InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia: è grève générale !

||||

Riceviamo e pubblichiamo da un compagno a Parigi un commento sulla giornata di sciopero di ieri a Parigi.

 

La tanto attesa data del 5 dicembre è arrivata. Trainata dal protagonismo degli cheminots, i lavoratori delle ferrovie e dell’azienda del trasporto pubblico di Parigi, la mobilitazione si è presto espansa alla pressoché totalità del settore pubblico: lo sciopero dei trasporti si è trasformato, nel corso della sua costruzione, in sciopero generale, che ha strabordato a sua volta in forme di opposizione e resistenza alle politiche di ristrutturazione neoliberale ben oltre semplice giornata di giovedì. Sciopero illimitato, blocchi, cortei selvaggi, azioni e occupazioni di piazze hanno preceduto, attraversato e superato la giornata di ieri: una reale strategia di attacco verticale che punta direttamente alle stanze dell’Eliseo.

Sono gli studenti dei licei ad aprire, alla vigilia dello sciopero, le danze, con blocchi sparsi negli istituti superiori e cortei selvaggi nel centro della capitale francese. La serrata, messa in campo dalla dirigenza universitaria della Sorbona, di parte dei poli universitari e la presenza di agenti armati di fronte alla sua sede centrale è specchio di un forte timore da parte del potere, causato dal ritrovato protagonismo del mondo della formazione, che nelle mobilitazioni contro la precarietà studentesca delle ultime settimane ha ritrovato vigore e volontà di convergere nella mobilitazione contro la riforma delle pensioni che agita il paese. Il risultato è un 5 dicembre di blocco e paralisi di gran parte dei settori strategici: trasporti, istruzione, sanità, raffinerie e settore energetico registrano altissime percentuali di scioperanti, in tutto il paese. Più di un milione di persone sono mobilitate in tutta la Francia, di cui 250.000 in piazza a Parigi.

Della giornata parigina di giovedì è, anzitutto, il colpo d’occhio a impressionare. In una capitale completamente bloccata dallo sciopero dei mezzi, il numero e la composizione della piazza sono significativi. Gilets gialli, un’importante partecipazione di pompieri in divisa, k-way neri e lavoratori con l’uniforme del settore di appartenenza rappresentano una buona parte della marea che invade i boulevards parigini. Ai primi scontri, sarà proprio questa miscela sociale esplosiva a mettere in pratica forme di dura resistenza, che terrà impegnati gli agenti per ore. Dalle cariche, contro-cariche e barricate di Place de la République, fino alla risposta determinata alle sciocche provocazioni della polizia, alla fine del corteo a Nation. Forme di cooperazione sociale eterogenee, in cui la resistenza di piazza, trainata dalla componente giovanile, si è accompagnata a forme inedite di protagonismo di soggetti non tradizionalmente associati a forme radicali di conflitto, con colonne di pompieri in divisa che fronteggiano e fanno arretrare gli agenti, in più occasioni, o membri della base CGT, che contribuiscono attivamente alla resistenza di fronte ai tentativi di spezzare il corteo e dividerne la forza. L’affollatissima assemblea generale tenutasi alla fine della giornata di lotta rilancia la mobilitazione. Lo sciopero dei mezzi è, per ora, confermato fino a lunedì, mentre l’attenzione è rivolta alla giornata di sabato, quando gli scioperanti convergeranno all’interno del tradizionale atto dei Gilets Gialli.

È “convergenza” la parola d’ordine che guida la costruzione della mobilitazione. Gilets gialli, basi sindacali, studenti e pezzi del mondo dell’ecologismo radicale hanno costruito negli ultimi mesi una piattaforma trasversale che, intorno alla data del 5, è riuscita a imporre alle burocrazie delle realtà sindacali promotrici forme e contenuti di una mobilitazione che va ben oltre la rivendicazione del blocco della contestatissima riforma delle pensioni. “Macron démission”, obiettivo minimo, è l’epiteto di una critica radicale all’esistente che negli ultimi anni le piazze francesi sono riuscite a imporre al dibattito pubblico, consolidate in un anno di straordinaria agitazione sociale. Se “Giletjaunizzare lo sciopero” era uno degli intenti principali dei gruppi autonomi e radicali che vi hanno preso parte attiva, si può parlare di un risultato pienamente ottenuto.

La mobilitazione, in costante costruzione, vive della propria imprevedibilità. Non è dato sapere quanto durerà lo sciopero, né quali strategie di risposta verranno adottate, ma un dato è certo: l’autorganizzazione costruita negli ultimi anni di scontro e resistenza alle politiche di ristrutturazione neoliberali è, ormai, affermata in quanto grammatica del discorso politico quotidiano. Se la sfida è quella della tenuta e della continuità, si può stare certi che la mobilitazione non è che al suo inizio: continuons le début!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Franciasciopero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prato: Ronde armate di spranghe contro chi sciopera

Assalto di stampo mafioso al picchetto degli operai pakistani e del sindacato di base Sudd Cobas, quattro feriti. “La prossima volta vi spariamo”. In risposta scioperi del turno di notte degli operai migranti del “distretto parallelo”, e domenica manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda dove si stava svolgendo il presidio di protesta. “Lottiamo per il diritto […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione