InfoAut
Immagine di copertina per il post

I diritti si conquistano a spinta… anche in salita!

 

La lotta per la casa che dal nord a sud entra in relazione grazie alla rete Abitare nella Crisi si è confermata come baricentro dinamico del movimento. La composizione sociale delle lotte per il diritto all’abitare si è tramutata in energia politica antagonista e meticcia aprendo uno spazio accogliente per le variegate istanze di rifiuto e ostilità dell’austerità e della precarietà. Si tratta di una continua tensione che dal 19 ottobre ad oggi non ha cessato di prodursi: la rivendicazione di un tetto sotto cui abitare ha cominciato ad esprimere la sua politicità intrinseca, superando la stessa rivendicazione e aprendo la lotta a 360 gradi contro gli effetti della crisi. Su questo superamento, che porta sempre con sé, come un motore, la lotta contro le politiche abitative dei governi, si è aperto lo spazio di reciprocità del movimento e si sono politicizzate le relazioni tra le lotte: gli operai in lotta contro Granarolo al fianco degli occupanti di casa, con gli studenti e gli universitari al fianco dei precari. Non è un caso che il movimento ha trovato del tutto naturale costruire la spinta e l’assedio al ministero del welfare e del lavoro, dando la possibilità alla povertà e alla precarietà organizzata di esprimere rabbia e ostilità al nuovo corso targato Jobs Act. L’accampata di Porta Pia davanti al ministero delle infrastrutture aggrediva l’articolo 5 del Piano Casa muovendosi nella direzione dell’assedio al ministero del Lavoro. Questa capacità del meticciato metropolitano è una ricchezza su cui insistere e di cui bisogna prendersi cura: afferma gioiosamente un metodo di per sé a-egemonico che rifugge e neutralizza i tentativi di far prevalere un’istanza di lotta sull’altra, lasciando insoddisfatti solo gli appetiti dei vecchi e stanchi ceti politici affannati in una competizione comprensibile solo a loro stessi, e in ultima analisi ormai anche incapaci di essere tappi del conflitto sociale. Bene così! E’ segno che la spinta ha preso la direzione giusta ed è stata capace, anche in salita, di produrre la prima rottura del conflitto sociale contro il Governo Renzi.

 

L’assedio e la spinta praticata sotto il Ministero del Lavoro ha espresso le possibilità adeguate alla composizione sociale e politica del 12 aprile. Le giuste e legittime pratiche che si sono espresse a pochi metri dal Ministero della Lega Coop hanno disegnato l’orizzonte di possibilità collettivo che in quel contesto si dava. Davvero semplice sarebbe stato fare dell’altro, esprimendo altri livelli di organizzazione. Ma cosa ce ne saremmo fatti? A chi avrebbe giovato una sovra-determinazione? Ci riflettano quei pochi che si baloccano a fare gli strateghi da bar dello sport de noialtri, che da veri irresponsabili dileggiano migliaia di precari, studenti, occupanti di case, disoccupati e facchini che con generosità hanno contribuito all’iniziativa del 12 aprile. Dal nostro punto di vista la spinta, l’assedio e la resistenza alle cariche brutali della celere si sono articolate nell’orizzonte di possibilità proprio di un processo politico e sociale di movimento che ha iniziato a muovere i suoi primi passi. E che passi! In appena otto mesi ci ritroviamo già diretti verso il vertice sulla disoccupazione giovanile dell’Unione Europea dell’11 luglio a Torino. Avvicinandoci a questo nuovo entusiasmante e decisivo appuntamento da costruire dobbiamo dare continuità al metodo della sollevazione determinato dalla composizione sociale e politica della nostra piazza in movimento. I contributi da dare non saranno sintesi, o capi d’abbigliamento o slogan, ma lotte su lotte e potenziamento di conflitto sociale senza tregua sui territori. Bologna antagonista è pronta a nuove spinte anche in salita nei nostri quartieri ribelli, durante gli assedi ai padroni della logistica, nelle occupazioni di case, e tra le scuole e le facoltà in movimento. E’ questo il contributo che vogliamo dare in uno spazio politico di relazione che puntando sull’appuntamento di Torino deve saper cogliere la possibilità di apertura trans-nazionale e far emergere politicamente quel nuovo internazionalismo del meticciato metropolitano e antagonista che con rabbia e passione pratica quotidianamente solidarietà e giustizia sociale.

Solidarietà a tutti i compagni e tutte le compagne ferit* o arrestati!

Alla spinta! All’assedio!

Laboratorio Crash!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

12aprileassedioBolognaCrashsollevazione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: sfratto violento con cariche di polizia per fare spazio ad un B&B di lusso

Violento sfratto in via Michelino 41, Bologna, dove due famiglie con bambini piccoli sono state cacciate di casa a suon di manganelli da parte delle forze di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

«Denunciateci tutti». I metalmeccanici sfidano il decreto sicurezza

A Bologna al corteo dei metalmeccanici i lavoratori bloccano la tangenziale violando il dl Sicurezza. In diecimila rischiano la denuncia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.