NAPOLI: SABATO IN PIAZZA CONTRO DRAGHI E CONFINDUSTRIA NONOSTANTE IL DIVIETO DI MANIFESTARE
È passato al Viminale il provvedimento che vieta le manifestazioni nei centri cittadini e che considera i sit-in come unica forma di protesta lecita e legale. L’idea era stata annunciata dal sottosegretario dell’Interno Carlo Sibilia del movimento 5 stelle che si domanda ancora se sia “così drammatico” dato che a suo dire è ancora possibile esprimere la propria opinione..!
Il provvedimento divide la maggioranza, da un lato PD, Forza Italia e Italia Viva a favore mentre dall’altro Lega e Fratelli d’Italia che si oppongono in maniera strumentale sperando di allargare il loro bacino di consenso nelle piazze no green pass. È inaccettabile l’argomentazione utilizzata da Vittoria Lamorgese che a giustificazione del provvedimento parla di tutela della salute pubblica. Allo stesso tempo si allinea con la costruzione mediatica che da mesi impone una narrazione delle manifestazioni No green pass come il nemico pubblico a causa del quale i contagi continuano ad aumentare. È inaccettabile che i portuali di Trieste siano considerati la causa dell’aumento dei ricoveri in terapia intensiva quando in più di un anno e mezzo di pandemia non sono stati finanziati gli ospedali pubblici, non si è fatto nulla per migliorare la sanità territoriale né per migliorare il funzionamento del sistema sanitario nazionale. Così come il green pass in quanto dispositivo è uno strumento del tutto politico e non ha nulla a che vedere con la tutela della salute, il provvedimento che vieta le manifestazioni si iscrive in questo quadro in un contesto in cui le manovre di Draghi, dalla legge di bilancio al ddl concorrenza che prevede la privatizzazione dei servizi pubblici erogati dai Comuni, passano in sordina andando ad approfondire le fratture della crisi sociale ed economica già in atto.
Una delle prime piazze che si scontrerà con questa novità è quella organizzata dal movimento disoccupati 7 Novembre di Napoli che questo sabato hanno previsto un corteo che porta l’attenzione sui temi della precarietà, della necessità di reddito e di servizi, contro il carovita, contro una gestione della pandemia criminale e a sostegno di tutt* coloro che lottano per una vita dignitosa e che vengono criminalizzati violentemente. Infatti, il movimento disoccupati 7 Novembre è stato accusato di associazione a delinquere e alcun* compagn* sono sottopost* al provvedimento di sorveglianza speciale. In collegamento con noi Angelo annuncia con forza e determinazione che il corteo di sabato 13 novembre scenderà in piazza a testa alta nonostante i divieti.
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