InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il codice CinqueStelle e quel mito della “legalità” che vacilla..

Pensato per proteggere Virginia Raggi dal sempre più probabile arrivo di qualche nuova busta verde al Campidoglio, il codice sembrerebbe testimoniare un nuovo atteggiamento da parte dei grillini nei confronti della magistratura: non più un infallibile Leviathan di cui accettare ogni tipo di provvedimento, ma una istituzione con le cui decisioni rapportarsi caso per caso. Non ci saranno più sanzioni automatiche in caso di iscrizione nel registro degli indagati, né in caso di rinvio a giudizio: la scomunica arriverà solamente a giudizio in primo grado compiuto.

Il parallelo che viene alla mente, nel rilevare l’importanza di questa decisione, è quello del rapporto tra grillini e televisione. A lungo lontani dal tubo catodico, l’ok di Casaleggio and co. ad andare ai talk show fu il primo segno importante di una mutazione del moVimento, che ora sembra avviarsi ad un secondo decisivo step.

Si apre infatti all’assunzione della separazione tra rilevanza penale di un fatto e la sua gravità, inserendo un elemento di discrezionalità. Sarà Grillo a decidere chi potrà o meno essere risparmiato da una purga dovuta a provvedimenti giudiziari, certo, e sicuramente l’applicazione di questo codice sarà anche effettuata al fine della selezione interna e dell’allontanamento degli “oppositori”. Ma non di meno il tema della legittimità in confronto alla legalità entra prepotentemente nel mondo pentastellato.

La “svolta garantista“, come è stata ribattezzata dai media mainstream, sembra essere molto importante per due ordini di ragioni. Da un lato è cruciale per assicurare la sopravvivenza politica del movimento, che sta pagando a caro prezzo quanto succede quotidianamente a Roma rischiando di essere sempre più affossato ogni giorno che passa. Indica quindi una presa di coscienza dei CinqueStelle che la fase è dura e difficile, molto di più di ciò che si aspettavano dovo il NO al referendum.

Dall’altro, quello che più interessa a noi, simboleggia la fine del l’innalzamento del criterio di legalità come criterio dirimente dell’azione politica. La giustizia, come ben sappiamo, non è un qualcosa di neutro, bensì un preciso insieme di codici finalizzati alla cristallizzazione dei rapporti di forza vigenti. E’ solo la rottura, la pratica dell’illegalità, che può pensare di aprire un percorso finalizzato a metterne in discussione i fondamenti e a connotarla differentemente. E’ solo la rottura della fede in un giudizio inappellabile che permette di mettere in discussione il corpo che emette quel giudizio.

Che la Magistratura possa diventare nell’opinione di chi vota CinqueStelle anch’essa, finalmente, una Casta intenta come tutte le altre ad esercitare con continuità il suo potere e il proprio ruolo politico, ben lungi da essere imparziale arbitro di un dettato al di sopra di ogni dibattito?

Sull’ampia composizione che appoggia i grillini in termini elettorali, questa svolta può essere un passaggio fondamentale nel separare il cosa dal come. Non è, del resto, proprio il refrain “avete ragione ma dovete rimanere nella legalità!” uno dei più insopportabili per chi è attivo nella militanza politica? Pensare che la decisioni della Magistratura possano essere prese cum grano salis è un primo fondamentale passo per attaccare il mostro del giustizialismo che ammorba gran parte di questo paese.

Sembra profilarsi in tendenza un’importante scelta di campo per l’elettorato grillino: staccarsi dal M5S poiché anch’esso, come gli altri partiti, non è immune dal biasimo della Magistratura, o appoggiare fino in fondo il programma grillino a costo di entrare in conflitto con l’istituzione adorata e infallibile fino a ieri?

La seconda opzione sarebbe senz’altro quantomeno interessante. Sai mai che di questo passo non si arrivi a mettere in discussione il più profondo e inconscio dei miti fondanti del grillismo: quell’antiberlusconismo militante che su onestà e legalità ha creato un esercito di zombie manettari che ora necessariamente dovranno valutare la propria posizione…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.