InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Grecia ancora in piazza: scontri in piazza Syntagma, un morto

Il secondo sciopero nel giro di poche settimane ha riconfermato l’alta partecipazione e la determinazione che hanno caratterizzato tutte le ultime mobilitazioni, portando sempre decine di migliaia di persone a convergere sotto la sede del Parlamento per gridare il proprio rifiuto alle politiche della Troika.

Nel tardo pomeriggio i sindacati hanno rilanciato per la prossima giornata di sciopero: l’appuntamento è per il 14 Novembre, data in cui si terranno manifestazioni anche in altre parti d’Europa.

ore 16.00: alcuni mezzi di informazione riferiscono che l’uomo morto nel primo pomeriggio era un lavoratore marittimo, iscritto al sindacato Pame, vicino al Partito Comunista greco (KKE). Nei momenti di più alta tensione, l’uomo è morto di infarto per l’inalazione dell’eccessiva quantità di gas lacrimogeni che saturavano l’aria della piazza. Nel frattempo, i capi di governo stanno arrivando a Bruxelles per il Consiglio Europeo che inizierà a breve.

ore 14.40: proseguono gli scontri in piazza Syntagma, dove la polizia continua a rispondere ai tentativi dei manifestanti di raggiungere il Parlamento.

Le violente cariche e l’uso spropositato dei gas lacrimogeni hanno già causato diversi feriti (alcuni gravi), mentre è di pochi minuti fa la notizia che negli scontri ha perso la vita un uomo di 66 anni.

Al momento non ci sono dettagli ulteriori sulla morte del manifestante ma la notizia ha subito portato ad un aumento della rabbia che riempie piazza Syntagma.

L’alta adesione allo sciopero, inoltre, ha causato una paralisi totali dei trasporti in tutto il paese.

ore 14: Dopo le provocazioni della polizia avvenute questa mattina, quando gli agenti hanno spezzato in due e caricato il corteo che si dirigeva verso piazza Syntagma, poco fa sotto il Parlamento si sono registrati nuovi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

Alcuni gruppi hanno assaltato i cordoni posti a difesa del Parlamento, facendo pressioni sulle transenne; la polizia ha risposto ancora una volta con granate stordenti e con un uso massiccio di gas lacrimogeni che ha ben presto saturato l’aria della piazza, costringendo i manifestanti ad arretrare temporaneamente di alcuni metri.

Nel frattempo sono moltissime le persone ancora in corteo che stanno confluendo verso piazza Syntagma; le prime notizie sui numeri della partecipazione allo sciopero parlano di decine di migliaia di persone nelle strade di Atene.

_____________________________________________________________________

Nella giornata di ieri il Financial Times rivelava il raggiungimento di un accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali sulla quasi totalità dei tagli e degli aumenti fiscali necessari per il nuovo “pacchetto” di misure di un valore 13,8 miliardi di dollari. I due punti aperti (mercato del lavoro, tagli agli stipendi dei dipendenti pubblici), verranno risolti la prossima settimana alla ripresa dei negoziati con la Troika Ue-Bce-Fmi. E mentre il nuovo pacchetto di austerità richiesto dai creditori internazionali si avvicina, ieri è iniziata una nuova ondata di scioperi come da preludio a quello generale di oggi, in concomitanza con la riunione dei leader europei a Bruxelles per decidere gli ulteriori tagli a salari e pensioni. Per la seconda volta in tre settimane, il popolo greco si accinge quindi a scendere per le strade. Attraverso lo sciopero oggi è prevista la paralisi dei trasporti, la chiusura di uffici pubblici, così come di negozi e banche, mentre negli ospedali lavorerà solo il personale di emergenza.

