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Ferrara, il corteo dei facchini della Mirror rilancia la lotta!

Proprio in questo contesto di accanimento nei confronti dei lottatori organizzati nel Si.Cobas, il sindacato ha ben pensato di indire questa giornata di mobilitazione che ha visto spezzoni di facchini solidali da Milano,Modena,Brescia,Pavia,Faenza Piacenza e Bologna, oltre allo spezzone dei compagni del Laboratorio Scossa di Modena e della Bologna meticca composto dagli occupanti e dal comitato inquilini resistenti con Social Log,i militanti del Laboratorio Crash! e gli studenti di Cas e Cua.

Come sempre la capacità di intersecare le lotte e stringersi in solidarietà ha pagato, producendo una giornata che nell’ostico tessuto ferrarese ha avuto la capacità di far sentire forte e chiare le ragioni della lotta operaia.

La manifestazione ha evidentemente infastidito non poco la Questura locale, prodiga nel creare un fantomatico clima di “pericolo” schierando reparti antisommossa fin dai primi metri dinanzi alla sede locale della CISL, tacciata dai facchini come compiacente insieme agli altri confederali del trattamento schiavista riservato a tanti migranti.

Così la città si è riempita di contenuti di lotta come da tempo non si era mai registrato, con il chiaro monito che la battaglia alla Mirror proseguirà costi quel costi, e portando ai ferraresi tutto il rifiuto chiaro e netto nei confronti della retorica leghista che asseconda poi il cercare di risolvere una vertenza di lotta tanto spinosa con l’ausilio di prezzolati e fascisti.
Non a caso il corteo si è attestato per svariati minuti di fronte alla sede della lega Nord protetta da un blindato scandendo all’unisono “Lega Nord ladri e sfruttatori!”, dopodichè ha puntato verso il cuore della città, dapprima dedicando un pensiero a Federico Aldrovandi, tra l’approvazione dei passanti, e poi chiudendo con diversi interventi di fronte al Castello Estense tutti volti a fare in modo che i facchini della Mirror non debbano rinunciare per niente alla propria lotta quanto ribadendo l’importanza di una solidarietà traducibile in ricomposizione.

Così, agli immancabili slogan “Se toccano uno toccano tutti”, “Il facchino paura non ne ha”, “Casa reddito dignità” si è aggiunto “Lega Ladrona il facchino non perdona”, per una giornata indubbiamente positiva ma che ha lasciato intravvedere numerosi margini di miglioramento complessivo.

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