InfoAut
Immagine di copertina per il post

Istituzioni disertano il tavolo: inizia la tendopoli a Sant’Ermete

 

 

Ci siamo stancati di aspettare, e’ il momento di lottare

 

Dopo i numerosi appelli e richieste di attenzione inoltrate da noi abitanti del quartiere di Sant’Ermete, siamo arrivati a oggi, 5 novembre 2013, giorno in cui era previsto l’incontro con le istituzioni della città.

Quest’appuntamento era stato programmato nell’arco dell’ultimo mese per trovare delle soluzioni al disagio abitativo e sociale in cui versa la popolazione e il quartiere. Con presidi e successivi incontri con l’Apes e la Società della Salute avevamo avuto l’impegno dell’Assessore alle politiche sociali Capuzzi e del presidente dell’Apes Bani, a partecipare a questa riunione. Per quanto riguarda l’assessore alle politiche abitative Zambito da subito è stata esplicita la mancanza di volontà a partecipare al tavolo di discussione.

Ma quali sono le motivazioni che ci hanno spinto a cercare un contatto con le istituzioni?

– L’esasperazione dovuta alla mancanza di certezze sulle tempistiche di costruzione delle nuove case, la conseguente paura per centinaia di famiglie di continuare a vivere in condizioni di degrado sempre crescente causato dai problemi strutturali degli edifici e dalla mancanza di investimenti per la manutenzione. Problemi che trovano conferma nel vedere da molto tempo un cantiere in cui lavorano pochi operai che dovrà tra due anni ospitare solo 48 delle 216 famiglie residenti nel quartiere. Per quanto riguarda gli altri 170 nuclei l’incertezza regna sovrana.

– La rabbia nel vedere nel quartiere circa 30 alloggi popolari vuoti, quando l’emergenza abitativa è una delle principali piaghe che affligge la popolazione di Pisa e provincia. Emergenza che trova conferma nelle condizioni di estremo degrado in cui gli abitanti del quartiere sono costretti a vivere e nei numerosi sfratti per morosità incolpevole che rischiano di buttare in mezzo alla strada centinaia di persone.

– L’indignazione della popolazione nel vedere una vera e propria emergenza sociale-sanitaria ed economica affliggere il quartiere senza alcun interesse da parte delle istituzioni competenti. Sono sotto gli occhi di tutte queste situazioni: persone con disabilità che vivono in appartamenti fatiscenti ed anziani senza un’assistenza adeguata; disoccupati e famiglie a basso reddito che vedono tagliati i diritti più elementari come l’acqua, la luce e il riscaldamento. Le famiglie vedono compromessa la possibilità di vivere dignitosamente.

La situazione è resa ancora più drammatica dalla mancata bonifica e pulizia dell’area attorno alla ferrovia dove sono presenti da anni discariche e materiali (amianto, eternit etc..) infestati da topi e pericolosi per la salute collettiva.

Questi sono gli argomenti che avremmo voluto trattare con le istituzioni competenti se si fossero presentate confermando gli impegni assunti con gli abitanti del quartiere, i quali numerosi hanno partecipato all’appuntamento. La mancata partecipazione delle istituzioni è il segno della noncuranza con cui affrontano le problematiche sociali. La risposta del quartiere è stata di rilanciare la partecipazione attiva e propositiva per raggiungere dei risultati concreti, quali l’assegnazione degli appartamenti sfitti per l’emergenza abitativa, la bonifica del quartiere, la manutenzione degli edifici ,senza dimenticare forme di sostegno al reddito e maggiori servizi.

 Abbiamo allestito un presidio permanente con tende, tavoli e sedie in uno dei piazzali di Sant’Ermete, riempito balconi e mura con striscioni e cartelli per ribadire con maggiore forza le nostre istanze: le soluzioni ci sono! Per queste ragioni annunciamo la nostra presenza al consiglio comunale di giovedì prossimo.

 

Presidio Permanente di Sant’Ermete

 


 

Un’inchiesta da 50 Canale sul quartiere

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

emergenza abitativapisasant'ermete

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo scandalo della Torre e il senso di Giustizia

Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pisa: calata la bandiera palestinese dalla Torre in piazza dei Miracoli

Alla fine di un partecipatissimo corteo studentesco e cittadino a Pisa, che chiedeva il cessate il fuoco immediato, la fine del genocidio a Gaza e la liberazione della Palestina, lə manifestanti sono riuscitə a salire sulla Torre, sfidando il blocco delle forze dell’ordine, per calare una gigantesca bandiera Palestina. L’obiettivo era quello di mostrare ancora […]