Come di consueto, intorno a piazza Syntagma sono state costruite -a protezione del Parlamento- recinzioni metalliche supplementari a quelle già utilizzate in occasioni precedenti, mentre almeno 4000 agenti dei vari corpi di polizia sono stati mobilitati.
Manifestazioni non soltanto ad Atene, ma anche in altre città della Grecia. Cortei molto partecipati si sono svolti anche a Salonicco -15mila almeno i partecipanti- e a Kavala. Il corteo più grande, iniziato questa mattina in modo tranquillo, vede la partecipazione di almeno 50mila persone in piazza. I primi incidenti si sono verificati poco fa quando la polizia ha deciso di dividere in due il grande corteo che si dirigeva verso il centro di Atene, con la testa a poca distanza da piazza Syntagma dove la polizia ha iniziato a provocare. Le prime cariche sono partite con gas lacrimogeni, dando vita a piccoli tafferugli. Una nuova giornata di lotta è quindi iniziata ad Atene, una parte del corteo ha già raggiunto piazza Syntagma mentre il flusso di gente ci si avvicina lentamente e con non poca tensione nell’aria.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

austerityGreciasciopero generaletroika

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gli Stati Uniti e il «capitalismo fascista»

Siamo dentro a una nuova accumulazione primitiva, a un nuovo ciclo strategico innescato da Trump.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele sta perpetrando un olocausto a Gaza. La denazificazione è l’unica soluzione possibile

Il micidiale etno-suprematismo insito nella società israeliana è più radicato di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Deve essere affrontato alla radice.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (pt.1)

Traduciamo questo contributo da Chuangcn.  Prefazione a cura di Chuang.  Dal 2020, un gruppo anonimo di netizen si riunisce per redigere una rassegna annuale delle lotte del lavoro (o, nella loro terminologia, “incidenti nel diritto del lavoro”) e delle tendenze sociali ad esse collegate in Cina. L’iniziativa è guidata dall’utente WeChat “Chiapas Eastern Wind TV” […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La questione della Palestina nel mondo di lingua cinese

Nell’ottobre 2023, con l’operazione “Diluvio di al-Aqsa” lanciata da Hamas e la brutale risposta di Israele, il movimento di solidarietà con la Palestina è ricomparso in Cina.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La società della resistenza e la liberazione degli oppressi. La lunga storia di Hezbollah

Appena il governo di Beirut ha deciso il disarmo di Hezbollah, immediatamente nella capitale sono scoppiate proteste e cortei, non solo opera del partito sciita, ma di molti altri partiti e semplici cittadini.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I signori della terra: i latifondisti transnazionali e l’urgenza di una redistribuzione

Troppa terra in poche mani: le dieci multinazionali che controllano milioni di ettari

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il popolo ecuadoriano continua lo sciopero nazionale

L’Ecuador sta vivendo uno sciopero nazionale convocato dalla Confederazione delle Nazionalità Indigene (CONAIE) e da altre organizzazioni. L’aumento dei combustibili e i dettami del FMI ne sono la causa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trieste: contro la logistica di guerra sciopero e presidio al porto

E’ iniziato alle 6 di ieri mattina il presidio al porto di Trieste dove ha attraccato la nave MSC Melani III.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: convalida degli arresti ai domiciliari e divieto di andare a scuola per i due minori fermati il 22 settembre

La giudice del Tribunale per i minorenni di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per due studenti di un liceo milanese, un ragazzo e una ragazza di 17 anni, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti dopo il corteo di lunedì a Milano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Blocchiamo tutto!”: il giorno dopo le 80 piazze d’Italia per la Palestina. Aggiornamenti, corrispondenze e valutazioni

Centinaia e centinaia di migliaia di persone – “oltre un milione”, secondo le valutazioni di USB – per le strade di 80 città d’Italia ieri, lunedì 22 settembre

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Blocchiamo tutto! Insieme, per Gaza

E’ difficile prendere parola sulla giornata di ieri. Sono mille gli stimoli, i punti di vista da cui guardare quanto è successo. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Diretta | Blocchiamo tutto – Sciopero generale contro il genocidio del popolo palestinese

Previste oltre 50 piazze in tutta Italia. Aggiornamenti in diretta sulla mobilitazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia 18 settembre sciopero generale oltre un milione di manifestanti

Lo sciopero generale in Francia del 18 settembre è stato un chiaro avvertimento molto chiaro a Macron.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mobilitazione generale a fianco della Palestina: presidi in tutta Italia

Striscia di Gaza, 16 settembre 2025. Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando bombardamenti a tappeto su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.