InfoAut
Immagine di copertina per il post

Antagonist* contro la crisi (meeting)

 

 

Palermo 5-6 Marzo @ Studentato Occupato Anomalia

 

Da anni, indagare, prevedere, costruire antagonismo è il punto di partenza da cui muovono gli appuntamenti che abbiamo organizzato. Pochissimo tempo è trascorso dalle due giornate di Bologna di Antagonisti Contro la Crisi, e lo scoppio di una significativa stagione di movimenti su scala nazionale ed internazionale; se poco tempo è passato, tanti fattori sono mutati, nel segno e nel significato, e nuovi spazi di conflitto ed antagonismo si sono aperti.

Nasce da qui l’esigenza di un nuovo appuntamento attraverso cui aggiornare e condividere le analisi oltre che dare corpo alle ipotesi.

Le mobilitazioni dell’ultimo scorcio del 2010, durante le quali a decine di migliaia nelle città italiane sono scesi nelle strade a costruire e praticare conflitto, hanno dato vita ad un percorso di lotta che ha preso le mosse dalla questione dell’università sin da subito generalmente avvertita però come pretesto, come grimaldello in grado di permettere al soggetto protagonista di quelle giornate di esprimersi sul generale, di portare una critica di sistema. Un movimento di giovani e giovanissimi precari/e, in gran parte alla loro prima esperienza politica, che hanno risposto sì all’ennesimo ed ulteriore attacco all’università ma anche, e soprattutto, al furto di futuro e ad un presente di squallore e stagnazione sempre più invischiato nel pantano della crisi.

La propensione al conflitto, il rifiuto di ogni forma di mediazione, la capacità di individuare con lucidità i rapporti di inimicizia sono stati il patrimonio condiviso di un’ondata di mobilitazioni che hanno attraversato l’intero continente europeo e stanno sconvolgendo il mediterraneo.

Le strade di Tunisi e del Cairo, con tutta la loro problematicità, sono state la risposta migliore alle politiche di austerity che, declinate retoricamente da ciascun ‘paese’ a proprio modo, stanno colpendo le vite di lavoratori, precari e disoccupati.

In queste lotte planetarie  comincia ad emergere  ancora in forma embrionale ma potenzialmente devastante per il potere, quel soggetto che trasversalmente ai luoghi delle rivolte , vive le stesse  condizioni di precarietà e condivide pratiche di piazza, linguaggi e rivendicazioni.

Soggetto e linguaggio: dal “que se vayan todos” dei giovani precari italiani alla “Dégage-mania” tunisina il passo è breve (non soltanto, anche se la cosa ha una sua rilevanza, in termini geografici). Il vortice di proteste che dal Maghreb al Mashrek passando per lo Yemen e il Bahrein, con propaggini fino alle pur differenti piazze iraniane e irachene, sta costruendo un immaginario attorno quella “rivolta dei giovani” che è riuscito a fare immediatamente da ponte tra quelle lotte e il 14 Dicembre romano. Rivolte che segnano il passo dell’opposizione internazionale alla crisi, riproponendo le tematiche di uno scontro di classe che (finalmente) si rimanifesta nei luoghi d’origine – il diritto a resistere nei propri paesi oltre alla fuga da essi – con fortissima carica antagonista, chiarezza d’analisi e parole d’ordine, capacità di generalizzare e d’organizzare contropotere e radicalità di piazza. Conflitti che si danno al tempo di una crisi che, insieme alla fortezza-Europa, trascina con sé gli storici alleati dei paesi “occidentalizzati” nel mediterraneo.

Allargando il quadro analitico i tentativi che i vari governi nazionali hanno approntato per portare fuori dalla crisi le loro economie hanno conosciuto, ad oggi, solo frustrazioni e battute d’arresto. Accanto al fallimento del change obamiano, fino alla completa débacle delle elezioni di mid-term che hanno sancito, elettoralmente, il definitivo stop a green-economy, riforma sanitaria e altre velleità riformistiche, appaiono evidenti le difficoltà del vecchio continente con la locomotiva Germania chiamata a fronteggiare i collassi dei paesi periferici del sistema-Europa. Un quadro che sembra mostrare a livello globale l’incapacità per il comando capitalista di tirarsi fuori da questa congiuntura (sempre più strutturale invero). Uniche eccezioni a ciò alcuni paesi emergenti (Brasile e India su tutti) e la Cina che, apparentemente immune alla crisi, è però pure lei attraversata da una diffusa tensione sociale.

