Elezioni Emilia-Romagna: le Sardine salvano il PD
Tanto rumore per nulla? Il centrosinistra di Bonaccini rimane alla guida dell’Emilia Romagna, sconfiggendo la coalizione sovranista a guida Borgonzoni-Salvini.
Il governo giallorosso tira un sospiro di sollievo, ma sotto i numeri permane una dinamica di forte polarizzazione sociale le cui sfide permangono intonse.
Il governatore uscente Bonaccini vince sulla spinta del voto a lui favorevole delle principali città (Bologna in primis ma anche a Modena, Parma e Reggio). Confermando così la dinamica in cui il Pd si impone come partito nei centri urbani, mentre nelle aree periferiche cresce, seppur non essendo ancora stabilmente egemone, l’opzione sovranista di Lega o Fratelli d’Italia. La Borgonzoni si impone a Piacenza e a Ferrara, confermando quelli che sono sempre più consolidati avamposti elettorali leghisti in regione.
In linea generale sull’esito elettorale sembra essere stata decisiva l’attivazione portata avanti dalle Sardine, che hanno portato al voto pezzi di elettorato che probabilmente da anni non andavano alle urne. Proprio l’affluenza alta soprattutto a Bologna è stata decisiva per l’affermazione di Bonaccini (quasi 30% in più rispetto alle ultime regionali, che si erano svolte però in un contesto politico decisamente differente) .
Detto questo, nonostante la sconfitta, la candidata della Lega ottiene quasi il 44% dei consensi dopo una campagna elettorale giocata tutta all’attacco e terminata con la infame citofonata al Pilastro. Segno di una opzione sovranista che viene battuta, ma è comunque ipotesi scelta da una fetta molto consistente di popolazione.
Sparisce invece il CinqueStelle, condannato da scelte tattiche suicide da un lato e da un evidente fine del ruolo storico di un movimento-partito che proprio in Emilia Romagna è nato e che nella stessa Emilia Romagna sembra intonare il suo de profundis. Come sempre irrilevante la “sinistra radicale” in ognuna delle sue varie declinazioni che reitera il triste rito dello zero virgola, addirittura superata dal partito anti vaccinista.
Nei prossimi giorni produrremo altri materiali di analisi sul voto e sulle sue conseguenze.
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