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Pisa: no alla celebrazione di El Alamein!No alla guerra!

Il 27 ottobre a Pisa è prevista la celebrazione del settantesimo anniversario della battaglia di El Alamein nella quale la brigata paracadutisti Folgore venne sconfitta insieme alle forze naziste.

La commemorazione di questo evento avviene da anni allo stadio Armando Picchi di Livorno, dove le contestazioni a tale evento sono sempre di più cresciute.

Quest’anno la commemorazione è stata spostata a Pisa, città in cui la presenza dei militari diviene sempre più pervasiva: appoggiati dalle istituzioni locali, i militari tantano ogni anno di mostrare il loro lato “umanitario” organizzando gite scolastiche in caserma per le scuole elementari. Sul territorio è in costruzione l’Hub, enorme aeroporto militare capace di movimentare fino a trentamila uomini; non va dimenticato, inoltre, che sulle coste pisane sorge la base militare americana di Camp Darby. Una città dunque, concepita sempre più all’insegna della militarizzazione e sempre meno a servizio delle esigenze di chi la vive.

Oggi, in un contesto di crisi economica in cui si tagliano salari e diritti e si continuano a finzanziare le guerre, l’opposizione a questo evento nostalgico che militarizzerà ancora la città di Pisa, attirando inoltre fascisti e guerrafondai dal resto del paese, appare quanto mai necessaria.

Così, seguendo il percorso delle contestazioni livornesi degli scorsi anni, a Pisa diverse realtà cittadine hanno convocato un’assemblea pubblica nella quale è stato deciso di indire un corteo che partirà alle 15 di sabato 27 ottobre da piazza XX Settembre.


Di seguito l’appello per il corteo:


NO ALLA GUERRA! NO ALLE SPESE MILITARI! NO EL ALAMEIN!

Sabato 27 ottobre a Pisa la Brigata Paracadutisti Folgore commemorerà il 70° anniversario della battaglia di El Alamein, nella quale venne sconfitta assieme alle forze naziste. Si tratta di una parata nostalgica, di uno sfoggio di armi e strumenti di morte che radunerà fascisti, estremisti di destra e guerrafondai da tutta Italia. Una vergogna per la città, che vedrà l’occupazione e la militarizzazione dello stadio, di Piazza dei Miracoli, dove si svolgeranno le celebrazioni e delle zone circostanti.

Nella guerra non c’è niente di valoroso, niente da festeggiare, tanto meno in una guerra fascista. Ma queste non sono soltanto celebrazioni nostalgiche: da sempre celebrare le guerre del passato serve a giustificare quelle del presente, a preparare le guerre di domani.
La Folgore è stata infatti in prima fila in numerose missioni “umanitarie”, tra cui le guerre di occupazione in Afghanistan e Iraq, ed è stata spesso protagonista di violenze e brutalità contro la popolazione civile. Intanto il governo ha deciso negli scorsi mesi di bombardare l’Afghanistan e dopo l’attacco alla Libia, in Siria si aprono nuovi scenari di guerra. Monti lo ha detto chiaramente più volte: “Siamo in guerra”.
È la guerra condotta dal governo contro lavoratori e lavoratrici per aumentare i profitti delle banche e degli industriali, per proteggere i privilegi della Chiesa e della casta militare. È la guerra del governo contro qualsiasi dissenso interno, che militarizza i territori e reprime chi solleva la testa.

Quella che si terrà a Pisa il 27 ottobre sarà la celebrazione della rapina quotidiana nei confronti dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, degli studenti e delle fasce più deboli della popolazione. Il governo Monti e l’UE impongono sempre maggiori sacrifici, ci dicono che le casse sono vuote, ma i soldi ci sono!
Infatti mentre crollano salari e diritti, mentre aumentano licenziamenti, tasse e tagli al sociale ed all’istruzione, la casta militare non rinuncia alle proprie autocelebrazioni ed ai propri privilegi. Le spese militari complessive per il 2012 in Italia sono di 30 miliardi, oltre 10 miliardi nei prossimi anni per l’acquisto di cacciabombardieri F35, per le missioni all’estero sono spesi 1,4 miliardi di euro, e intanto l’industria bellica fa affari d’oro.

A Pisa in questi anni i militari, le istituzioni locali e la stampa hanno imbastito una campagna per mostrare il lato “sportivo” e “umanitario” dell’esercito, coinvolgendo nella propaganda militarista anche i bambini delle scuole elementari. Una propaganda che serve a far passare una nuova idea di città, la città militare. La città dell’Hub, il nuovo aeroporto militare in costruzione, secondo in Europa, che arriverà a movimentare fino a trentamila militari al mese. A Pisa è dunque fondamentale opporsi alla commemorazione di El Alamein.

È arrivato il momento di dire basta! Basta alla guerra, al militarismo, al nazionalismo! Basta al governo Monti, ai sacrifici, alle politiche di austerità! Basta alle spese militari, ai tagli, ai licenziamenti! Basta alla militarizzazione e alla repressione del dissenso! Basta deliri nostalgici e relitti del fascismo! Basta El Alamein!

La giornata del 27 ottobre vedrà manifestazioni in diverse città europee contro le politiche operate dai diversi governi subalterni alle imposizioni della Banca Centrale Europea, a Roma si svolgerà una manifestazione nazionale per il NOMonti day. Tutte queste mobilitazioni possono divenire l’inizio di un nuovo grande movimento contro la guerra e le politiche antipopolari dei governi europei.

Scendiamo in piazza sabato 27 ottobre con un corteo contro la guerra, la crisi, il militarismo, contro ogni fascismo. Prepariamo questa giornata con iniziative e assemblee. El Alamein: non c’è niente da commemorare!

CORTEO ORE 15
P.zza XX Settembre – Logge di Banchi

Pisa contro la guerra

 

Leggi anche gli articoli di Senzasoste sulle contestazioni degli scorsi anni a Livorno:

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