Interessante è poi il caso italiano in cui il ricorso sistematico e generale alla cassa integrazione e il  taglio della spesa pubblica sono stati elementi centrali della strategia del governo della crisi. Una strategia tutta volta al contenimento dell’emergenza, incapace di contrastare i fenomeni di dissoluzione in atto nel tessuto economico o di fronteggiare, un esempio su tutti, la devastante crescita della disoccupazione giovanile. Di fronte all’incapacità della “politica” di dare risposte che non siano solo di contingenza, l’onere dell’attacco di classe è stato in parte assunto dalla FIAT di Marchionne che, col tacito ma incondizionato appoggio del governo, ha immediatamente agito il programma di riorganizzazione reazionaria nei suoi stabilimenti. L’incapacità mostrata dal governo Berlusconi di dare risposte programmatiche alla crisi non potrà che aggravarsi di fronte all’approfondimento della stessa e la probabile caduta del governo, innestata su un panorama di estrema debolezza di tutte le compagini elettorali che si vanno delineando (con l’eccezione, forse, della Lega Nord). Debolezza della classe parlamentare che si palesa in tutto il suo degrado proprio in queste settimane in cui, all’attacco ai diritti dei lavoratori, alle rivolte mediterranee, alle condizioni economiche di un paese in pesante recessione, si sostituisce il pubblico clamore sulle lotte intestine alla casta politico-istituzionale, i suoi scandali e il degrado del potere. Le manifestazioni oceaniche del 13 febbraio hanno poi evidenziato una composizione e delle istanze contraddittorie, unificate da un comune senso di frustrazione per una situazione non più tollerabile. Un anti-berlusconismo che eccede l’opposizione alla sola figura del premier ma non riesce a parlare coi soggetti e le istanze che hanno attraversato questo autunno-inverno di lotte: gli studenti e le nuove generazioni, figlie della precarietà; i lavoratori metalmeccanici oppostisi al ricatto Marchionne-Fiat; i movimenti a difesa dei territori e dei beni comuni. Aporie e spazi su cui è necessario però lavorare e intervenire, dentro una prospettiva di radicalizzazione politica di piazze che potrebbero tornare presto a riempirsi.

Questo il quadro di massima in cui troviamo a muoverci in queste giornate. La crisi comincia a delinearsi come il campo in cui organizzare ed agire il conflitto. Un campo di cui la nostra controparte conosce la morfologia e nel quale organizza e mette in atto offensive volte a scompaginare i punti di resistenza che incontra per i suoi piani di restaurazione. Un’offensiva portata, ad esempio, contro il movimento operaio e le sue componenti ancora vitali col ricatto di Pomigliano e Mirafiori.

Ciò che ci troviamo di fronte è dunque un panorama ricco di contraddizioni in cui i termini del conflitto (che sebbene ineliminabile è stato a lungo occultabile) appaiono sempre più scoperti e stridenti ed in cui si aprono prospettive di vittoria impensabili fino a poco tempo prima. In un orizzonte quasi totalmente sgombro da tutte le strutture che garantivano tradizionalmente la mediazione nei territori, agendo da normalizzatori e tentando di disinnescare tutte le occorrenze di conflitto su cui avevano possibilità di intervenire. I processi, già in atto da tempo, di delegittimazione di tutte le forme della rappresentanza a ciò deputate, paiono aver conosciuto una accelerazione irreversibile, sgombrando il campo da molte delle remore che ostacolavano il dispiegarsi dei movimenti in tutta la loro forza.

Così, ci pare, si delinea il quadro generale da cui far partire la discussione e su cui costruire l’agire dei mesi a venire.


