InfoAut
Immagine di copertina per il post

Codice Rosa? Testimonianza pre e post Covid da un percorso di fuoriuscita dalla violenza

||||

Con il quinto contributo della rubrica “Il virus e la riproduzione sociale”, la questione della violenza di genere si presenta indissolubilmente collegata alla necessità di individuare, tematizzare e combattere alcune delle più grosse falle del sistema giudiziario e della gestione welfare della nostra società: quelle implicate dai percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Riportando un intervento, letto in piazza nel corso della giornata di Non Una Di Meno del 26 giugno, introduciamo alcune prime riflessioni su questa tematica complessa e sfaccettata, attraverso le parole di una delle tante donne che, in prima persona, sono anni che affronta questo percorso, a testa alta, nonostante la sofferenza e le difficoltà a cui è stata sottoposta dal sistema patriarcale in cui viviamo.
Quali prospettive può avere una donna che lascia tutto per iniziare un percorso di fuoriuscita dalla violenza? Com’è possibile che una donna una volta uscita da una casa protetta si ritrovi costretta a dormire per strada, senza la possibilità di rientrare nella casa popolare a lei intestata? Cosa vuol dire, in concreto, per ognuna sentirsi libera di scegliere di poter affrontare un percorso di effettiva emancipazione e liberazione dalla violenza di genere dell’uomo?
Una prima testimonianza diretta per riflettere sulla circolarità della violenza di genere, dall’uomo alle istituzioni.

 

Molti anni fa sono uscita da casa mia in codice rosa.
Sono passata di struttura in struttura, da una casa protetta ad un’altra. Sempre in attesa che venisse disposto il suo allontanamento da dove abitavamo, cosa che non è mai avvenuta e intanto il processo è andato in prescrizione.
Tempo fa mi hanno detto che dovevo andare via dalla casa protetta dove vivevo, perché il progetto “era finito”, perché secondo loro era passato troppo tempo.
Mi hanno levato la chiave della mia ultima casa, sono partita e quando sono tornata mi hanno messo in affittacamere per sei giorni.
Dopo sei giorni ero di nuovo fuori.
Ho dormito in macchina per 10 giorni finché non ho conosciuto alcune delle donne che sono qui oggi.
In tutti questi anni ho sempre avuto la chiave della mia casa, dove continua a vivere lui, ma solo da pochi mesi ho saputo che non avevo più la residenza lì da quasi un anno. Era riuscito a levarmela, sebbene la casa popolare fosse intestata a me.
Solo e soltanto a me.
Quando ho provato a tornare lì, perché volevo rientrarci non avendo più un posto dove stare, lui mi ha detto che non ho più diritto di stare in casa MIA perché sono passati tanti anni da quando sono andata via. Sì, andata via per il codice rosa.
photo 2020 07 22 12 14 30
Insieme alle donne che ho incontrato ho chiamato l’assistente sociale e sono riuscita a tornare nella casa di emergenza.
Per un mese. E poi? E poi è scoppiata l’emergenza Covid19 e i mesi sono diventati due, tre, quattro. Niente si smuove. E intanto io non ho la residenza da nessuna parte.
Quello che mi sono chiesta molte volte è: se io sono senza residenza, le tasse del mio lavoro dove vanno a finire? Perché io sarò anche stata dichiarata irreperibile, ma a lavorare ci sono andata sempre e tasse me ne hanno sempre chieste. Fino a marzo, fino al lockdown, quando a lavorare non ci potevamo andare più.
Non avendo residenza e non lavorando più, nel pieno della pandemia non ho potuto ricevere nessun aiuto. Nessun buono, nessun sussidio. Gli assistenti sociali non si sono più visti. Io ero in difficoltà per la spesa, la casa di emergenza non fa la spesa per me. Nessuno mi ha dato niente. Le mie cose sono sparse da tutte le parti da troppo tempo.
Ora basta. Io sono stanca di vivere in struttura.
Voglio tornare a casa mia. Voglio riavere la residenza dove mi spetta. Senza di lui.
Voglio lottare per tornare a casa mia, io ho sofferto per averla. Quando parlo mi viene solo rabbia. Com’è possibile che dicano che ci sono delle leggi che proteggono le donne che subiscono violenza e poi in questa storia quella fuori di casa sono io? Che ingiustizia è questa? Se non lotto so che tutto andrà avanti così ancora per molti altri anni.
Certo, io non ho paura, ma da sola so che non posso ottenere molto. Insieme invece è tutto diverso.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

