InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena: 4 Ottobre – Conclusa una data, continua la lotta!

Lanciato il concentramento in piazza Sant’Agostino, luogo simbolo di ritrovo degli studenti in lotta, il corteo è poi partito passando per l’autostazione delle corriere, portando le rivendicazioni degli studenti ai lavoratori dell’azienda pubblica dei trasporti modense, lavoratori in lotta da molti anni e interni a una ristrutturazione aziendale sempre più incerta, ma rivendicazioni portate anche a quegli studenti rimasti a scuola, mettendo in evidenza le problematiche che il soggetto studente deve affrontare ogni giorno all’interno del mondo della formazione: critica al caro-biglietti ed al caro-libri (con un intervento davanti alla libreria “La Scolastica”), denuncia delle condizioni strutturali nelle quali sono costretti gli studenti a fare lezione. La succursale del Venturi posta in via Rainusso è lasciata al degrado più totale, il cortile interno assomiglia ad un parcheggio e le aule sono piccole e con laboratori assolutamente non attrezzati; in via Luosi invece risiede il Fermi, dove è stata ribadita la necessità della palazzina adiacente all’istituto che da anni doveva fungere da succursale, ma che dopo il sisma deve essere ancora demolita per poi essere ricostruita.

Il corteo è proseguito passando davanti ad altre scuole cittadite come il Corni in largo Aldo Moro, dove è stato occupato con una breve occupazione l’ incrocio della via Emilia, per poi ripassare dal punto del concentrameto e imboccare il centro storico. Dopo aver superato il liceo Venturi (sede in via Belle Arti) è stata organizzata un’azione significativa davanti all’accademia per urlare il rifiuto di un sistema che spende miliardi in spese militari e che ogni anno taglia i fondi stanziati alla scuola pubblica; inoltre cori di insulto anche rivolti alla militarizzazione della Val di Susa, dove centinaia e centinaia di carabinieri e militari presidiano il cantiere della linea TAV Torino-Lione di Chiomonte, nonostante il movimento No-Tav e tutti i valsusini opponga una forte resistenza popolare decennale nei confronti di un sistema che reprime con la violenza la voce di chi rifiuta le opere inutili e, come gli stessi studenti in lotta, chiede dignità, servizi e diritti.

La manifestazione è terminata ai Giardini Pubblici, dove un assemblea pubblica ha dato voce a tutti gli studenti che hanno voluto contribuire riportando la loro esperienza di studenti nella scuola della crisi: in più tutte le realtà politiche hanno avuto modo di presentarsi e arricchire il significato politico della giornata, con una divulgazione di iniziative e contenuti che ha permesso agli stessi studenti di concepire le modalità in cui anche altre componenti sociali mettono in pratica la lotta ed il conflitto: la creazione di collettivi, l’organizzazione di assemblee e percorsi politici che non vadano a terminare nei momenti di piazza ma che si allarghino anche a fasi e dinamiche della vita quotidiana (socialità, richiesta di spazi, iniziative culturali etc..).

Al termine dell’assemblea è stato dato spazio alla socialità e all’aggregazione, dove i ragazzi dell’Autonomy Jam, la crew hip-hop direttamente dallo Spazio Guernica, si sono esibiti in un concerto rap e freestyle.

 

Comunicato C.A.S. Modena:

 

“RIPRESA ECONOMICA SOLO A PAROLE, TORNIAMO NELLE PIAZZE PRENDIAMOCI LE SCUOLE”Queste le parole d’ordine che gli studenti hanno scelto per il lancio della data di mobilitazione nazionale.

La giornata di oggi ha visto scendere in piazza studenti e studentesse di tutte le città italiane, da Torino a Palermo, in una data di mobilitazione nazionale lanciata dal network StudAut. Anche a Modena gli studenti si sono fatti sentire dando voce, con un corteo di circa duecento partecipanti, alle rivendicazioni che da anni vengono portate avanti con assidue e costanti lotte. All’interno della critica nazionale, portata avanti quindi contro le istituzioni che amministrano e gestiscono la scuola e il mondo dell’istruzione, ci siamo inseriti riportando la situazione e le contraddizioni che, a causa delle continue riforme e i continui tagli ai finanziamenti, si è venuta a creare all’interno  degli istituti modenesi.

