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Ad Amburgo stanno difendendo l’indifendibile. Comunicato coordinamento internazionale NoG20

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Ad Amburgo stanno difendendo l’indifendibile. Vogliamo manifestare senza frontiere.

Comunicato stampa del coordinamento internazionale NoG20

Da attivisti internazionali che si preparano a raggiungere Amburgo per le manifestazioni contro il vertice del G20 a luglio, facciamo appello alla difesa delle liberà civili e politiche basilari che stanno ora venendo negate: il diritto di manifestare, la libertà di assemblea, la libertà di movimento. Nella nostra lettera aperta del 17 maggio alla popolazione di Amburgo (http://g20-protest.info/category/general-information/open-letter-to-hamburg/) abbiamo ribadito che sosteniamo valori condivisi anche da molte persone di Amburgo: democrazia e diritti umani, sostenibilità ecologica e pace, opposizione all’austerità ed al neoliberalismo, rifiuto del razzismo e del sessismo. Trump e Putin, Erdogan e Xi, Merkel e Macron, Modi e Zuma, Temer e Macri, May e re Salman non ci rappresentano – ed il mondo che vogliono arriva a nostre spese.

Registriamo con preoccupazione la diffusa sospensione dei diritti democratici e delle libertà civili pianificata per il vertice del G20. Vediamo che le manifestazioni stanno già venendo impedite in alcune zone di Amburgo prima del vertice, mentre la libera circolazione entro l’UE (l’accordo di Schengen) è stato sospeso. Il diritto di assemblea è stato già sospeso per un’enorme fetta della regione di Amburgo per i due giorni del vertice. Chi sperava di campeggiare ad Amburgo è dovuto andare in tribunale per garantirsi il diritto di farlo – solo per vedere questo diritto soppresso de facto dalla cosidetta zona blu. Nel frattempo le dichiarazioni del governo cittadino sull’intenzione di proteggere il diritto di manifestare viene contraddetto dalla sua scelta di un dirigente di polizia aggressivo, noto per esacerbare simili eventi.

C’è un motivo semplice per tutto ciò: le politiche del G20 sono ripugnanti per la larga maggioranza della popolazione di Amburgo e tedesca, proprio come lo sono per le persone in altre parti d’Europa e del mondo. In Russia e in USA, in Turchia e Cina, in India e Brasile, vediamo un autoritarismo muoversi per prevenire qualsiasi espressione di resistenza popolare al proprio potere. Ma anche nell’UE, vediamo trattati come il CETA ed il TTIP venire approvati a porte chiuse laddove non hanno mandato democratico e venire difesi esattamente con questi mezzi. Mentre scriviamo, gli USA e l’UE stanno vergognosamente portando avanti il loro programma di libero scambio nonostante l’enorme pressione “dal basso”. Le elite neoliberali in Europa – non importa se in Germania, in Francia o in Gran Bretagna –
stanno continuando il loro “quieto vivere” di sistematica negazione di fondamentali diritti sociali e civili ai cittadini, di smantellamento ulteriore di strutture sociali e di welfare e di proposta della logica mortale della “sopravvivenza del più forte”.

Le politiche del neoliberalismo e della guerra si decidono nel cuore delle nostre città, sigillate ai cittadini, protetti da una forza di polizia militarizzata e rinforzate dalla sospensione dei diritti politici. Questo arresto della democrazia ha un solo scopo: difendere l’indifendibile.

Le nostre manifestazioni parlano per e di un mondo diverso: Uno, che non sia guidato dalle logiche del razzismo, della misoginia, dell’omofobia e della paura della differenza, un mondo che prenda sul serio gli enormi cambiamenti climatici prodotti dall’azione umana e che accolga i bisogni sanitari, formativi e sociali di oggi. Respingiamo un mondo in cui una scarpa da tennis possa attraversare il Mediterraneo mentre le persone annegano. Parliamo per diverse città: Città che non siano svuotate dalla speculazione immobiliare e dalle privatizzazione dei servizi pubblici, città che siano vivaci e variegate in cui le persone possano dissentire liberamente ed esprimere le loro speranze di un mondo migliore, città come l’Amburgo che conosciamo ed amiamo.

Se vogliono una zona libera dalla democrazia ad Amburgo, noi vogliamo un’Amburgo libera dal G20. Il governo cittadino di Amburgo ed il governo nazionale tedesco stanno sospendendo le vite quotidiane delle persone per consentire una processione di corrotti e tiranni, e di risparmiar loro l’imbarazzo di vedere la gente di Amburgo e del mondo di dissentire da loro.

Chiediamo la fine della sospensione della libertà politica: la “zona blu” che impedisce il diritto a manifestare, i controlli alle frontiere che impediscono la libera circolazione, i tentativi di bloccare il diritto a riunirsi. Celebriamo la tradizione di tolleranza e diversità, democrazia e dissenso di Amburgo. Se il G20 vuole un pianeta avvolto da recinti e filo spinato, noi vogliamo un mondo di solidarietà senza frontiere.

27 giugno, 2017

per il coordinamento internazionale No-G20,

international [at] g20-2017.org

 

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