COVID19IL VIRUS E LA RIPRODUZIONE SOCIALE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico e perché dovrebbe interessarci.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento che consente alle persone di monitorare e visualizzare l’intera cronologia delle proprie condizioni di salute.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contagio Sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina

Contagio sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina (Nero Editions, Roma, 2023) racconta una storia di classe, quella dell’epidemia di COVID-19 a Wuhan.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quale futuro per la Cina post-Covid?

Nel novembre 2022 in Cina si sono succedute a breve distanza due grandi ondate di protesta che non hanno scosso solo l’opinione occidentale ma anche quella cinese, riuscendo a superare la censura statale: la rivolta degli operai della fabbrica di Iphone Foxconn e quella cosiddetta “dei fogli bianchi” estesa in tutto il paese. Entrambe affondano […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotta per la casa a Pavia dopo la pandemia

L’assessore comunale alla casa, di Fratelli d’Italia, preannunciava, quasi con orgoglio, uno tsunami di sfratti dalla primavera 2021 senza, però adottare misure amministrative all’altezza della situazione, limitandosi infatti all’erogazione dei buoni spesa finanziati dallo stato e di difficile utilizzo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: scontri fra operai e forze di sicurezza della Foxconn

A Zhengzhou, in Cina, lavoratori e lavoratrici di Foxconn, la più grande fabbrica al mondo di assembleggio delle componenti per I-Phone (e di proprietà taiwanese) sono in rivolta, con la polizia antisommossa schierata per le strade per fronteggiare la rabbia di operaie e operai.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

LEVANTE: CINA. LE RICADUTE SOCIALI, POLITICHE ED ECONOMICHE DELLA STRATEGIA “ZEROCOVID”

Levante: su Radio Onda d’Urto la rubrica dedicata all’Asia orientale. Ogni terzo lunedì di ogni mese, all’interno della trasmissione “C’è Crisi” (14.30 – 15.15), uno spazio ad hoc per approfondire le principali notizie e gli scenari dell’estremo Est, grazie alla collaborazione di Dario Di Conzo, dottorando alla Scuola normale superiore di Pisa, dove si occupa in particolare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La piazza triestina contro il pass verde nei luoghi di lavoro

In vista dell’introduzione del green pass obbligatorio anche sui luoghi di lavoro, il clima è di tensione crescente. Come noto dal 15 ottobre tutti i lavoratori e le lavoratrici dovranno essere in possesso del green pass, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un tampone per Covid-19. Tuttavia, circa 2,6 […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Maria Adelaide che vogliamo: aperto a tuttə!

Ripubblichiamo l’appello scritto dall’Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide in vista dell’assemblea cittadina su sanità territoriale, salute, cura, accesso ai servizi.  Da tempo nella nostra città si parla dell’ex ospedale Maria Adelaide, sito in Lungo Dora Firenze 87 e chiuso cinque anni fa, malgrado fosse perfettamente funzionante, in nome della centralizzazione ospedaliera. In queste settimane […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

India: contagio fuori controllo, quali le cause?

Cerchiamo di fare il punto su quanto sta succedendo in India riportando alcuni interessanti interventi. Il primo di Alberto Negri sulle implicazioni geopolitiche e il ruolo del governo nazionalista di Modi nella cronicizzazione dell’epidemia per il Quotidiano del Sud. Di seguito poi l’intervista di Radio Blackout a Luca Mangiacotti sulla situazione attuale nel paese e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

#Sindemia0202 – 28 marzo Convegno sulla Salute

Segnaliamo questo convegno, #Sindemia0202, “una sperimentazione che nasce dall’esigenza di costruire in modo collettivo delle coordinate per orientarsi nel presente (…) un momento aperto di discussione e confronto per strutturare anche un tessuto di connessioni e relazioni orientato a produrre sapere e possibilità di iniziativa all’interno e al di là del momento pandemico”.   Dal sito […]