InfoAut
Immagine di copertina per il post

‘La legge è uguale per tutti’, ma per qualcuno è più uguale che per altri

Abbiamo ascoltato con molto interesse la conferenza stampa della PM Musti, relativa all’operazione di polizia che ha portato alle misure cautelari nei confronti di 6 studenti e militanti del Guernica.

Sarebbe sufficiente dare un’occhiata veloce alle carte per capire l’intento punitivo di questa inchiesta, non tanto nei confronti dei singoli imputati, quanto dell’intero progetto Guernica e delle lotte, ormai radicate nel territorio modenese, da esso portate avanti. Basti pesare alla sproporzione tra i fatti contestati e le pesantissime misure cautelari, la citazione di presunti bastoni o il tempo intercorso tra gli avvenimenti e i provvedimenti cautelari e così via. Soffermiamoci su una frase pronunciata dalla PM: “è stata punita una azione complessiva di resistenza”. Questa ci fa capire molte cose sulle vere intenzioni dell’operazione in atto.

Ci chiediamo quali siano i momenti di resistenza ai quali fa riferimento la PM, ma soprattutto ci chiediamo se davvero “la legge è uguale per tutti”.

Partiamo dagli studenti del Sigonio che, a seguito di un distacco di parte dell’intonaco dal soffitto di un’aula, si sono mobilitati per reclamare la ristrutturazione dell’edificio scolastico. Non ci risulta che siano state aperte inchieste per negligenza a carico di chi ha deciso di sistemare oltre mille studenti in quella struttura fatiscente. Forse quel pezzo di intonaco doveva ferire qualcuno per attirare l’attenzione della PM. Chissà…

E continuiamo citando la lotta dei facchini di una azienda modenese, i quali sono scesi in campo per chiedere il semplice rispetto del contratto di lavoro nazionale. Bisogna sapere che, prima del blocco dei camion e delle altre azioni di protesta (alle quali abbiamo portato la nostra solidarietà militante), questi lavoratori avevano presentato una denuncia alla guardia di finanza. Eppure non ci sembra che la Musti abbia aperto un’inchiesta sulla vicenda. Perché?

Che dire, poi, delle innumerevoli resistenze agli sfratti a cui il collettivo Prendocasa ha partecipato. Nonostante le svariate denunce pubbliche sulle situazioni limite che molti inquilini sono costretti ad accettare, nulla si è mosso dalla Procura; né sono state aperte inchieste sulle tante case ACER, o comunque di proprietà pubblica, che vengono deliberatamente lasciate vuote, così come non si indaga sulla gestione molto discutibile dei fondi destinati alle politiche sociali. Perché?

Il Guernica è impegnato anche a sostegno dei comitati popolari dei terremotati e pure in questo ambito non ci sembra che la Procura stia impiegando le stesse energie che invece investe in altri contesti.

Mentre aspettiamo ancora di sapere chi siano i responsabili per le morti degli operai caduti sotto i capannoni crollati, dobbiamo constatare che le uniche inchieste per scoprire infiltrazioni mafiose vengono condotte da giornalisti e, nonostante spesso gli elementi incriminanti presentati da costoro siano ben circostanziati, nessuna indagine conseguente sembra essere arrivata a risultati concreti. Al contrario, assistiamo ad un fenomeno che va in direzione opposta, per cui ogni volta che una azienda viene rimossa dalla white list (la lista per la certificazione antimafia), si alza un coro di scudi per mantenere gli appalti pubblici che ad essa erano stati affidati.

Potremmo continuare con altri esempi. Se pensiamo alle dimostrazioni davanti all’inceneritore per opporci all’ecomostro, ci vengono in mente le strane connessioni in affari che ha Hera. Se invece ci soffermiamo sul nostro modo di vivere il quartiere, non possiamo dimenticare le speculazioni immobiliari che continuamente vediamo proprio là.

Tuttavia, non è nostra intenzione nasconderci dietro facili vittimismi. Piuttosto, quello che ci interessa sottolineare (tra l’altro usando gli strumenti della legalità ai quali non siamo per nulla affezionati) è il dato di fatto che la legge NON è uguale per tutti. Del resto, risulta decisamente più facile colpire chi protesta che non andare a cercare tra i poteri forti (Comune, LegaCooperative, Hera, Acer, ecc…) che, guarda caso, hanno voluto la Musti a Modena, le vere responsabilità di ciò che non funziona in città.

Ultima questione da sottolineare è l’arroganza con la quale ci viene spiegato come dovremmo protestare o come bisognerebbe fare un corteo. E’ evidente che i ragguagli dispensati vadano in una direzione ben precisa: protestate pure ma sarebbe meglio farlo in modo educato, senza creare problemi, ma soprattutto senza dare fastidio a quei poteri forti che governano la città.

 

Noi, compagni e compagne del Guernica, leggiamo questa investitura che la governance dà alla Musti come un profondo segno di debolezza: si delega alla legge la risoluzione delle contraddizioni presenti in città. Tutto ciò non fa che indicarci quanto il percorso che abbiamo intrapreso sia proprio quello da continuare, consapevoli di dare parecchio fastidio al potere. E dunque, siamo davvero orgogliosi di commettere “azioni complessive di resistenza”.

Alla prossima puntata…

 

N.etwork A.ntagonista M.odenese

Guernica

Collettivo Autonomo Studentesco Modenese

Laboratorio Scossa

DalBassoAllaBassa

PrendoCasa Modena

www.saoguernica.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GuernicaModenastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]