InfoAut
Immagine di copertina per il post

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

AGGIORNAMENTO MARTEDI 10 DICEMBRE – Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi. In corso sopralluoghi per capire se vi sia ancora un operaio disperso o meno.

da Radio Onda d’Urto

AGGIORNAMENTO LUNEDì 9 DICEMBRE – Esplosione al deposito Eni di Calenzano, alle porte di Firenze. A metà mattinata una colonna di fumo nero si è alzata, visibile a km di distanza, mentre l’esplosione è stata avvertita fino a Empoli e Firenze. Il rogo è scaturito, per cause da accertare, nel punto di carico dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante.

Il policlinico Careggi e gli ospedali del circondario hanno attivato il piano di massiccio afflusso, in previsione di un massiccio arrivo di feriti, con blocco dell’attività ordinaria dell’ospedale e spazi riservati al pronto soccorso. Chiusa l’uscita A1 e sospesa tutta la circolazione ferroviaria attorno a Calenzano, dove il Comune ha detto ai residenti di restare in casa, nel raggio di 5 km. Distribuite anche mascherine per il forte odore di idrocarburi nell’aria.

La corrispondenza  con Dmitrij Palagi, capogruppo in Consiglio comunale a Firenze per Sinistra Progetto Comune. Ascolta o scarica

Un primo commento con Alessandro Picchioni, segretario della Filctem-Cgil di Firenze. Ascolta o scarica

Sui rischi connessi al deposito Eni di Calenzano (Firenze) già nel 2020 Maurizio Marchi, di Medicina Democratica, avevano condotto un’accurata inchiesta: clicca qui

Rispetto a questa inchiesta di Medicina Democratica, Radio Onda d’Urto ha intervistato il presidente nazionale, Marco Caldiroli. Ascolta o scarica

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

eniesplosione calenzanoFOSSILEmorti sul lavorooperai

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Tecnotrumpismo. Dalla Groenlandia al caso DeepSeek

Trump è diventato il referente politico delle Big Tech e non è una congiuntura.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Non chiamateli incidenti, sono omicidi sul lavoro!

Si chiamava Francesco Stella, 38 anni, il primo morto sul lavoro in Italia nel 2025, precisamente il 3 gennaio. da Addùnati L’operaio, impiegato in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme, è caduto da un’impalcatura alta sei metri sbattendo la testa. Francesco, suo malgrado, apre la lista di un nuovo anno che purtroppo non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Eni: basta finanziare guerre

ENI e Ithaca Energy si uniscono per produrre oltre 100mila barili di petrolio al giorno nel Mare del Nord. Peccato che la britannica Ithaca Energy sia controllata per l’89% dalla israeliana Delek Group, nella lista nera dell’ONU per operazioni nei Territori Palestinesi occupati illegalmente.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni.

Proponiamo quindi il contenuto di uno dei dibattiti organizzati alle Università occupate del Politecnico di Torino e di Palazzo Nuovo, insieme a End Fossil.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.