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Roma, #12D: cortei, blocchi e occupazioni. Francesco, Veronica, Daniele e Luigi liberi subito!

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Dopo la mobilitazione contro il piano casa di Lupi svoltasi l’11 Dicembre, ieri a Roma i movimenti sono tornati in piazza all’interno della giornata di sciopero generale. Tre i concentramenti lanciati per la mattinata dalle realtà di lotta cittadine con la campagna Blocca Roma: alle 8 è iniziato lo sciopero nazionale di Si Cobas e Adl Cobas nei magazzini della logistica, mentre gli studenti delle scuole superiori si sono dati appuntamento alle 9 a Piramide e i movimenti di lotta per la casa a Porta Pia.

La giornata si è così aperta con i blocchi e i picchetti dei facchini all’Sda di via di Salone, mentre gli studenti universitari iniziavano a concentrarsi a La Sapienza e quelli medi a partire dalle scuole verso Piramide.

Il corteo studentesco, composto da circa 6mila persone, si è diretto verso il ministero dell’Istruzione per ribadire il grido di contrarietà che ha accompagnato tutto l’autunno contro “La buona scuola” del governo Renzi.

Successivamente la manifestazione degli studenti e quella dei movimenti di lotta per la casa (partito da Porta Pia e composto da 2mila persone) si sono incontrate e unite, attraversando assieme le strade del quartiere San Lorenzo per poi concludere il proprio percorso davanti all’università La Sapienza e rilanciando sulla mobilitazione antifa di oggi a Montemario. I blocchi dei facchini, intanto, sono proseguiti fino al primo pomeriggio.

A conclusione della mattinata di blocchi, cortei e iniziative, un gruppo di studenti e precari ha occupato uno stabile abbandonato in via Cesalpino. Si tratta di un palazzo sequestrato alla mafia, già occupato dai movimenti per il diritto all’abitare lo scorso 7 aprile ma poi sgomberato dalla polizia. Dallo stabile sono stati calati striscioni con scritto “Il mondo di sopra si leva di mezzo” e “Stabile sequestrato al malaffare”.

Poco dopo nella via della nuova occupazione si è presentata la celere minacciando uno sgombero. Gli occupanti si sono barricati dentro il palazzo, mentre un presidio bloccava la Tiburtina in solidarietà con chi si trovava all’interno. A quel punto la polizia ha caricato violentemente il presidio che si era concentrato sotto lo stabile, per poi entrare e raggiungere il tetto su cui resistevano gli occupanti. L’amministrazione ha così deciso di restituire il palazzo al malaffare, impiegando ancora una volta la violenza e i manganelli della polizia. Tutti gli occupanti sono stati identificati, 100 i denunciati e 4 persone sono state arrestate durante le cariche.

In seguito allo sgombero violento, occupanti di case, studenti e facchine hanno tenuto una conferenza stampa in piazza Galeno, denunciando l’accaduto, chiedendo l’immediata liberazione dei fermati e rilanciando sul presidio di questa mattina a piazzale Clodio in concomitanza con l’udienza che vedrà i quattro ragazzi arrestati processati per direttissima.

Al momento diverse persone si trovano in presidio in attesa di notizie sulla situazione dei compagni.

Francesco, Veronica, Daniele e Luigi liberi subito!


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