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2 giugno a Pisa: città militarizzata, perquisizioni e fermi

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Un vero e proprio delirio securitario quello andato in scena stamattina in centro a Pisa, per la parata istituzionale del 2 giugno: perquisizioni negli appartamenti, striscioni rimossi e tre ragazzi trasportati in Questura.

Nella mattinata di oggi era prevista una celebrazione in Piazza delle Vettovaglie, fortemente voluta da Sindaco, Prefetto e Questore. L’evento si inserisce nel progetto complessivo con cui le istituzioni stanno provando a ridisegnare alcune piazze del centro, provando a dare nuove regole a chi le vive e le attraversa: all’interno della retorica del “decoro” assistiamo da settimane alla presenza continua di militari e carabinieri in Piazza dei Cavalieri e altri punti di aggregazione, e alla mercificazione forzata dello svago e della socialità. Un meccanismo che amplifica la contraddizione politica che attraversa in queste settimane la città in cui le istituzioni, a fronte dell’aumento delle tensioni sociali sul terreno delle lotte di genere, della lotta per la casa e della composizione giovanile, si arroccano in difesa del principio della legalità contro le esperienze di lotta. Gli sgomberi dell’ultimo mese: Limonia Zona Rosa e della Mala Servanen Jin, rioccupata ieri, rappresentano in questi giorni la punta più avanzata di questo scontro.

Proprio a seguito della rioccupazione dello spazio di via Garibaldi 192 dalle finestre di un’abitazione privata di piazza delle Vettovaglie veniva calato in mattinata uno striscione che chiedeva “il dissequestro dell’immobile” da parte dell’amministrazione comunale. Le forze di polizia hanno fatto irruzione nell’abitazione alle sette del mattino portando per la via in mutande una ragazza mentre la sua abitazione veniva perquisita e lo striscione rimosso. Più tardi, nella mattinata, un’altra contestazione dalle finestre di piazza Vettovaglie disturbava la parata istituzionale. Nuovamente la polizia sfondava a calci la porta del palazzo portando via con la forza tre giovani. Successivamente, nell’adiacente piazza Garibaldi, mentre le compagne di Non una di Meno portavano avanti pubblicamente la campagna sul dissequestro degli spazi femministi, la volante di polizia che trasportava i tre fermati veniva ostacolata da decine di donne; i tre sono comunque stati condotti in Questura e trattenuti alcune ore prima del rilascio.

Il tentativo di gestire manu militari la questione dell’aggregazione giovanile e gli spazi sociali cittadini sta evidentemente sfuggendo di mano all’amministrazione comunale. Questa sera si terrà una street parade per denunciare la militarizzazione delle piazze del centro e rilanciare la manifestazione del 10 giugno; manifestazione che sarà un momento fondamentale per iniziare a costruire un’inversione di tendenza e ridare parola a tutti i soggetti esclusi dalla possibilità di esprimersi e decidere sulle proprie vite.

Pubblichiamo di seguito il passaggio della volante in mezzo al presidio delle donne in lotta.

 

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