InfoAut
Immagine di copertina per il post

CIE, lavoro coatto o respingimenti? Prosegue l’orrendo dibattito tra partiti

La Lega Nord in primis, che parla di CIE fallimentari e di sforzo necessario per aumentare le espulsioni, dando ai migranti la definizione di “spazzatura umana”; ma anche il Movimento CinqueStelle ha espresso il suo rifiuto ai Centri di Identificazione ed Espulsione (“che piacciono a MafiaCapitale”), senza però ovviamente declinare dal suo intento anche in questo caso diretto all’espulsione continua di migranti “irregolari”.

La posizione più pericolosa, perchè direttamente riflessa nell’azione del governo, è però quella del PD. Gentiloni e Minniti hanno negli scorsi giorni lanciato il sasso nello stagno: riaprire i CIE, prima 3 o 4, dopo uno in ogni Regione. Il tutto sfruttando la paranoia securitaria post-attentati di Berlino, soffiando sul pericoloso fuoco dell’odio e dell’equazione migrante=terrorista che è esattamente la dinamo dell’odio di tanti uomini e donne in movimento nei confronti dell’Occidente che li bombarda prima e li sfrutta poi.

Gentiloni ha dato prova di bispensiero, dichiarando che sono le carceri e il web i luoghi dove si verificano le forme più profonde di radicalizzazione: un ragionamento lapalissiano, peccato che cozzi con le parole e le intenzioni del suo ministro dell’Interno..e dubitiamo che la figura del “garante per i diritti del migrante” che dovrebbe essere prevista nel piano avrà alcuna capacità di incidere su questi processi.

Nel solito giochino degli annunci per vedere che aria tira, alcuni esponenti locali e nazionali dem hanno rifiutato l’ipotesi di aprire nuovi CIE, per dare l’idea di una dialettica interna al governo e al Partito in realtà inesistente; dato che l’indicazione di aprire i CIE, come del resto quella di aprire gli hotspot, dipende direttamente dall’Unione Europea di cui il governo è fido cagnolino esecutore (senza che ciò diminuisca in alcun modo le sue responsabilità).

L’indicazione nazionale è che i CIE si faranno, e le indiscrezioni di oggi a mezzo stampa sembrano dare qualche dettaglio in più: piccole strutture, in ogni regione, vicino agli aeroporti e in ogni caso lontano dai centri abitati. Questa dovrebbe essere la proposta di Minniti alla conferenza Stato-Regioni del prossimo 18 gennaio.

La retorica è quella che i nuovi CIE siano luoghi dove poter ospitare solo “i migranti più pericolosi” senza documenti; inoltre, con strutture piccole si potrebbe togliere di mezzo i rischi di grandi concentrazioni sul modello Cona, dove qualche giorno fa i migranti hanno messo in campo una legittima e degna rivolta dopo la morte di Sandrine Bakayoko.

Si va cosi delineando uno schieramento tra chi invoca i CIE, chi li ritiene inutili addirittura da destra invocando più respingimenti e meno situazioni “difficili” da gestire, e chi invece parla di “mettere al lavoro i migranti” (arbeit macht frei?) come fatto oggi dal presidente della Toscana Rossi, che dovrebbe essere candidato della minoranza PD al congresso che verrà..andiamo bene!

Questo perchè evidentemente i migranti fanno paura, fa paura la possibilità che questi si rivoltino, rompendo così il muro di vittimismo e di accettazione di uno stigma di “terroristi” giocato sulla loro pelle. Uno stigma che porta a conseguenze anche sulla vita di chi ha la fortuna di non essere sottoposto alle peggiori pratiche di controllo repressivo, dato che l’abbassamento delle condizioni di vita dei migranti impatta poi sulle condizioni di vita e lavoro di tutti noi.

Mettere in campo contrasto e opposizione ad ogni nuova struttura detentiva che vedrà la luce, combattere l’approfondimento del razzismo istituzionale, essere solidali con i migranti, non solo nella condizioni di deportati/incarcerati, ma anche con quelli che si affannano nei nostri territori, nelle nostre periferie; è questo il compito che si presenta davanti ai solidali, contro ogni confine ed ogni utilizzo della retorica dell’allarme immigrazione al fine dell’ulteriore riduzione dei diritti di tutti e tutte noi.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.