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Istituti scolastici fatiscenti: gli studenti non ci stanno e lottano

Se a Modena rimane l’annoso problema di alcuni istituti, uno su tutti l’istituto d’arte Venturi, in questo freddo inverno si deve tenere conto della manifestazione di protesta in uno degli istituti del polo scolastico di Vignola, cittadina della provincia di Modena.

Prima del sisma, il Venturi era dislocato nelle tre sedi di via Dei Servi, via Sant’Orsola e Belle Arti, con la prospettiva di trasferire, il prossimo anno scolastico, alcuni locali nell’ex Deledda di via Ganaceto. Il sisma, però, ha posto in stand-by il progetto ed oggi l’istituto conta quattro sedi, con la sede principale ancora inagibile e in via di smobilitazione. Quindi, istituto diviso in più stabili e studenti dislocati, nel tentativo di far proseguire l’anno scolastico. Ancora una volta emerge l’incapacità di dare risposte da parte dell’ amministrazione, a studenti, genitori e docenti. Incapacità che si concilia con la dirigenza di questa scuola, consapevole della fatiscenza dello stabile sin da prima del terremoto, ma troppo spesso impegnata a tentare di reprimere le mobilitazioni studentesche che hanno visto anche questo istituto protagonista nelle lotte negli ultimi anni.

La stessa repressione che il preside dell’istituto paradisi di Vignola vuole sferrare contro un centinaio di studenti che hanno deciso di non entrare in classe una delle mattine scorse contro l’insifficienza di riscaldamento nelle classi.

Al suono della campanella cinque classi di ragioneria del Paradisi sono rimaste deserte. Un centinaio di studenti sono rimasti fuori, davanti al cancello della scuola, con giubbotti e coperte, . La cosa che salta agli occhi è la reazione del preside della scuola che oltre a trovare vane giustificazioni sul mancato riscaldamento delle aule, ha fatto scattare l’assenza sul registro e tramite il consiglio di classe deciderà se e quali provvedimenti disciplinari adottare, fino all’abbassamento del voto di condotta.

Pubblichiamo il comunicato del nuovo  C.ollettivo A.utonomo S.tudentesco di Vignola, nato all’interno del polo scolastico della cittadina in provincia di Modena: 

Come C.ollettivo A.utonomo S.tudentesco di Vignola ci teniamo a esprimere la nostra più sentita vicinanza e solidarietà con gli studenti e le studentesse del Liceo Paradisi che sabato mattina si sono rifiutati di entrare in classe e di seguire la lezione a causa del non funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Siamo solidali e complici con questi studenti e queste studentesse perchè anche noi crediamo che la scuola, sia come edificio sia come bagaglio di saperi che ci dà, non sia più a misura di studente. Il mancato funzionamento dell’impianto, lo sfruttamento e la mercificazione dei nostri saperi, le condizioni sempre più invivibili in cui versano i nostri istituti sono tutti segnali di come tutto il “Sistema-Scuola”, voluto e vessato fin da sempre dai governi, sia in fase di declino.

Dalla riforma Gelmini ad oggi, le nostre scuole hanno sempre cercato di raccattare finanziamenti qua e là; da dove il pubblico toglieva, il privato ora si inserisce. E’ non è un caso che da soli, questi studenti e queste studentesse, abbiano deciso di protestare e di rifiutarsi di subire questo tipo di situazioni, in particolare, un freddo che toglie il respiro e che non ti permette di seguire quei pochi e sempre più conformi contenuti che ogni giorno la maggior parte dei nostri professori ci costringe ad assimilare alla ricerca di un semplice voto.

Ci teniamo anche a sottolineare come i presidi, semprè piu’ direttori d’azienda che controllori della didattica, tendano a reprimere, a fare terrorismo, a minacciare gli studenti e le studentesse che contro le cose che non vanno decidono di protestare. In tutt’Italia i cosiddetti presidi-sceriffo provano a farla da padrone, con l’arma delle sospensioni, delle denunce e dei 5 condotta. Crediamo che questo non sia accettabile e che per resistere a tutto questo, bisogna costruire un qualcosa di più ampio che dalla nostra scuola senza riscaldamento arrivi alla città, alla crisi e all’austerità che ci rubano tutti i giorni soldi e sogni, a ribadire e confermare un NO! chiaro e netto a tutto quello che attorno a noi non va e non ci piace.

