A Cremona un operaio muore sul posto di lavoro!
L’operaio, originario del lodigiano, non sarebbe riuscito a chiamare aiuto a causa dello svenimento provocato dallo choc.
I sindacati confederali hanno convocato, per la giornata di oggi, uno sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti di Arvedi ma, come commenta il segretario Fim Cisl Oscar Cattaneo, “Questo non è uno sciopero contro l’azienda, ma per sensibilizzare sul tema”. La fermata di tutti i lavoratori servirà per “sensibilizzare gli attori coinvolti a trovare soluzioni che, oltre a risultare applicative alle norme vigenti in tema di sicurezza, definiscano percorsi formativi ed operativi di tutti attraverso la definizione di un protocollo di azione e di intervento condiviso”.
Era difficile aspettarsi dichiarazioni diverse da chi, per anni, ha chinato il capo dinnanzi al “benefattore” di Cremona: interamente proprietario, tra le altre cose, di una televisione locale, dell’U.S. Cremonese e con una buona quota del quotidiano “La Provincia”; insomma un vero e proprio potentato che fa il bello e il cattivo tempo con politici, giornalisti e sindacati locali.
Inoltre durante il sopralluogo nell’area in cui si è consumato il dramma il pm Fabio Saponara, il magistrato titolare del caso, si è procurato una bruttissima ferita sbattendo la testa contro una lastra d’acciaio. Trasportato in pronto soccorso ha ricevuto numerosi punti di sutura. Non vorremmo tirare conclusioni affrettate, ma due incidenti in una giornata sola o sono una stranissima coincidenza oppure non vengono rispettate le dovute norme di sicurezza; una terza alternativa non sembra ipotizzabile.
Anche questa volta, in fin dei conti, a pagarne le spese è stato un proletario, ma chissà… forse il vento un giorno soffierà in direzione diversa! Nel frattempo, per ribadire che di lavoro non si deve morire… #civediamolundici
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