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Francia: condannati tre operai della Goodyear

Lunedì scorso il tribunale di Nanterre ha condannato tre operai Goodyear a sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Due di loro hanno inoltre ricevuto una pena pecuniaria di 3.950 e 1.800 euro da pagare a due carabinieri per “danni morali”. Un quarto ex-dipendente della Goodyear è stato assolto per mancanza di prove, dato che alla fine del processo era evidente che durante le indagini l’imputato era stato confuso con un’altra persona.

L’episodio contestato risale alla mobilitazione del 7 marzo in cui due migliaia di operai della Goodyear e altre fabbriche coinvolte nei licenziamenti di massa si sono date appuntamento davanti alla sede dell’azienda di Rueil-Malmaison dove si era riunito il comitato centrale. Tra i punti dell’ordine del giorno figurava anche le modalità della chiusura dello stabilimento (deliberata già in precedenza), dopo la quale 1173 lavoratori sarebbero rimasti senza lavoro: cosa che di fatto è successa. In quest’occasione, le autorità locali, che non hanno mai smesso di usare la cantilena dell’austerità e della crisi per giustificare i licenziamenti di operai, insegnanti e personale degli ospedali, ha mobilitato un esagerato dispositivo di agenti. Sette compagnie dei CRS, decine di camionette e poliziotti. Il presidio non si è fatto intimidire da quest’esibizione di muscoli da parte della questura, ben determinato a opporsi alla decisione dei dirigenti della Goodyear di lasciare sulla strada più 1500 famiglie. Nel corso della giornata si sono verificati tafferugli tra gli operai e gli agenti, i quali hanno caricato e manganellato a più riprese. Secondo i referti, 18 agenti sono rimasti feriti a causa di oggetti lanciati dai lavoratori e proprio per questo episodio sono stati citati in giudizio e condannati i tre operai.

La sentenza di lunedì denota ancora una volta come ogni mezzo sia valido per attaccare le lotte sociali o dei lavoratori per difendere il proprio posto di lavoro.

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