InfoAut
Immagine di copertina per il post

Due sgomberi in corso a SanSiro: h.18 corteo da piazza Selinunte

In due giorni abbiamo assistito al tentativo di lasciare tre famiglie, con minori molto piccoli a carico, in mezzo alla strada. Sia ieri che oggi la solidarietà di decine di occupanti, sfrattati, attivisti è stata determinante per garantire delle soluzioni: ieri Hakima ha ottenuto una permanenza in albergo finchè a fine mese non le verrà consegnata la casa a cui ha diritto; oggi le due famiglie stanno resistendo dentro alle loro case grazie alla presenza di un centinaio di solidali in presidio ai cancelli del loro cortile.

Le storie di queste famiglie parlano della crisi che stiamo vivendo: Hakima è vittima della MOROSITA’ INCOLPEVOLE, ovvero l’incapacità di pagare regolarmente l’affitto a seguito della perdita del lavoro e dell’impossibilità di trovare un nuovo impiego. Le due famiglie di San Siro sono invece OCCUPANTI PER NECESSITA’, perchè non possono permettersi un affitto di mercato, mentre gli alloggi popolari hanno liste d’attesa infinite, non tanto per la mancanza fisica degli appartamenti, quanto per la destinazione che Aler ne fa: piani vendita per fare cassa.

Le storie di queste famiglie parlano anche dell’abominio della burocrazia, del rimpallo di responsabilità tra Aler e Comune, dei giganteschi buchi di bilancio di Aler che per anni ha costituito un ricco premio per la gestione mafiosa dell’azienda. Se gli uffici di Comune e Aler lavorassero decentemente, la situazione di ieri non si sarebbe venuta a verificare: perchè Hakima dovrebbe vivere da fine dicembre 2013 in una casa popolare! Se Aler non fosse un carrozzone mafioso che Formigoni ha dato in pasto per anni alla famiglia LaRussa, che ci ha mangiato, e tanto… forse adesso non saremmo nella condizione di avere migliaia di case che erano pubbliche ma che sono state vendute, migliaia di case in vendita, e oltre 23 mila famiglie in lista d’attesa.

Ma perchè noi dovremmo pagare sulla nostra pelle le loro incapacità e le loro ruberie?? non stiamo già pagando abbastanza il prezzo della crisi? Noi non siamo più disposti a soffrire per le miserabili azioni di una classe politica mafiosa e incompetente. Noi abbiamo scelto la solidarietà e l’autorganizzazione, per questo stiamo resistendo davanti ai cancelli del cortile di via Preneste 2, per questo staremo col fiato sul collo al Comune finchè non consegnerà la casa che spetta ad Hakima, per questo stasera saremo in corteo a SanSiro, dalle ore 18.00, perchè il diritto alla casa e all’abitare non sono prescindibili per vivere dignitosamente e perchè se non saremo noi a difenderlo nessuno ci garantirà questo diritto.

Cronistoria della mattinata:

h 15: dopo sette ore di picchetto antisfratto la polizia se n’è finalmente andata da S. Siro! Nonostante le cariche e la militarizzazione del quartiere, decine di persone e famiglie scendono per strada, per difendere il diritto all’abitare: RILANCIAMO IL CORTEO ALLE ORE 18 DA PIAZZA SELINUNTE

h. 14:05 : Caricato il picchetto di via Preneste, manganellate pesantemente le persone sedute per terra con le gambe incrociate, due donne di mezza età sono state trasportate via in ambulanza.

h. 13:35 : La polizia in assetto antisommossa si avvicina al presidio, ora sdoppiato su due fronti. Le persone sono sedute, mentre all’interno di uno dei due alloggi la polizia malmena la famiglia che resiste!

h. 13:05 : I blindati della polizia tentano la fuga sul retro ma… il picchetto li precede! Il picchetto si divide quindi sui due cancelli (via Preneste e via Tracia).

h. 12.25 : Arrivano tavoli e panche per pranzare tutti insieme mantenendo il presidio!

h. 10.30 : Al momento la situazione è completamente di stallo: mezzi di Aler e truppe della polizia sono dentro al cortile e mentre all’esterno c’è il presidio, una situazione di stallo perchè al momento nè Comune nè sbirri si stanno prendendo la responsabilità di rimuovere il presidio per far passare i mezzi… A sarà dura!!!

h. 9:15 : Nonostante le operazioni fossero già a buon punto, un centinaio di solidali ha raggiunto i cancelli del cortile.

h. 9:00 : Squilla il telefono del Comitato per avvertire che Aler e polizia sono già al lavoro nel cortile di via Preneste 2 per staccare i contatori e procedere con lo sgombero di due famiglie occupanti per necessità (una famiglia con tre minori di 4 e 2 anni e 2 mesi, l’altra con due minori di 2 anni e 2 mesi).

Da Cs Cantiere

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

corteoemergenza abitativaoccupazionesgomberostop sfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex-GKN: partecipata assemblea dopo le notizie di sgombero

In vista della due giorni di mobilitazione del prossimo 11-12 luglio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Massa: sgombero della Casa Rossa Occupata

Diffondiamo il comunicato scritto dai compagni e dalle compagne della Casa Rossa Occupata a seguito dello sgombero di questa mattina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Contro lo sgombero della Casa Rossa Occupata

Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’indizione per il corteo che si terrà a Massa questo sabato 7 dicembre contro il rischio sgombero dello spazio della Casa Rossa Occupata

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia.