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Bologna, Social Log occupa palazzina a scopo abitativo

Mentre alle prime luci dell’alba la questura di Bologna metteva in campo l’operazione repressiva che ha portato 12 compagni ad essere colpiti da misure cautelari, la Bologna che urla “Casa, reddito, dignità!” rispondeva nella maniera migliore, con una nuova occupazione a scopo abitativo che ha dato casa a più di 10 nuclei familiari in precedenza sfrattati per morosità incolpevole.

Il progetto Social Log mette quindi a segno il primo tassello di un mosaico teso a mettere sotto scacco la speculazione immobiliare in città, aggravata dai processi di svendita del patrimonio pubblico e dall’ingordigia dei privati. In un contesto cittadino in cui gli sfratti esecutivi sono triplicati nell’ultimo anno, e dove sempre più famiglie sono in difficoltà nel condurre una vita degna.

L’occupazione arriva nel quartiere della Bolognina, ad alta composizione migrante e dove tantissimi sono gli edifici lasciati al degrado e al marciume. Con oggi un primo passo di riappropriazione di questa ricchezza sociale è stato portato avanti,  con l’intenzione di difenderlo dalle provocazioni poliziesche e di proprietari dediti senza posa alla speculazione alla faccia di chi soffre la ricadute materiali della crisi.

Di ritorno dalla bella 2 giorni di confronto napoletana della rete Abitare nella crisi, anche a Bologna si muovono i primi passi di una lotta come quella sul diritto all’abitare che punta da subito sulla giornata del 12 aprile, dove le tante istanze sociali e le tante lotte reali già emerse nello scorso 18-19 ottobre torneranno a prendersi la piazza romana.


Di seguito il comunicato di Social Log che riassume le ragioni e lo svolgimento dell’iniziativa, rilanciando immediatamente una assemblea per domani alle 18 all’interno della nuova occupazione a cui è invitata tutta la Bologna solidale.

Dopo un percorso iniziato all’incirca tre mesi fa con il progetto “Social Log- La logistica delle lotte”, questa mattina dodici nuclei composti da famiglie con  bambini piccoli, ragazze madri e donne incinta insieme a Social Log, hanno deciso di riprendersi una delle tante palazzine vuote a Bologna (e precisamente  all’interno del quartiere Bolognina), in questo caso di proprietà di una società per azioni.

Dopo che tutti e tutte abbiamo avuto accesso alla struttura e stavano iniziando i lavori di sistemazione e riqualifica degli spazi per adibirli all’uso abitativo, sono intervenute otto volanti con tanto di digos e  un primo tentativo , dopo varie provocazioni, di intromettersi negli immobili.

La determinazione delle famiglie e dei solidali giunti sul posto, hanno impedito questo ingresso ed il primo tentativo di sgombero. In un secondo momento, a lavori ripresi dopo l’allontanamento delle forze dell’ordine, ecco  l’arrivo degli azionisti della società per azioni proprietaria dell’immobile con la loro arroganza e prepotenza nel rivendicare la proprietà e il suo utilizzo, gli ha portati a sferrare,  a loro dire, qualche  “ceffone”.

L’immediata prontezza e resistenza degli occupanti ha colto impreparati gli azionisti, che con una catena tentavano di chiudere gli ingressi. Un finto malore poi, di uno degli irruenti proprietari, ha costretto l’ambulanza ad intervenire sul posto per il trasferirlo in ospedale dal quale è stato subito dimesso senza nessuna prognosi.

Di fronte ai fatti di stamattina, la nostra determinazione non può che aumentare e realizzare quella che è la vera grande opera composta da tre fattori: casa, reddito, dignità. Sono sempre più gli studenti, i precari e gli immigrati senza un tetto sopra la testa, persone che si ritrovano di fronte ad un caro vita dettato dai ritmi sempre più battenti della crisi e delle forme di austerity che stiamo attraversando. Ed è in questo contesto che possiamo vedere, giorno dopo giorno, come la problematica del diritto all’abitare è un problema per cui lottare quotidianamente, appoggiandosi appunto alle pratiche di lotta e riappropriazione, come l’occupazione, che sappiamo saper ottenere, e subito, una vera risposta ai bisogni  di chi lotta, senza passare dalle istituzioni, come il comune, che non sanno, né mai hanno saputo dare, una risposta concreta e immediata alle necessità della gente.

Diamo quindi il benvenuto a questa nuova occupazione bolognese in via Mario de’ Maria, un ulteriore esempio della riconquista a spinta di diritti, riappropriazione di piccole fette di reddito che ci appartengono. Queste sono le parole che vogliamo trasmettere agli abitanti  del quartiere Bolognina, lanciando un appello alla Bologna solidale alle nostre lotte e invitando tutti e tutte a partecipare all’assemblea che si terrà domani nel nuovo stabile occupato a scopo abitativo alle ore 18, per confrontarci insieme sulla questione del diritto all’abitare.

#STOPSFRATTI!

UNA SOLA GRANDE OPERA: CASA, REDDITO, DIGNITA’

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