InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francesco Lorusso, cuore rosso di Bologna!

In occasione della tre giorni di “Università Ribelle Per Francesco Lorusso” è stato ristampato insieme all’autore il capitolo del libro Cuori Rossi di Cristiano Armati dedicato al militante di Lotta Continua bolognese assassinato durante degli scontri l’11 marzo del 1977 da un carabiniere. Il testo verrà presentato in via Zamboni poco prima del corteo cittadino per “Francesco e le lotte d’oggi! Bandiere rosse al vento!”. Di seguito l’introduzione a cura del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna.

 

Sono passati trentanove anni da quei giorni caldi e carichi di rabbia. I giorni in cui il movimento esprimeva, con tutta la sua forza, l’avversità verso uno stato di cose fatto di sfruttamento, povertà, repressione.

Molte volte vediamo riportare alla luce l’immagine del ’77. Indicato dai poteri sempre come qualcosa di utile per rimuovere un presente di lotte e conflitto sociale insieme alla verità, la nostra verità, sui fatti di marzo. Quegli anni hanno fatto paura a qualcuno, è vero. Hanno fatto paura perché la voglia di libertà che si esprimeva rappresentava una possibilità di cambiamento reale. Non è questione di estremismi, ma di obbiettivi. Lo scontro era alto tra chi voleva costruire libertà, autonomia, giustizia sociale e chi invece ha provato con ogni mezzo a mantenere uno status quo di segno completamente opposto.

La storia però la fanno i vincitori, e il movimento in quegli anni ha perso. Anche questo è vero. Ma basta questo per fermarsi e lasciare il racconto, la memoria, agli aguzzini revisionisti del potere? Quegli stessi aguzzini complici della morte di Francesco Lorusso, Giorgiana Masi, Walter Rossi, Fausto e Iaio, Valerio Verbano… e la lista sarebbe ancora lunga.

Questo libretto, estratto da Cuori Rossi di Cristiano Armati, rappresenta un tentativo di ripercorrere, narrativamente, una storia fatta di nervi, di carne e di ossa; la storia di giovani e meno giovani, studenti, operai e disoccupati; la storia degli ultimi, di chi ha dato tutto per la costruzione di una nuova stagione collettiva nel segno della solidarietà di classe e dello scontro verso lo stato e i padroni.

Tuttavia, per noi, parlare di memoria storica non è una questione strettamente narrativa. Non è mai stata la nostalgia a spingerci verso la considerazione del passato, né tantomeno il dovere della commemorazione. In realtà, per noi, la memoria storica coincide con l’attualità vissuta tutti i giorni, è la necessità di guardare ai processi sociali trascorsi tra rivoluzioni tentate, assalti al cielo e reazioni spietate per capire le trame che ci portano fino ad oggi.

La memoria di Francesco Lorusso, ad esempio, ha una molteplicità di senso che per noi riguarda politicamente anche i territori dove l’esplosione del ’77 bolognese ha avuto luogo: la zona universitaria che da quei fatti nostri è restata, tramite generazioni e generazioni di compagni e compagne, un luogo di convergenza e reciprocità tra chi lotta e si batte contro il potere, è restata ciò che eravamo, e ciò che siamo, nello sforzo di costruire ciò che saremo tra battaglie e conflitti sociali.

Crediamo infatti che il ricordo di chi è morto lottando, con tutto se stesso, mettendo avanti una causa, una linea di condotta militante, non possa che passare per i fili rossi che intrecciano il passato con il presente.

La memoria viva, sono le lotte di oggi.

L’11 Marzo è sempre stata l’occasione per rendere omaggio a Francesco. La genealogia dell’iniziativa politica intorno a questa data è complicata e controversa, annodata negli alti e bassi dei Movimenti, nelle loro incertezze e determinazioni, nelle loro rotture e nei loro abbracci. La pratica collettiva del ricordo nelle lotte con un concentramento pomeridiano che facesse appello al «Francesco è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai!» ha vissuto, quindi, i suoi alti e bassi pur senza mai perdere la coerenza della presenza e la forza della continuità; mentre nel tempo, per volontà della famiglia di Francesco, si è costruito un momento mattutino dove si davano appuntamento esponenti delle istituzioni cittadine.

Da tre anni a questa parte, però, qualcosa è cambiato e l’appuntamento pomeridiano ha ripreso vigore. Una nuova generazione di compagni e compagne che vivono politicamente la zona universitaria si è assunta la responsabilità di tornare a lanciare l’appello al corteo per Francesco Lorusso.

L’11 Marzo del 2014, dopo la notifica di dodici divieti di dimora a compagni e compagne di Bologna, rei di aver scacciato pochi mesi prima la celere da piazza Verdi, la quale voleva impedire un’assemblea, si decise di costruire una piazza contro la repressione e nel segno della continuità delle lotte. A partire da quell’11 Marzo siamo tornati ad esprimere chiaramente come l’unica memoria è quella viva, carica di tensione, quella che fa parlare le voci, i corpi, le mura, le strade, le facoltà, a partire da un sentimento e da una condizione comune, di cambiamento radicale e di antagonismo.

Francesco era uno studente, frequentava la facoltà di medicina ed è morto ammazzato per mano di un carabiniere perché Compagno. Era uno studente come tanti di noi lo sono oggi e come tanti suoi coetanei lo erano al tempo. Studiava, faceva politica, aveva un sogno.

Per questo crediamo nell’importanza di colorare di rosso vivo il filo conduttore tra Francesco e i suoi compagni, e noi oggi. Perché il suo sogno è anche il nostro, e non potevamo accettare che il suo ricordo rimanesse tra le mani di quelle stesse istituzioni che quarant’anni prima imploravano, nemmeno troppo in silenzio, l’intervento dello Stato e delle forze di polizia, con le armi e i carri armati.

Nelle pagine che seguiranno potrete ritrovare gli avvenimenti che resero bollente l’anno 1977. Il clima politico istituzionale e le manovre di governo. Bologna e quei tre giorni di rabbia per l’omicidio di Francesco, fino alle mobilitazioni nelle università di tutto lo stivale. 

Come abbiamo scritto, queste sono pagine di storia, ma sono soprattutto pagine di lotta, senza la quale la memoria è morta, fossilizzata nel tempo. Ciò che raccontiamo, invece, è un frammento di noi, e parla a chi oggi come ieri si organizza, attacca e resiste per dare l’assalto a quel maledetto cielo.

Con Francesco nel cuore,

i compagni e le compagne del 

Collettivo Universitario Autonomo di Bologna.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

77BolognaLorussolotta continua

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.