cep e San Giusto, che saranno di nuovo in piazza alle 9 sotto alle Logge dei Banchi.
h.3.00 Caricato da un’imponente spiegamento di celerini il picchetto al CAAT di Torino, la piazza resiste. Gli agenti blindano l’area ostacolando l’arrivo di un’ambulanza in soccorso di un lavoratore ferito. Schedati in seguito lavoratori e solidali, in cinque vengono portati via.
La giornata di lotta del 16 ottobre parte con i primi picchetti dei lavoratori della logistica. A Padova risultano già bloccati i depositi di Tnt e Hdl mentre i presidianti invitano all’adesione anche i lavoratori di Arcospedizioni. locco totale anche dei magazzini Bartolini a Treviso. Picchetto e blocco anche del magazzino Bartolini a Palmanova, in provincia di Udine. Dalla mezzanotte anche i lavoratori del magazzino Artoni di Cesena si sono fermati.
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h 24/0.00A Torino, la Questura ha optato per una militarizzazione totale del piazzale antistante il Caat, il grande centro di smistamento dell’ortofrutta di Torino e provincia. Qui si lotta, oltreche sulla piattaforma nazionale di convocazione dello sciopero nazionale della logistica, anche su una vertenza più locale e specifica, per far sì che le 32 cooperative che gestiscono lo sfruttamento della forza-lavoro (perlopiù migrante e facilmente ricattabile) convengano su un unico contratto uguale per tutti.
Intorno all’1 di notte, i già 200 poliziotti e carabinieri presenti, vengono rinforzati dall’arrivo di 15 nuove camionette. E’ la riproduzione pedissequa del modello Valsusa ai confini della metropoli, per impaurire quella forza-lavoro che negli ultimi due anni ha alzato la testa. Ma come dice uno slogan fortunato, “il facchino paura non ne ha!”. Intorno all’1.30 iniziano ad arrivare drappelli di lavoratori e il presidio cresce. La maggioranza i loro è stata direttamente a casa e non si vedono al momento avoratori entrare. All’1 e 40 inizia un’assemblea dove si ribadisce la volontà di protrarre lo sciopero fino a sabato se le cooperative non giungeranno ad un compromesso.
Intorno alle 2, facchini e compagn* provano a bloccare i primi camion. Parte subito, una carica violentissima della celere che rincorre la gente per centinai di metri tra svincoli d’asfalto e i campi.
Il presidio si ricompatta e continua a muoversi elasticamente tra serpentoni di Digos, Polizia e Carabinieri. L’adesione allo sciopero da parte dei facchini è pressoché totale, il volme dei camion in entrata decisamente ridotto. Los ciopero è riuscito.
Alle 4 giunge una notizia molto pesante: un commerciante di 49 anni è morto d’infarto, accasciandosi al suolo dopo un alterco verbale con alcuni presidianti che bloccavano una rotonda a un km dal concentramento dle presidio (vedi qui).
La Digos è presente all’accaduto e testiomene dell’assoluta assenza di episodi di violenza. Ma l’ambulanza arriva con 45 minuti di ritardo e l’uomo muore…
La Polizia inizia quindi una manovra a tenaglia, non senza forti momenti di prepotenza e tensione, durante la quale 4 persone vengono poste in stato di fermo (una ragazza denunciata per “resistenza a pubblico ufficiale”) e il rappresentante dei SiCobas di Torino viene portato in Questura come “persona informata sui fatti”.
Alle 12 vengono tutti rilasciati e si tiene una conferenza stampa nella sede dei SiCobas per illustrare limpidamente l’andamento della nottata e i contenuti della protesta.
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