InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pontedera. Ancora muro contro muro alla Iscot: domani assemblea dell’indotto Piaggio

Per questo lo sciopero e il presidio permanente continuano, nonostante le provocazioni delle forze dell’ordine che tutte le mattine si presentano davanti ai cancelli della fabbrica. I lavoratori in lotta hanno convocato per domani, mercoledì 12, un’assemblea al presidio alle ore 13.00, a cui hanno aderito le RSU dell’indotto Piaggio (Piaggio, Ceva e New Job).

La lotta dei lavoratori Iscot, infatti, è ormai stata riconosciuta come un simbolo. Per i padroni (guidati da Stirpe, patròn della Sole e vice-presidente di Confindustria) è necessario spezzare questa resistenza operaia, per ristabilire il proprio dominio ed evitare che altri interinali in futuro si ribellino a queste condizioni di schiavitù. Per gli operai dell’indotto questa vertenza può rappresentare un’inversione di tendenza dopo anni di abbrutimento delle condizioni di lavoro.

da Riscatto Pisa

Pubblichiamo di seguito l’appello per l’assemblea di domani

BASTA ALL’ACCANIMENTO CONTRO GLI OPERAI DELLA ISCOT

La firma del contratto a tempo indeterminato sembrava aver messo la parola fine, due settimane fa, allo schiavismo della ISCOT e aver riaffermato una volta per tutte la dignità dei lavoratori.

Ma il 1° ottobre, giorno in cui tutti e sette i lavoratori ISCOT avrebbero dovuto riprendere il loro lavoro alla SOLE, il responsabile della ISCOT non ha fatto entrare in fabbrica due di loro, con la motivazione che la SOLE non li vuole, altrimenti toglie l’appalto. Il padrone della SOLE, che è anche un dirigente nazionale di Confindustria, ha subito smentito le motivazioni della ISCOT, ma forse non ha mandato giù che un suo dirigente sia stato soffermato all’entrata della fabbrica a causa di un picchetto.

Di fronte a questa dimostrazione di arroganza padronale è ripreso lo sciopero ad oltranza con presidio notte e giorno, perché venga messo fine alla discriminazione e sia rispettato il contratto per tutti e sette i lavoratori ISCOT.

La ISCOT ha persino inventato un posto di lavoro fasullo in un “capannoncino” improvvisato per cercare di allontanare i due lavoratori. Questa è chiaramente solo una provocazione, messa in atto dal padrone della ISCOT, secondo noi su commissione di quello della SOLE. La si vuol far pagare a chi si è permesso di alzare la testa, rifiutare il ricatto e protestare fino in fondo contro le condizioni di lavoro inaccettabili.

Negli ultimi giorni questi imprenditori, alla maniera degli schiavisti, hanno anche fatto arrivare degli operai da fuori regione con lo scopo di sostituire gli scioperanti.

Il presidio alla SOLE resiste e lo sciopero dei lavoratori ISCOT continua. Fino a oggi è stato molto importante la solidarietà degli altri lavoratori. In questa fase, il sostegno attivo di tutti i lavoratori che non possono tollerare questa situazione di arbitrio e prepotenza è decisivo per sbloccare questa vertenza.

Per questo chiediamo agli operai di Piaggio, Ceva, New Job e SOLE di scioperare mercoledì 12 ottobre:

al I° turno dalle 13 alle 14al normale e II° turno dalle 14 alle 15

e di partecipare ad un assemblea al presidio dei lavoratori della ISCOT.

All’appello dei Lavoratori Iscot in sciopero aderiscono:

Delegati Piaggio: Cappellini. Malventi, Giuntoli; Guezze; Tecce, Bellagamba, Barsotti; Bardelli; Selmi; Bernardoni.

Delegati New Job: Francesca Avesella; Daniele Malacarne, Sandro Giacomelli, Octavio Sotolengo.

Delegati Ceva: Carlo Pino; Guido Amoroso; Giuseppe Corrado; Sandro Soldani.

 

{mp4}17710{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.