FIRENZE: DOMICILIARI, OBBLIGHI DI DIMORA E DI FIRMA PER LA MANIFESTAZIONE DEL 30 OTTOBRE
Movimento. La polizia di Firenze ha messo in campo all’alba di mercoledì 3 febbraio una vasta operazione repressiva contro compagne e compagni, di area anarchica, in relazione alle proteste popolari dello scorso 30 ottobre, quando centinaia di persone scesero in piazza nel capoluogo toscano contro la mancanza di risposte economiche e sociali alla crisi generata dalla pandemia da Covid19.
37, in totale, le persone indagate, 20 le perquisizioni effettuate, alcune nelle quali all’interno dell’occupazione di viale Corsica, 81. 7 persone sono ai domiciliari, altre 7 hanno l’obbligo di dimora con divieto di allontanamento da casa dalle 20 alle 7, e 5 all’obbligo di firma. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di danneggiamento di beni pubblici e privati, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, fabbricazione e lancio di ordigni incendiari. Come prima risposta solidale, in mattinata c’è stato un presidio in piazza Indipendenza, mentre alle ore 18 assemblea all’occupazione di viale Corsica.
Da Firenze Alessio, uno dei compagni indagati e dell’occupazione di Viale Corsica.
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Per ricostruire la piazza del 3 ottobre l’intervista a Dmitrij Gabriellovic Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune a Firenze.
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