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Lotta per la casa. La provincia di Modena in fermento

Indetta dal neo nato comitato LAVORATORI PER IL DIRITTO ALLA CASA, dopo molti anni a Vignola si è assistito ad una manifestazione di protesta ma anche di rilancio sul tema del diritto alla casa. Diritto alla casa che ha cominciato ad emergere a metà 2011 quando per iniziativa spontanea di una famiglia (madre e figlia) hanno deciso in maniera autonoma di occupare un appartamento vuoto da anni di proprietà del comune. Come dire la scintilla che ha scatenato tutto, aprendo di fatto questa tematica all’interno della cittadina nella provincia Modenese.

Un corteo composto da migranti e italiani,  tutti dietro lo striscione “La casa è un diritto. Riconquistiamola lottando” che ha sfilato per le vie del paese con il supporto di diverse realtà, da Rifondazione Comunista al Cadica di Vignola, al Prendocasa , Cas e Guernica di Modena, fino a militanti della Fiom, chiedendo il blocco degli sfratti e la costruzione di nuovi alloggi popolari.

La manifestazione è terminata davanti ai palazzi del comune di Vignola con una assemblea popolare dove le persone hanno ribadito la loro contrarietà alle politiche cittadine sull’emergenza casa e il forte disappunto verso l’amministrazione comunale che ha rifiutato l’incontro con i promotori per discutere di queste tematiche.

Dobbiamo registrare a margine della manifestazione una serie di atti intimidatori da parte della forza pubblica verso i componenti del Collettivo Autonomo Studentesco di Vignola,  una nuova realtà che da mesi si sta affacciando alle lotte nel mondo della scuola all’interno della cittadina e che ha deciso di aderire al corteo per sostenere la lotta per la casa. Intimidazioni realizzate attraverso ripetute richieste di documenti, accompagnate da un corollario di battute ironiche. Fatti che non hanno scalfito i ragazzi che nel loro comunicato hanno ribadito la loro voglia di lottare.

Leggi i comunicati post manifestazione:

Come C.ollettivo A.utonomo Di.ritto alla Ca.sa siamo scesi in piazza, al fianco del neonato comitato dei lavoratori per il diritto alla casa, con uno Spezzone Autonomo all’interno del quale hanno manifestato anche  militanti  del Prendocasa Modena, attivo su questa vertenza ormai da anni.
Sul territorio vignolese, partendo dall’occupazione del Maggio 2011 in Via Rossini, è  il C.A.DI.CA.  a portare  avanti questa lotta convinto che solo attraverso le mobilitazioni e l’azione diretta sia  possibile portare alla luce e mettere sotto la lente l’inefficacia e la completa assenza di politiche volte a migliorare la catastrofica situazione abitativa sia a livello locale, ma anche, e sopratutto, a livello Provinciale e Nazionale!
All’interno del corteo, a cui hanno attivamente partecipato circa 200 persone, lo spezzone più numeroso era formato principalmente da immigrate ed immigrati che, come cittadine e cittadini prima, come lavoratrici  e lavoratori poi, hanno rivendicato il diritto all’abitare,  ponendo alle Istituzioni locali come centrali i seguenti
Punti:
1) IL BLOCCO IMMEDIATO DI OGNI SFRATTO IN ESECUZIONE
2) L’ESPROPRIO E LA MESSA A DISPOSIZIONE DELL’INGENTISSIMO PATRIMONIO EDILIZIO,
CHIUSO, SFITTO O SOTTOUTILIZZATO
3) LA RIPRESA DI POLITICHE DI EDILIZIA PUBBLICA E DI QUALITA’
Come C.A.DI.CA. abbiamo ribadito,  insieme al nucleo familiare con il quale è iniziato il percorso di lotta in Via Rossini e i tanti italiani e stranieri presenti, che è finito il tempo di accettare dalle Istituzioni  soluzioni di carattere assistenziale, provvisorie, emarginanti e costose per la collettività ma che sono necessarie soluzioni stabili che diano la possibilità a tutte e tutti di poter vivere una vita degna di questo nome!
Il C.A.DI.CA. sarà sempre pronto a sostenere su questo tema tutte e tutti, proponendo Lotte dal Basso e momenti di Riappropriazione e Resistenza, per riaffermare un diritto riconosciuto nella nostra Costituzione negli art. 2 – 3 – 4 / 30 e 31, anche se lo stesso viene usurpato quotidianamente dalle amministrazioni locali e dal governo Nazionale, trasformandolo  in un atto di ‘illegalità  e  delegittimando, di fatto, questi percorsi.
Crediamo che anche a Vignola sia giunta l’ora di organizzarsi e far fronte comune per affrontare la morsa di questa crisi che non abbiamo creato ma che ci obbligano a pagare.
Siamo sempre piu convinti che solo la lotta paghi e che questo debito noi non lo pagheremo!

