InfoAut
Immagine di copertina per il post

La casa è un diritto riappropiarcene è un diritto…..verso e oltre il 6 maggio

Oggi quello stesso sistema vive la sua crisi mortale ed al suo capezzale fanno capolino le teorie degli sconfitti: teorie di soggetti ripiegati su se’ stessi, timorosi del mondo, delle invasioni da altri paesi, teorie micragnose, impossibilitate a parlare all’umanità, ma capaci solo di chiudere prospettive di vita a chiunque, tanto se si auto identifica italiano, quanto se viene classificato come straniero.

Le nuove forze politiche come la lega, rappresentano non solo il declino culturale del paese, ma anche l’arretramento di un paese in una situazione di devastazione economica dilagante, in cui non essendo capaci di porre all’ordine del giorno una alternativa di sistema, ci viene proposto di litigarci gli ultimi bocconi di un pasto fittizio come fossimo tutti cani arrabbiati. Il PD è ormai al rimorchio culturale di queste derive, mentre il PDL rappresenta un grumo di interessi parassitari, che ben viene rappresentato dallo squallore del loro rappresentante di punta.

Ovviamente l’immaginario di chi non propone più vie di uscita da un sistema economico allo sfacelo, è un immaginario da sfacelo. Per dirne una: un prestigioso rappresentante della politica locale in un confronto sulla questione delle cave di Piumazzo e dintorni, diceva che per permettere ai nostri figli di studiare, siamo costretti a vendere “i gioielli di famiglia”. Questo significa non vedere nessuna via di uscita dal presente, che non sia un qualcosa da ritagliarsi all’interno di un sistema che va verso il collasso e che tutti stanno ad osservare, compartecipi, con atteggiamento fatalista, credendo fideisticamente che questa è l’unica realtà produttiva possibile, che nessuna alternativa si deve neppure pensare. La politica, smettendo di essere l’arte del possibile, si è abbassata al rango della gestione alla disperata dell’esistente.

E’ in questo contesto che si inscrive il nostro percorso di riappropriazione, che significa: noi non ci fidiamo più di nessuna delle vostre parole, non crediamo nei vostri disvalori, non rispettiamo il vostro modo di gestire la “cosa pubblica”, perché vivete in un mondo che va verso la distruzione e noi non ci lasciamo distruggere. La vostra legalità puzza di morte: meglio case vuote, senza vita, che case pulsanti dell’energia di bimbi figli di genitori che sono segnati dalla “colpa” di essere senza denaro. Voi, sostanzialmente, amate i ricchi e disprezzate i poveri: forse, ancor meglio, amate i padroni e disprezzate gli operai, specie se rimangono temporaneamente disoccupati. Allora alcuni di noi tornano ad essere stranieri: fino a che siamo utili a qualche padrone, ci considerate qualche volta persone! Incredibile pensarlo con gli occhi di oggi.

Rappresentiamo altro da voi ed il 6 maggio saremo in lotta con i lavoratori per generalizzare lo sciopero e andare oltre, per bloccare i progetti che avete per questo paese, far rialzare i subalterni in uno slancio di dignità che sappia far cadere il governo e questa classe politica in via di putrefazione, al di là delle compatibilità stabilite da sindacati di regime o aspiranti tali, del resto mai presenti nelle lotte reali delle donne e degli uomini concreti.

Quando parliamo di generalizzare lo sciopero e andare oltre, significa che siamo all’interno di un progetto politico che non si esaurisce in una scadenza: già viviamo concretamente quella parola d’ordine attraverso la riappropriazione di luoghi che ci vengono sottratti e le occupazioni di case, esperienze che sono parte integrante di questo percorso.

Nella nostra città come PrendoCasa Modena, cioè come parte di un progetto nazionale più allargato, abbiamo in atto 2 occupazioni di case con più unità abitative, che danno ospitalità a molte famiglie, colpite dalla crisi.

Le occupazioni fanno parte di un percorso politico ben delineato, che tra l’altro intende mettere in luce le mancanze della politica della nostra città, con una amministrazione e i servizi sociali incapaci di dare risposte adeguate a tutte quelle famiglie che, colpite da numerosi licenziamenti e casse integrazioni a termine, non possono più permettersi di pagare affitti e mutui.

In questo percorso sta avvenendo un fenomeno che non si poteva dare per scontato: le famiglie stesse si sono messe in gioco, decidendo di essere parte integrante di questa lotta, costringendoci a porci in una relazione forte, tale per cui è ormai possibile parlare di un NOI collettivo in lotta per la casa, che è uno dei diritti fondamentali che dovrebbero essere rispettati in una società futura, come quella che già stiamo costruendo.

Come PrendoCasa Modena, saremo parte attiva prima del corteo antagonista del 1 maggio e poi all’interno dello spezzone antagonista allo sciopero generale del 6 maggio 2011 e facciamo nostra la parola “oltre”, perché riteniamo che non ci si possa fermare a questo sciopero, ma sia necessario e fondamentale andare oltre e creare giorno dopo giorno momenti sempre più alti di antagonismo per la trasformazione sociale: le occupazioni di case fanno parte di tutto questo.

 

Progetto PrendoCasa Modena-Sportello casa e lavoro

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

6 maggioantagonist* vs la crisiModenaprendocasa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diretta di Radio Blackout dal presidio permanente allo Spazio Popolare Neruda.

L’info del giovedì si è spostata davanti allo Spazio Popolare Neruda per accompagnare il presidio permanente in attesa dell’esito della Cassazione che dovrà esprimersi sull’inasprimento delle misure cautelari voluto dalla Procura di Torino a riguardo di compagni e compagne accusate di associazione a delinquere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

INCREDIBILE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MODENA: Italpizza è equiparata allo Stato, e il sindacato dovrebbe risarcirla come tale

Riprendiamo dalla pagina facebook del Si Cobas di Modena la notizia sull’assurda decisione del Tribunale, l’ennesimo precedente che si inserisce nella strategia di normalizzazione del dissenso sociale che sta diventando sempre più articolata a livello nazionale. Oggi, lunedì 3 ottobre 2022, nel corso dell’udienza preliminare per il maxi-processo Italpizza, il Tribunale di Modena ha preso […]