InfoAut
Immagine di copertina per il post

Logistica: la lotta a Cassina de’ Pecchi non si ferma

Nonostante le intimidazioni, fatta a suon di assediamento vero e proprio di un numero sproporzionato di agenti antisommossa con atteggiamento ostile (150 a fronte di un nucleo di 60 operai), il presidio e lo sciopero continuano.

L’azienda dal canto suo non sta digerendo l’intransigenza operaia, tanto da far saltare il tavolo della trattativa precedentemente raggiunto.

L’impossibilità di sostituire in toto tutti i dipendenti in sciopero, vuoi per la compattezza dimostrata da questi sia per l’impossibilità di fare a meno di determinate competenze acquisite grazie a mansioni svolte per anni sul campo, hanno accentuato l’ attitudine aziendale ad avallare l’ingente spiegamento di forze dell’ordine nella giornata di ieri, non solo per permettere l’accesso a svariati camion, ma anche ai nuovi crumiri.

Ciononostante il tentativo messo in campo non è andato a segno: pochi i camion in entrata, pochi i crumiri. Questo fatto ha portato l’azienda a dover convocare un tavolo di trattativa per stamane, ma dopo diverse ore è risultato chiaro che non si sia raggiunti nessun accordo di massima, e la DiElle ha fatto saltare la trattativa.

La lotta va avanti, e così come fatto dagli stessi operai di Cassina che sabato hanno aderito al boicottaggio di Ikea e Carrefour nel milanese, ora tocca agli altri solidali dare sostegno a ulteriori giornate che si preannunciano molto calde ai cancelli della DiElle.

Sempre stando nell’ambito logistico, stamane si è svolto un altro blocco davanti all’ Ikea di Piacenza, dopo le giornate del fine settimana che hanno visto dispiegarsi in tutto il Paese,da Milano a Bologna fino a Napoli, ulteriori azioni di boicottaggio nei centri Ikea.

 

 

Qui di seguito il comunicato del S.I Cobas Milano  sui fatti di ieri:

 

Ottavo giorno di sciopero alla Dielle di Cassina de Pecchi

Dopo la giornata di sabato passata a sostenere le campagne di boicottaggio di Ikea e Carrefour e una domenica di festa davanti ai cancelli, con amici e famiglie degli operai in sciopero, alle 3,30 di notte cominciano ad arrivare i blindati di polizia e carabinieri. Dopo 2 ore se ne conteranno ben nove. Alle 8 saranno 13: 150 uomini armati a circondare 60 operai del SI.Cobas in sciopero.

Le poche parole scambiate coi funzionari di polizia lasciano intendere il senso di un’operazione militare spropositata: la ripresa dell’attività dell’azienda. Oltre ai camion che trasportano i rifiuti plastico, l’intenzione pare evidente che sia quella di far entrare i crumiri di una presunta nuova cooperativa entrante, deputata a sostituire la dimissionaria “Fast Service”

Col passare del tempo, l’inevitabile effetto schiacciante di un tale dispiegamento che dà la sveglia al picchetto, lascia il posto alla consapevolezza che l’azienda non può sostituire in blocco i 60 scioperanti, non solo perché non è facile trovare gente disposta a lavorare in quelle condizioni, ma anche per la professionalità e le competenze tecniche (assolutamente disconosciuta dal contratto capestro e dequalificante imposto agli operai) che si acquisiscono solo con il tempo; un tempo che la Dielle, dopo 8 giorni di blocco, non ha più.

Il nocciolo della lotta emerge in decine di capannelli: è la forza dello sciopero che non possono travolgere!

La convinzione cresce ancor di più di fronte al bilancio concreto del bottino portato a casa dai padroni e dalle loro guardie private (quelle dello stato) che consiste in 6 camion di plastica in ingresso, 14 persone al lavoro: 4 familiari dei proprietari e 10 ignavi crumiri (di cui 8 esterni alla fabbrica) entrati sotto la protezione della polizia, mentre l’impianto che trasforma i rifiuti plastici in materia prima (venduta in Slovenia e in Cina, oltre che in tutta Italia) resta fermo per l’ottavo giorno consecutivo.

Mentre il picchetto incassa la solidarietà di alcune RSU della zona, la polizia, forse cosciente che un tale dispiegamento non è riproponibile ogni giorno, si prodiga nel tentare di ricucire le condizioni per la ripresa della trattativa coi padroni.

Alla fine, le forze dell’ordine abbandonano il terreno di una battaglia che non si è ancora consumata, e viene fissato un incontro per oggi (27/05/2014) alle ore 11 che potrebbe segnare la ripresa della trattativa.

Resistere un minuto in più del padrone resta slogan e contenuto della lotta. L’unità dello sciopero fa il resto. E con domani siamo a 9 giorni, mentre nuove idee si fanno strada per andare oltre i confini della “fabbrica degli orrori”

 

Si Cobas Milano

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

logisticaMilanosciopero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’Assemblea delle scuole torinesi torna in piazza il 13/12

Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

MILANO: NOTTE DI RIVOLTA AL CORVETTO DOPO LA MORTE DEL 19ENNE RAMY ELGAML

Riprendiamo questo articolo con relativi contributi audio da Radio Onda d’urto: Milano. Accertamenti in corso sul possibile impatto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter con a bordo i due giovani che, nella notte tra sabato e domenica, si è schiantato contro un muretto in via Quaranta, zona viale Ripamonti, dopo un inseguimento durato diversi […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.