Corteo studentesco a Palermo: “SAVE SCHOOLS, NOT BANKS”
Il corteo studentesco si muove insieme a quelli che in oltre 90 piazze italiane stanno aprendo le porte ad un autunno caldo pieno di mobilitazioni e di lotte, e si muove con delle parole d’ordine chiare: “SAVE SCHOOLS, NOT BANKS”.
Così recita lo striscione di testa, per ribadire ancora una volta la radicale opposizione alle politiche di austerity governative dettate da BCE, agenzie di rating e grandi speculatori finanziari, che negli ultimi due interventi finanziari hanno tagliato altri 13,5 miliardi di euro sulle già scarse risorse destinate alla scuola nei prossimi tre anni, per salvaguardare la solvibilità del debito pubblico italiano e gli interessi delle grandi banche europee.
Oltre 5000 studenti al momento (ore 9.30) sono partiti da Piazza Politeama diretti per le vie del centro storico con l’obiettivo di bloccare le principali arterie cittadine e l’economia reale della metropoli.
Seguiranno aggiornamenti dal corteo!
Ore 10.00 Sale il numero dei partecipanti al corteo: quando la testa è giunta al Teatro Massimo, non si è ancora svuotata la piazza del concentramento. Oltre 10000 le presenze in piazza.
Ore 11.00 Il corteo continua la sua marcia e continua ad ingrandirsi: prosegue il suo percorso su via Maqueda in direzione dei Quattro Canti. Gioiosa e determinata la partecipazione studentesca: cori e fumogeni sottolineano la rabbia dei manifestanti.
Ore 11.30 La manifestazione è giunta a Palazzo delle Aquile riempiendo completamente Piazza Pretoria e occupando la sede dell’amministrazione comunale. Dai balconi del palazzo è stato calato lo striscione “A scuola ci cadono i calcinacci in testa e tu vai in barca a spese nostre, CAMMARATA VATTENE”.
Ore 11.50 Mentre gli studenti che formano la coda del corteo continuano a bloccare Via Maqueda e i Quattro Canti, prosegue l’assedio a Piazza Pretoria e l’occupazione del Palazzo del Comune.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.