Programma della due giorni:


Sabato 5 Marzo, ore 16.30 –  Assemblea plenaria seminariale

 

  • Governi della crisi: quadro internazionale e declinazione italiana
    (a cura di csoa Askatasuna – Torino)
  •   Nuove insorgenze e soggettività in lotta: le rivolte/rivoluzioni nel Mediterraneo   
    (a cura del laboratorio Crash – Bologna)
  •  Il fuoco della conoscenza: le lotte degli studenti italiani tra riforme e precarietà  
    (a cura di Collettivo Universitario Autonomo – Palermo)
  •  Il Sud sospeso tra la narrazione dell’arretratezza e la materialità della valorizzazione capitalista  
    (a cura di Assemblea Autonoma Palermitana).


A seguire  Cena sociale + concerto Assalti Frontali

 

Domenica 6 Marzo, ore 10.00


Workshop    – Metropoli e territori     – Università     – Studenti Medi   – Infoaut

A seguire Pranzo sociale

Domenica 6 Marzo, ore 16.00


– Infoaut 3.0, prospettive per l’informazione di parte (a cura di Infoaut – Bologna)


Assemblea plenaria di chiusura dei lavori

 

_______

Parteciperanno:

  • Assemblea Autonoma Palermitana [Studentato Occupato Anomalia – Collettivo Universitario Autonomo – Exkarcere – Collettivo Autonomo Studentesco FuoriControllo] (Palermo)
  • Network Antagonista Torinese [csoa Askatasuna – csa Murazzi – Collettivo Universitario Autonomo – Kollettivo Studenti Autorganizzati] (Torino)
  • Newroz Spazio Antagonista – Collettivo Universitario Autonomo – Collettico Autonomo Studentesco Pisano (Pisa)
  • Laboratorio Crash! – Collettivo Universitario Autonomo – Collettivo Autonomo Studentesco (Bologna)
  • Spazio Antagonista Guernica (Modena)
  • C.p.o.a. Rialzo (Cosenza)
  • L.s.a. Assalto (Cosenza)
  • C.s.o.a. Ex Macello (Acerra)
  • Movimento Disoccupati (Acerra)
  • Centro di documentazione Mohammed Bashir (Acerra)
  • Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana
  • Collettivo Area Vesuviana
  • C.s.o.a. Tempo Rosso Pignataro
  • Noworkers TerradiLavoro
  • Collettivo Studentesco No Pasaran TerradiLavoro
  • C.s.o.a Cartella (Reggio Calabria)
  • Collettivo Unime InProtesta (Messina)
  • Collettivo Auto Organizzato Studentesco (Lecce) 
  • Collettivo Autonomo Antifascista Seriate (Bergamo)
  • CSA Dordoni (Cremona)

_______

per info e partecipazioni: littleapple@live.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

antagonist* vs la crisiautonomiapalermo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

La rivoluzione come una bella avventura / 5: S-Contro, storia di un collettivo antagonista

Sergio Gambino, Luca Perrone, S-Contro, Un collettivo antagonista nella Torino degli anni Ottanta, con i contributi di Salvatore Cumino e Alberto Campo, DeriveApprodi, Bologna 2024 di Sandro Moiso, da Carmilla «Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84, quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Autonomie e autodifesa in Amazzonia

Le autonomie territoriali e l’autogoverno popolare devono difendere i propri spazi in un periodo di crescente violenza statale e criminalità organizzata, che sono attori delle guerre di esproprio. di Raúl Zibechi, da Comune-info Se non lo facessero, sarebbero seriamente a rischio sia la sopravvivenza delle persone e dei gruppi, sia le autonomie. Tuttavia, molte autonomie […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Deriva militarista nelle scuole: spari della polizia locale in una materna a Palermo

Vigili simulano arresto in una scuola materna con spari a salve e cane aizzato: bimbi in lacrime a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

10 anni senza te, 10 anni con te. In ricordo del compagno Mario Bini.

A Picenengo, presso l’Osteria da Quinto (Cremona) giovedì 4 luglio alle ore 19.30 si terrà un momento di incontro e di ricordo di Mario, compagno autonomo e comunista.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi scrive dal carcere speciale di Alessandria

Luigi ci scrive dal carcere di Alessandria. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il ciclo breve dei Csoa, tra spontaneità e organizzazione

Quello di Giovanni Iozzoli, militante e fondatore di Officina 99, uno dei più importanti centri sociali degli anni Novanta, è uno sguardo di parte ma laico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023