Sono sempre più frequenti infatti gli episodi di aumento del prezzo dei servizi dei quali gli studenti devono usufruire, a partire dal caro-libri fino ad arrivare al caro-biglietti: il costo dei libri nella maggior parte delle scuole di Modena ha toccato vertici di anche 400€ a famiglia, un costo che in tempo di crisi ci sembra assurdo e che accresce il clima di disparità sociale che da anni attanaglia il nostro paese. All’interno del mondo della scuola la situazione sta degenerando: il ministero, a favore del processo di aziendalizzazione della scuola e con il solito occhio di riguardo nei confronti della scuola-vetrina, ha imposto a tutte le scuole di fornirsi dei cosiddetti registri elettronici (tablet o sistemi a badge) con i soldi dei fondi scolastici, che invece avrebbero dovuto essere spesi per attività di recupero per gli studenti che ne necessitano e per i servizi base che le scuole si vedono sempre più incapaci di organizzare. Contemporaneamente le scuole sono vittime di pessime condizioni strutturali: possiamo vederlo soprattutto qui, mentre aspettiamo ancora i finanziamenti che le scuole dovevano ricevere per le ristrutturazioni in seguito al terremoto; dopo due anni l’istituto Fermi non può ancora usufruire della succursale adiacente alla scuola, il Venturi è stato smistato in 4 sedi dove i laboratori non sono attrezzati al reale apprendimento e le condizioni igieniche e di sicurezza scarseggiano, e il liceo Sigonio in seguito al trasferimento alle ex-scuole medie Marconi si è ritrovato a dover fare i conti con una scuola non a norma dal punto di vista dell’igiene (indagine AUSL ha confermato), della sicurezza (nei corridoio l’intonaco è marcio e la scala antincendio termina a pochi centimetri da un muro del cortile) e della vita interna alla scuola (le classi del liceo ad indirizzo musicale non hanno le aule insonorizzate), e le altre scuole di Modena seguono a ruota.

A completare il quadro della situazione ecco la legge anti-fumo: un decreto organizzato con il palese movente di portare avanti un’insensata scolarizzazione degli studenti e soprattutto quello di sanzionare gli studenti che trasgrediscono (per rifocillare le tasche della stessa classe dirigente che non si tira mai indietro dell’investire nell’industria militare o nei stipendi dei pagliacci che animano il Parlamento).

Come studenti di  Modena e di tutta Italia rifiutiamo con determinazione la scuola di oggi, dove vogliono abituarci allo stesso mondo del lavoro schiavista, repressivo e precario con il quale ci ritroveremo a fare i conti una volta diplomati o laureati. Quello che chiediamo è una scuola a misura di studente, che rispetti le richieste di una componente sociale che da anni subisce ma nonostante le continue lotte, portate avanti anno dopo anno, ancora non viene ascoltata. Se non ci ascoltano alzeremo la voce!

Come ci consiglia la ministra Carrozza saremo RIBELLI, ma la rivoluzione NON SARA’ DIGITALE!

STAY TUNED, STAY REBEL!

L’appuntamento con gli studenti è tutti i lunedì al lab.S.Co.S.S.A., dove l’assemblea CAS andrà ad organizzare le future mobilitazioni e percorsi politici dentro e fuori le scuole di Modena.

 

C.ollettivo A.utonomo S.tudentesco M.odenese

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#4OCasModenastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra su Gaza ha privato 800 mila studenti del “diritto all’istruzione”, afferma l’Ufficio dei media di Gaza

Gaza. Almeno 800 mila studenti sono stati privati dell’istruzione a causa del protrarsi dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, durata mesi, ha dichiarato sabato l’Ufficio dei media di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.