IN OGNI CITTA’, IN OGNI QUARTIERE, CREARE E ORGANIZZARE CONTROPOTERE!!!

C.A.DI.CA. nelle Lotte,per le Lotte!

COMUNICATO STAMPA 2 MARZO

Sabato 2 marzo, oltre 500 persone hanno sfilato per le strade di Vignola per rivendicare il diritto all’abitare.  La manifestazione, promossa dal COMITATO LAVORATORI PER IL DIRITTO ALLA CASA , è la prima iniziativa di un percorso di organizzazione che parte dall’area vignolese – attualmente sottoposta a forte tensione abitativa – ma vuole avere respiro provinciale.
I numeri del dramma casa sono sotto gli occhi di tutti; come anche l’inadeguatezza delle risposte pubbliche, che non riescono minimamente a incidere né sull’emergenza sfratti né sul caro affitti.
Il corteo di oggi ha rivendicato con forza: 1) IL BLOCCO IMMEDIATO DI OGNI SFRATTO IN ESECUZIONE      2) L’ESPROPRIO E LA MESSA A DISPOSIZIONE DELL’INGENTISSIMO PATRIMONIO EDILIZIO, CHIUSO, SFITTO O SOTTOUTILIZZATO   3) LA RIPRESA DI POLITICHE DI EDILIZIA PUBBLICA E DI QUALITA’
La preoccupazione e la rabbia dei cittadini, uomini, donne, intere famiglie, è arrivata fin sotto le finestre del Municipio di Vignola.   Lì, nel corso di una partecipata assemblea popolare, molte voci hanno ribadito che:
1) è inutile che le amministrazioni si nascondano dietro i  vincoli del patto di stabilità; se sono ingiusti, tali vincoli vanno forzati, se non lo si fa si è complici del massacro sociale in atto.
2) è  inutile rimuovere il problema o relegarlo alla dimensione individuale (da “servizi
sociali”, per intenderci..) perchè le amministrazioni sono destinate comunque nei prossimi mesi ad essere investite dalla bomba a orologeria degli sfratti di massa che stanno maturando.
Molto ricca, nel corteo, la presenza di delegati sindacali  e iscritti della CGIL, con le loro bandiere: nonostante il sindacato non avesse dato adesione alla manifestazione, la “gente della CGIL” era lì, in mezzo al corteo, a chiedere alla propria organizzazione più coraggio  e inziativa, su un terreno, quello della lotta per la casa, su cui è storicamente assente o in ritardo, su questi territori.
Insomma una grande giornata di democrazia, partecipazione, protagonismo, che è solo la prima tappa di un percorso di lotta.  Nei prossimi giorni ulteriori iniziative, tra cui l’istituzione di  picchetti  popolari anti-sfratto che impediscano fisicamente la cacciata delle famiglie dalle loro abitazioni.

COMITATO LAVORATORI PER IL DIRITTO ALLA CASA

Per contatti: g.iozzoli@libero.it

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