Il sindaco di Chicago minaccia gli insegnanti in sciopero
Uno sciopero certamente importante, non solo per il numero degli insegnanti che ha aderito, ma anche per i circa 350mila studenti e studentesse coinvolte che per tutta la settimana non si sono recati a scuola. Il sindaco Rahn Emanuel inizia però a infastidirsi dello sciopero e ha deciso quindi di rivolgersi a un tribunale per mettere immediatamente fine alla protesta. Come? Dichiarandolo illegale poiché l’intesa (da parte sua) sulle principali questioni è stata trovata. Gli insegnanti dal canto loro non hanno accettato, come il primo cittadino evidentemente si aspettava, celermente e con sudditanza, e si sono così presi altri giorni per pensarci e discuterla. Martedì infatti ci sarà una nuova riunione a riguardo, nel frattempo lo sciopero continua come dimostrano le cattedre vuote nelle scuole di Chicago. Al centro della protesta da parte degli insegnanti, vi è la riforma scolastica di recente approvazione, in base alla quale si allungherà la giornata scolastica e l’intenzione di attuare un sistema di valutazione del lavoro basata esclusivamente sui risultati di test standardizzati cui vengono sottoposti gli studenti. Test che indiscriminatamente si basano su criteri di valutazione omologati, senza tener conto di diversi fattori. A questo si aggiunge la richiesta di rinnovo del contratto per molti di loro.
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