 

SOLIDAL* E COMPLIC* CON GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE DELL’ISTITUTO PARADISI

CONTRO CRISI, AUSTERITA’ E PRESIDI-SCERIFFO, COSTRUIAMO LA SCUOLA DELLE LOTTE!!

 

Comunicato C.A.S. Modena:

Il C.olletivo A.utonomo S.tudentesco vuole ancora una volta sottolineare la continua incredibile fatiscenza e inagibilità degli Istituti scolastici Modenesi e Italiani. In tutte le manifestazioni studentesche organizzate quest’anno son sempre stati portati alla luce i gravi problemi degli stabilimenti scolastici, problemi dati da una forte crisi causata dai numerosi tagli e dalle mille riforme che questo pezzo di società sta subendo. Per la nostra città rimane l’annoso problema di alcuni istituti, uno su tutti l’istituto d’arte Venturi, sono ancora inagibili dopo mesi dal terremoto, dimostrando ancora una volta la negligenza di tutte le istituzioni che dovrebbero garantire la salvaguardia degli studenti. E come se ciò non fosse abbastanza in questo freddo inverno si deve registrare la manifestazione di protesta in uno degli istituti del polo scolastico di Vignola, cittadina della provincia di Modena. Prima del sisma, il Venturi era dislocato nelle tre sedi di via Dei Servi, via Sant’Orsola e Belle Arti, ed era stato messo in cantiere il progetto di trasferire per il prossimo anno scolastico alcuni locali nell’ex Deledda di via Ganaceto. Il sisma, però, ha sconvolto la riorganizzazione logistica. E ad oggi l’istituto conta quattro sedi, con la sede principale ancora inagibile e in via di smobilitazione. Quindi gli studenti si trovano sballottati fra più sedi per poter continuare l’anno scolastico all’insegna di una normalità ormai miraggio. Durante le mobilitazioni gli studenti hanno ancora una volta messo in evidenza l’incapacità da parte dell’amministrazione di dare risposte alle tante richieste avanzate dagli studenti, genitori e docenti di trovare soluzioni. Incapacità che però va condivisa con la dirigenza di questa scuola, consapevole della fatiscenza dello stabile sin prima del terremoto, ma troppo spesso a tentare di reprimere le mobilitazioni studentesche che hanno visto anche questo istituto protagonista nelle lotte. 
Una repressione che sta diventando pratica comune tra i presidi di Modena e provincia. Basti pensare alle minacce portate avanti dalla dirigenza dell’istituto paradisi di Vignola contro un centinaio di studenti che hanno deciso di non entrare in classe una delle mattine scorse perché il clima in classe si rivelava improponibile a causa del freddo derivato dall’impianto di riscaldamento spento e comunque non sufficiente a soddisfare l’esigenze dell’intero stabile scolastico.
Al suono della campanella cinque classi di ragioneria del Paradisi sono rimaste deserte. Un centinaio gli studenti rimasti fuori al cancello dell’istituto coperti con giubbotti e coperte. Alcuni studenti hanno dichiarato “ Come in classe, dove fa troppo freddo per studiare, mentre allo scientifico (la scuola, 57 classi per circa 1400 alunni, ospita anche il liceo Levi, a indirizzo scientifico, ndr) si gira in maniche corte. È da tre anni che c’è il problema e scrivere lettere non ha finora portato a niente”. Ma l’amministrazione scolastica non essendo in grado di fornire risposte a fatto scattare l’assenza sul registro e ha ripromesso che in consiglio di classe verranno valutati quali provvedimenti disciplinari adottare, vagliando addirittura l’ipotesi di abbassare il voto in condotta.

C.ollettivo A.utonomo S.tudentesco

 

 

 

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