Francia in sciopero contro la Loi Travail XXL
Nonostante il crollo di consensi Macron non rinuncia al proprio progetto di riforme, con particolare attenzione al mercato del lavoro.
La Loi Travail 1, approvata in pieno stato di emergenza, con un colpo di mano parlamentare e nel bel mezzo di mesi di mobilitazione sociale, dietro proposta dello stesso Macron, allentò significativamente i vincoli di licenziabilità per i lavoratori. Ora che Macron è all’Eliseo intende completare l’opera, portando in approvazione in particolare quelle misure che nel pacchetto iniziale della legge El Khomri, furono accantonate per le proteste. Così le novità sostanziali della Loi Travail 2, firmata dalla nuova ministra del lavoro Pénicaud, interessano in particolar modo l’estensione della contrattazione aziendale anche alle imprese medio-piccole, con l’effetto di una conseguentre riduzione della forza contratti nazionali e del potere di contrattazione dei grandi sindacati. Non a caso è prevista anche una riforma delle rappresentanze sindacali. Tra le altre misure anche la riduzione delle limitazioni al lavoro domenicale e festivo. Insomma un allargamento del progetto iniziale di demolizione del code du travail che ha portato a ribatezzare la riforma come Loi Travail XXL.
Oggi la CGT e altre sigle sindacali scioperaranno. È il primo momento di mobilitazione contro il progetto di riforma. Una sorta di test per Macron. Tra le forze sindacali partecipi della scorsa stagione di mobilitazione solo Solidaires sciopera oggi insieme alla CGT, mentre la segreteria di Force Ouvriere, terzo sindacato del paese, ha scelto di non associarsi allo sciopero di oggi in attesa di una più forte mobilitazione contro le misure riguardanti la riforma degli assegni di disoccupazione prevista nel pacchetto Pénicaud. Nonostante questo, spinte dalla base degli iscritti, metà delle segreterie dipartimentali del sindacato ha scelto di unirsi ai cortei indetti dalla CGT.
Anche nei contesti giovanili si prova a ritessere la fila del movimento dello scorso anno. Alcuni licei parigini sono stati bloccati questa mattina. L’appuntamento studentesco è République per le 13 e 12 mentre circola un appello a prendere la testa del corteo sindacale che si concentrerà alle 14 a Bastille. Nel frattempo, con un comunicato, VIGI, il sindacato di polizia della CGT, ha invitato i poliziotti a infiltrarsi nel corteo studentesco per prenderne la testa e “isolare i manifestanti violenti ed evitare disordini”. “Nessuno sbirro nel nostro corteo” ha risposto il Comité d’action inter-lycéen. Si tratta di una provocazione che riaccende la variabile di una guerra sotterranea condotta attraverso le violenze della polizia.
La diretta
Parigi: alle 14 il corteo studentesco raggiunge Bastille dove si concentrerà il corteo sindacale
Lione: il corteo concentratosi alle 11.30 presso la Manifattura tabacchi è bloccato dalla polizia che gli impedisce di partire. Alle 13.30 la testa, presa dai giovani, è stata caricata dalla polizia. I fermi vengono rilasciati lentamente
Parigi. 15.00. Sono circa cinquemila i partecipanti al corteo di testa. La polizia rallenta davanti al corteo, anche i manifestanti si fermano per tenerla a distanza.
15.15. Mentre il corteo sfila da oltre un’orea e mezzo la coda della manifestazione non è ancora partita da Bastille.
15.45. All’altezza di rue de Campo-Formio primi lanci di pietre verso la polizia che risponde con granate disaccerchianti e lacrimogeni. Il corteo si spezza ma la polizia non ne approfitta. Dopo pochi metri la testa si ricompatta.
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