“A Foras”: contro il Poligono di Quirra e le basi della Guerra. La polizia carica a fine corteo (diretta)
Qua la cronaca della giornata:
Durante la giornata della Sardegna, “A Foras”, movimento contro l’occupazione della Sardegna, mantiene le promesse e torna a manifestare e dire basta all’occupazione militare nell’isola, che poi si traduce in morti innocenti in tutto il mondo.
Si torna al PISQ, Poligono Interforze del Salto di Quirra, la base maggiormente attiva e forse anche la più odiata dai sardi: un avamposto di morte e distruzione sia per le popolazioni coinvolte nei maggiori conflitti globali, sia per quelle locali, che si vedono usurpati salute, territorio e diritto all’autodeterminazione.
Così in centinaia proprio in questi istanti (ore 11) si sono concentrati dalla località di Villaputzu. Ingente lo schieramento di FdO dispiegate a difesa dei militari (!)
Di fatto, la manifestazione era appena cominciata, quando la polizia ha cominciato a bloccare e sbarrare strade sequestrando arbitrariamente alcuni manifestanti. Un segnale di chiusura degli spazi di dissenso che va di pari passo al regime minnitiano visto sinora in altri contesti.
A mezzogiorno, la polizia sta letteralmente impedendo lo svolgersi della manifestazione, effettuando fermi in più punti ai margini del Poligono. Successivamente sono state e si stanno effettuando perquisizioni ad una ad una delle macchine parcheggiate nei dintorni del punto di concentramento della manifestazione.
ore 12:45: confermati in un migliaio i manifestanti accorsi. la situazione è ancora in stallo, con persone accorse da tutta l’isola ancora nel punto di concentramento
ore 13:15: la polizia in antisommossa si schiera con scudi e caschi per impedire la partenza del corteo. I manifestanti non si fanno intimidire dall’ atteggiamento poliziesco. Situazione tesa, dopo che la manifestazione è stata interdetta solo a notte fonda
ore 14:00: situazione sempre in stallo coin manifestanti bloccati dalla celere da due lati
ore 14:30: scenario surreale a pochi chilometri dal Poligono di Quirra, con una partecipazione consistente alla manifestazione (oltre un migliaio almeno) da un lato, e le guardie intenzionate a non far partire il corteo, con almeno quattro plotoni schierati a difesa della strada che conduce al territorio militarizzato usato per mietere vittime ai quattro angoli del pianeta.
ore 16:00 I manifestanti locali, presenti in massa, insieme ai tanti venuti dalle restanti parti dell’ isola, non hanno ceduto al provocatorio dispositivo di contenimento che aveva circondato i presenti su più lati a partire dal concentramento. Un atteggiamento oltremodo inaccettabile quello delle forze dell’ ordine schierate a difesa degli interessi bellici. Dopo alcune ore, la manifestazione si sta per sciogliere, rilanciando la mobilitazione a partire dal grave accaduto di oggi, con un assemblea generale convocata per il 14 Maggio.
ore 16:50 A sorpresa, i manifestanti, dopo essersi riusciti a divincolare, sciogliendosi nel punto di concentramento, dalla morsa degli agenti presenti in gran forze, hanno bloccato la SS 125, una tra le strade di comunicazione principali dell’ isola, prima di raggiungere i bus che li aspettano.
ore 17:20 : manifestanti caricati dopo il blocco stradale mentre tornavano ai pullmann della stazione di servizio
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