I facchini di Lippo di Calderara hanno vinto la loro battaglia
Dopo due giorni di sciopero, di picchetti, di blocco delle merci , le controparti hanno ceduto.
Ha ceduto la Geodis Zust Ambrosetti multinazionale della logistica per cui i facchini lavorano e ha ceduto la Cooperativa appaltatrice la Handling Solutions, cooperativa di facchinaggio nell’orbita del Consorzio bolognese LHS.
Hanno vinto i facchini, lavoratori tutti migranti, provenienti dal Pakistan, dall’Egitto, dal Marocco, dalla Tunisia… in Italia da anni. Costretti per troppo tempo a subire condizioni di lavoro e sfruttamento da parte di padroni senza scrupoli arroganti nella loro certezza di potersi imporre su una presunta parte debole,ricattabile.
Lo sciopero e i blocchi sono iniziati la sera del 4 dicembre accompagnati dal gelo invernale, quel freddo delle periferie industriali fatte di capannoni seriali e ampie strade costruite per garantire il continuo flusso delle merci. Strade che per due notti sono diventate parcheggi per merci a cui è stato impedito di viaggiare. Fermi i facchini ferme anche le merci.
Insieme ai loro rappresentanti sindacali Cobas e al Collettivo Crash ifacchini hanno preteso il rispetto dei loro diritti, il rispetto della loro dignità. E hanno ottenuto tutto ciò che avevano richiesto.
Molti di loro avevano visto nel web i video delle lotte portate avanti dai loro colleghi davanti ai canceli dell’Ikea, dell’Ups, della tnt. Avevano potuto vedere come la solidarietà e la determinzione possano diventare un’ arma per ottenere il rispetto dei propri diritti. E così anche alla Geodis ci hanno provato, continuando a crederci fino alla fine. I facchini non hanno avuto paura dei “minacciosi consigli” che i responsabili dell’azienda davano loro , né hanno creduto alle ipocrite moine di chi solo ora dopo troppe amnesie si rivolgeva loro chiamandoli per nome . Non si sono spaventati quando qualcuno ha premuto l’acceleratore del mezzo di trasporto di un carico di merci, rischiando di investire il picchetto. Non si sono spaventati alla presenza delle forze dell’ordine. Non hanno ceduto alle lusinghe di una prima parziale offerta dei datori di lavoro. Volevano tutto quello che avevano richiesto e lo hanno ottenuto.
E quando ieri notte è arrivata la notizia del raggiungimento dell’accordo i facchini hanno continuato a discutere su come sorvegliarne l’applicazione.
E forti della vittoria ottenuta hanno richiesto che quei due giorni di sciopero non gli venissero decurtati dal salario. Volete sapere com’è andata a finire? Hanno ottenuto anche questo.
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