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Grecia bloccata, secondo giorno di sciopero generale

Ieri sera, il pacchetto austerity del governo è stato approvato dal Parlamento in prima votazione con 154 voti a favore (quelli di tutti i deputati del Pasok) e 141 contrari su 295 votanti. La votazione cruciale, quella articolo per articolo, è prevista per questo pomeriggio. Nel governo l’ansia è palpabile perché diversi deputati del Pasok nelle ultime settimane si sono più volte espressi contro l’articolo 37 del disegno di legge che riguarda la riforma del contratto collettivo di lavoro, laddove il nodo politico è relativo alla sua sospensione…

Quest’oggi la Grecia è di nuovo con le braccia incrociate, lo stop dei flussi produttivi riguarda tutti i settori. Tanta genete ancora in piazza, le agenzie riportano che i numeri non sono quelli di ieri ma che sono comunque nell’ordine delle 30mila persone. In piazza Syntagma anche oggi si sono verificati scontri tra giovani e forze dell’ordine, panorama nel quale deve essere aggiunto il veto pacifista che il Pkk (Partito Comunista) ha provato ad imporre alla piazza a suon di bastonate elargite dal suo servizio d’ordine, come avvenuto già nella giornata di ieri.

La Grecia resta una pentola a pressione che sta coinvolgendo nelle proteste vasti strati di società, che continua a scendere nelle strade come negazione delle misure di austerity che il governo commissariato sta progressivamente varando… schiacciando sempre di più il pedale del taglio, della privatizzazione, del sacrificio sociale.

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