InfoAut
Immagine di copertina per il post

La protesta degli operai Alcoa a Roma, cronaca della giornata

Aggiornamenti:

ore 22.00:

E’ durata più di dodici ore la lunga giornata di protesta degli operai dell’Alcoa giunti a Roma questa mattina.

Il tavolo ministeriale si è concluso intorno alle 21 e le prime notizie giunte all’esterno non hanno certo placato la rabbia dei lavoratori rimasti per ore a presidiare l’ingresso del Mise: si parla infatti di un semplice rallentamento dello spegnimento dell’impianto, per permettere alle due aziende svizzere che finora hanno mostrato interesse all’acquisto dell’Alcoa di ufficializzare la propria proposta.

Appresi i risultati dell’incontro, gli operai hanno ripreso a fare pressioni sull’ingresso del Ministero, gridando ai rappresentanti sindacali di tornare dentro, ritendendo la soluzione proposta insufficiente e, ancora una volta, priva di garanzie.

La giornata di oggi non chiude dunque la vertenza e conferma la determinazione degli operai dell’Alcoa nel voler portare avanti questa battaglia senza piegarsi a logiche di compromesso.

ore 18.30:

Mentre il vertice è ancora in corso, gli operai e le operaie continuano a presidiare il Ministero dello Sviluppo. Ancora agguerriti e non vinti dalla stanchezza, continuano a far sentire la loro presenza e la loro voce a chi dentro quel palazzo è rinchiuso da ore. Un corteo è partito da pochi minuti verso una via adiacente a piazza Barberini e successivamente di nuovo verso il Mise.

ore 15.00:

I lavoratori e le lavoratrici non sono intenzionati ad andare via, in questo momento si sono riuniti davanti all’ingresso del Ministero dello Sviluppo Economico, al cui interno si sta ancora svolgendo il vertice che deciderà le sorti dell’Alcoa. I caschetti continuano ad essere battuti per terra e si susseguono i cori. Intanto arrivano conferme su alcune voci che circolavano: parti del servizio d’ordine CGIL e CISL ha segnalato alle forze dell’ordine alcune persone che volantinavano al corteo.

ore 13.50:

All’esterno del Ministero ci sono stati nuovi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine: gli operai hanno tentato di accedere al cancello di ingresso e sono stati respinti da una carica della polizia. A quel punto è iniziato un fitto lancio di oggetti in direzione degli agenti, i quali hanno continuato a caricare il presidio allontanando di alcuni metri gli operai, che rimangono però nei pressi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Alcuni manifestanti sono rimasti feriti; tutta la zona rimane blindata dai furgoni della polizia.

Mentre continua il fronteggiamento tra lavoratori e forze dell’ordine, a Portovesme un gruppo di operai è in presidio di fronte al cancello dell’Alcoa, in solidarietà con i colleghi giunti a Roma e in attesa di notizie dal tavolo governativo.

ore 13.30:

E’ in corso il tavolo sull’Alcoa alla presenza del governo, del sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincentis, del viceministro al Lavoro Michel Martone, dei rappresentanti sindacali dell’Alcoa, della Regione Sardegna e dei rappresentanti degli enti locali del Sulcis Iglesiente.

ore 13:

Mentre all’interno del Ministero è iniziato l’incontro, gli operai rimasti in presidio hanno contestato Stefano Fassina, responsabile per l’economia e il lavoro del Pd, il quale era intento a rilasciare un’intervista ma è stato costretto ad allontanarsi tra i fischi e gli insulti dei lavoratori dell’Alcoa.

ore 12.30:

Dopo l’arrivo del corteo sotto il Ministero è proseguito il lancio di petardi oltre il cancello d’ingresso (il cui accesso è sbarrato dalle forze dell’ordine). I manifestanti hanno anche cosparso lo spazio adiacente al cancello con alcuni tondini di alluminio provenienti dalla fonderia Alcoa.

Poco prima di mezzogiorno una delegazione composta dai sindaci dei comuni dell’area dell’Alcoa è stata fatta entrare per incontrare il ministro Corrado Passera. _______________________________________________________________

Gli operai dell’Alcoa sono arrivati a centinaia questa mattina all’alba per raggiungere il concentramento in piazza della Repubblica, da dove è partito il corteo annunciato da giorni per chiedere soluzioni concrete per lo stabilimento sardo, a rischio chiusura entro la fine dell’anno.

La manifestazione durerà per l’intera giornata, con l’obiettivo di dare un segnale forte in concomitanza con l’incontro sulla vertenza Alcoa che si aprirà alle 15 al Ministero dello Sviluppo economico.

Al loro arrivo nella capitale gli operai hanno trovato la città completamente blindata: si parla di un migliaio di agenti schierati a difesa della zona rossa istituita attorno al centro cittadino che ospita i centri del potere.

Gli operai si sono mossi intorno alle 10, ricevendo diversi applausi di solidarietà lungo il percorso, e hanno tentato più volte di deviare dal percorso imposto dalla Questura, con l’intento di portare la loro rabbia direttamente alle sedi ministeriali.

Verso le 11 la testa del corteo è arrivata all’altezza di via Molise, dove ha sede il Ministero dello Sviluppo economico: gli operai hanno tentato di sfondare il cordone di polizia che bloccava l’accesso al Ministero; respinti con una carica, hanno lanciato alcuni petardi in direzione degli agenti schierati.

Dopo ulteriori tentativi di sfondamento, gli operai sono riusciti infine a raggiungere la sede ministeriale, dove sono stati appesi alcuni striscioni con scritto “Facciamo cadere il governo Monti, sciopero generale. In lotta con Alcoa per il lavoro, per il Sulcis e per la Sardegna”.

La protesta continua rumorosa e carica di tensione in via Molise e gli operai tengono gli occhi puntati sul Ministero in attesa del vertice di oggi pomeriggio.

Ascolta la diretta dalla piazza di Radio Onda Rossa

Alcune immagini e testimonianze delle cariche:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

alcoacorteoroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato degli studenti e studentesse romane a seguito del corteo per Ramy

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli studenti e delle studentesse che a Roma sono scese in piazza per Ramy, originariamente pubblicato dal collettivo Zaum in risposta alle dichiarazioni di media e politici.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Difendiamo Quarticciolo, Caivano non è un modello

Fermiamo lo sgombero dell’ex questura. da Quarticciolo Ribelle Assemblea pubblica sabato 18 gennaio ore 18, piazza del Quarticciolo. Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Dalle scuole occupate di Roma

Ripubblichiamo l’approfondito documento politico dell’Assemblea degli occupanti del Liceo scientifico statale Morgagni di Roma originariamente diffuso dal Collettivo Autorganizzato Reset

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.