InfoAut

Ci volete criminali ci avrete ribelli!

Il 9 Gennaio per la città di Modena rappresenta una data più che simbolica. Infatti, era il 1950 quando il movimento operaio si oppose alla serrata delle Fonderie Riunite comandata dall’allora proprietario Orsi. A seguito delle dimostrazioni, la polizia di Scelba apri il fuoco sugli operai e 6 rimasero a terra. La reazione della città non si fece attendere e in tantissimi parteciparono ai funerali degli operai barbaramente assassinati per mano di uno Stato che con la forza tentava di soffocare il movimento operaio, rafforzato dall’esperienza della Resistenza.

Da allora tutti gli anni, il 9 Gennaio, la città ricorda quegli avvenimenti. Tuttavia, con il passare del tempo, la ricorrenza si è trasformata in una passerella per politici e sindacalisti, che da un lato si riempiono la bocca con belle parole ma dall’altro non esitano a ridurre costantemente i diritti dei lavoratori e, più in generale, a togliere il futuro alle giovani generazioni.

Ce ne sarebbe già abbastanza per far rivoltare nelle tombe quegli operai. Ma quest’anno si è superato il limite, scegliendo proprio questa data per mettere in campo una operazione di polizia alla C.S.I., che ha portato un ragazzo di 20 anni ai domiciliari e ad altri cinque ha imposto l’obbligo di firma giornaliero, per una manifestazione studentesca di fine 2012, con l’accusa “gravissima” di “corteo non autorizzato” e “lesioni”. Da notare che, come si legge negli atti, le imputazioni non sono nemmeno provate da immagini o testimonianze.
In quella giornata, il #6D, gli studenti di tutta Italia scesero in piazza per reclamare una scuola migliore ed un futuro che non fosse solo di precarietà ed incertezza. A Modena il momento di maggiore conflitto si ebbe davanti alla sede di Confindustria dove ci furono scaramucce con la polizia, concluse con una carica di alleggerimento e un manifestante (oggi con obbligo di firma) rimasto a terra per le manganellate prese.
Le riflessioni da fare sono parecchie. In primo luogo la data, che non crediamo per nulla casuale (ci è voluto più di un anno per visionare due filmati?) ma che riteniamo voglia essere un segnale preciso nei confronti di chi non ci sta e lotta quotidianamente sul territorio; un segnale che vuole legare la forte repressione del 1950 con ciò che sta accadendo ora, come a dire che nulla è cambiato. Di nuovo, l’evento repressivo vede protagonista il solito PM, che non perde occasione per inventarsi teoremi nei confronti di chi si dichiara antagonista e ribelle. E pensare che era stata mandata a Modena per occuparsi di camorra; ma a quanto pare sono molto più pericolosi degli studenti delle superiori…
Si nota anche una certa continuità tra i mandanti: l’allora proprietario Orsi oggi si chiama Confindustria, che reclama a gran voce un futuro per i giovani ma poi risponde con la repressione a coloro che non si adeguano ai diktat della governance. Ecco svelato il vero volto del “padrone buono”: Squinzi!
Infine, è interessante leggere nelle notifiche come il Guernica venga usato da monito e deterrente per tentare di spegnere i conflitti.

Ora siamo curiosi di leggere le “sentenze” che emetterà la politica locale, che esalta la lotta degli operai delle Fonderie Riunite per meschini fini propagandistici , mentre probabilmente non esiterà a condannare il gesto violento di ragazzi (anche minorenni) che si ribellano ad un presente ingiusto per pretendere un futuro migliore. Del resto, non è certo una novità che il potere costituito con le proprie politiche tolga ai giovani ogni speranza per il futuro per poi arrogarsi il diritto di reprimere e giudicare chi non accetta le sue condizioni.
 

E allora non dovrà sorprendere la risposta che gli studenti in primis e il Guernica tutto, forte delle sue lotte, sapranno dare a questa nuova delirante operazione poliziesca, nella convinzione che nessuna Procura, nemmeno nella ricca e ipocrita Modena, potrà fermare la loro voglia di cambiare un sistema ingiusto e arrogante, come dimostrato ripetutamente in questi anni. Chi lotta contro l’ingiustizia non può che avere ragione!

Ci volete criminali ci avrete ribelli!

Guernica

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GuernicaModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]