InfoAut
Immagine di copertina per il post

“L’urlo di un uomo ombra” è l’ultimo libro di Carmelo Musumeci

Si tratta di un testo che traversa la vita nelle sue più crude e calorose sfumature, un ventaglio di colori che riflettono i sentimenti della nostra anima. E’ il simbolo della colomba della pace, la vita naufraga e vittima di tempeste patriarcali che travolgono e spezzano le schiere umane nel mare dell’essere, e poi, approdano in quell’isola che uccide, ma non libera, imprigiona, ma non perdona. Non è il Noè dell’arca, ma l’umano che illude e distrugge con il suo ostinato istinto di vendetta.

Le Ombre degli Uomini Ombra, non sono ombre di esseri incarnati, ma sono ombre di esseri viventi morti, sono le ombre dei sogni che attendono di avverarsi, di subire la metamorfosi di anime con un diritto alla vita, e al cambiamento.

Il Killer Roberto, sogna un amore immaginario, un amore che desidera, che rappresenta, vagheggia, perché gli Uomini Ombra sono analfabeti del linguaggio dell’amore, e speculano nella mente come potrebbe essere l’incarnazione di questa Dea che con la sua immensa forza sostiene e regge il mondo. Il termine utopia nel suo significato strettamente etimologico, sta a significare “luogo che non c’è”. Molto spesso si sente parlare di utopia, come se tale parola avesse un senso astratto ed avulso da qualsiasi ambiente, contesto. L’utopia, nella storia di questo intrigante e misterioso racconto, diventa essere incarnato nei meccanismi della vita sociale. La mafia è utopia, le associazioni a delinquere sono utopia, gli abusi sono utopia, il potere è utopia, poiché nell’attuale realtà, nessun codice, nessun dettato costituzionale, nessun credo, insegna e penetra con i suoi programmi norme di comportamento che inducono all’avversione nei confronti della legge dell’Amore, il male che si esplica mediante l’abuso di potere, la violenza, l’illegittimità di un sistema di leggi che ci travolge, poiché non viene rispettato, è utopia. I detenuti che non hanno diritto ad una seconda possibilità di vita, vivono l’ utopia, l’utopia è tutto come dovrebbe essere, ed invece non è. L’utopia è tutto come è, e cioè come non dovrebbe essere, perciò fuori luogo.

Il male è lo spazio che non dovrebbe esserci, ed invece c’è. Pertanto può parlarsi di rivoluzione contraria alla normalità. Quando qualcuno ci spinge ad uccidere, per denaro, per divertimento, per lavoro, per costrizione, si vive e si estende l’utopia. La mafia nel racconto di Carmelo Musumeci, è continuità, è qualcosa che è sempre esistita, è la regola di alcune realtà clandestine che si celano occulte, negli infiniti strati di questa camuffata società, e trama nell’oscurità, in una notte mai svelata, che non ha dato luce al giorno. Il cancro della società, in cui Roberto vive, e di cui è vittima, diventa campo in cui minare un’educazione ricevuta, pedina offerta che mangia i personaggi degli scacchi, in base alle loro mosse ben studiate. Soccorre l’amore: per una famiglia, per una figlia, per lo studio ed il sapere, la cui curiosità giunge tardi, quando sorpassato il girone dell’inferno, ci si ritrova all’interno di una coscienza che spiega le braccia all’umanità e indica col dito gli errori di una vita che profuma di bellezza, contenuta di valori, negati e occulti. La faccia del male, si scontra a viso aperto con quella del bene, e la riconosce. È il cancro della società, il marcio che logora, il fango che insudicia le vite dei potenti, che dirigono i fili dei burattini che recitano parti assegnate.

Un libro tanto umano, quanto forte e vero, che non si stanca di gridare oltre le grinfie di Lupi perduti nelle selve più nascoste, che la rinascita dell’uomo avviene solamente mediante il perdono, l’affetto, la dolcezza, si riscopre la vita attraverso la complicità di quanti hanno avuto la fortuna di non conoscere un mondo malvagio ed inumano per non comprenderne le sue radici, i suoi rizomi, i suoi tuberi, ma oltre il buio della crudeltà, hanno osservato stelle illuminanti.

La cultura, come unico mezzo che la vita offre per leggere e comunicare con la realtà stessa, metterci in relazione con l’esistenza, offre difesa, protezione, salvataggio.        Ascoltiamo il grido di un uomo ombra, e facciamo in modo che questo urlo, invada le nostre orecchie, le nostre coscienze e le trafigga, penetri i nostri cuori, il cuore di un appello disperato di chi da anni, è destinato a vivere, a causa degli uomini e di un sistema retrogrado in una cella buia e senza vita, pur essendo disposto a donare il bene alla società, dandone una concreta testimonianza di redenzione.

Carmelo, aspetta il ritorno, da quel campo di concentramento, dove per campo di concentramento, non s’intende il lager nazista, ma un campo di persone concentrate che attende lo sterminio dei colpevoli che hanno ammesso di sbagliare, chiedendo grazia ed assoluzione ad una sorda società. L’urlo forte, di un udito poco sonoro, quello del mondo fuori le sbarre che non vuol sentire oltre ciò che non vede.

Buona Lettura.

Francesca Torricella

(Edzioni Smasher)  costo 13 euro (spese di spedizione gratuite)   http://www.edizionismasher.it/carmelomusumeci.html
Per info e ordinazioni  zannablumusumeci@libero.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Mimmo Porcaro – L’Italia al fronte. Destre globali e conflitto sociale nell’era Trump

La tendenza alla guerra delle società capitalistiche è diventato un fatto innegabile, lo vediamo sempre più concretamente; ed è una dinamica che arriva a toccarci sempre più direttamente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.