InfoAut
Immagine di copertina per il post

Rappresentanti di chi? A Palermo flop delle elezioni CNSU 2016

 

Negli ultimi giorni l’università di Palermo come tutti gli atenei d’Italia è stata investita dall’ennesima tornata elettorale; si è votato difatti gli scorsi 18 e 19 maggio in tutta Italia per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. E il risultato elettorale di questa due giorni di chiamata al voto per gli studenti sicuramente non ha precedenti nella dimostrazione di che valore abbiano organi del tutto assenti, lontani, inarrivabili come quello del CNSU. Vogliamo dunque concentrarci sull’Ateneo palermitano, facendo un bilancio dell’affluenza alle urne e provando a descrivere “che aria tira” ad UNIPA in merito a queste elezioni e al concetto di rappresentanza più in generale. La nostra domanda è: rappresentanti di chi? Visto e considerato che, a fronte di  40.346 iscritti all’Università degli Studi di Palermo nell’anno accademico corrente, soltanto l’11% degli studenti si è recato alle urne: 4590 votanti di cui (oltre al danno, la beffa) 18 schede bianche e 116 schede nulle, per un netto di 4.456 voti validi. Indipendentemente da quale sia la lista che ha registrato più voti, non scendiamo nel merito di chi ha vinto o chi ha perso, perché la rappresentanza studentesca non ci riguarda. Specialmente se si tratta di una rappresentanza autoreferenziale, fine a se stessa; specialmente se, proprio per quanto riguardo l’organo del CNSU, si abbracci la via della rappresentanza come trampolino di lancio per una carriera politica. “Poltronari” li abbiamo definiti nell’azione di contro-volantinaggio che abbiamo fatto il giorno prima delle elezioni, esortando gli studenti a non votare; e sicuramente i risultati elettorali ci danno piena dimostrazione di un dato, che il sostegno della rappresentanza studentesca, e dunque il voto, nel nostro Ateneo perde progressivamente di senso. Durante la prima giornata di elezioni, il 18 maggio, si è registrato un 5% di votanti nell’ateneo palermitano, destando le critiche e le proteste degli studenti delle associazioni, che in un comunicato stampa attribuivano le responsabilità di questo clamoroso fallimento elettorale alla mancanza di utilizzo del voto telematico e ad una dislocazione non ottimale dei seggi. La realtà dei fatti è che si è trattato di un clamoroso flop elettorale. Utilizzando sempre i numeri, visto che la matematica non è un’opinione, basta fare un focus, prendendo a campione i dati relativi ai votanti per la prima giornata per i corsi di laurea più frequentati (i dati che abbiamo si riferiscono alla mattina del 18 maggio, aggiornati alle 13): 116 elettori a Economia (a fronte di più di 2000 iscritti), 150 a Ingegneria (a fronte di più di 5000 iscritti), 150 a Giurisprudenza (a fronte di quasi 4000 iscritti), 90 a Medicina (a fronte di più di 3000 iscritti). Lasciamo parlare i numeri dunque, sottolineando come questa tornata elettorale non sia che l’ennesima dimostrazione del fallimento della propaganda portata avanti dalle associazioni di qualsiasi fazione all’interno del nostro ateneo. Contesteremo sempre la logica della delega: se si vuole combattere per i diritti degli studenti lo si fa da studenti, organizzandosi collettivamente, non per interessi personali; affidare i propri diritti in mano ad una cerchia ristretta di persone che (dovrebbero) rappresentare l’intera popolazione studentesca (quando in realtà per qualsiasi tipo di organo collegiale si registra un’affluenza patetica alle urne), non fa altro che deresponsabilizzare lo studente dal lottare in prima persona per il proprio diritto allo studio, che dalla governance universitaria viene smantellato sempre di più, anno dopo anno. Continuate nella vostra autorappresentanza, di voi stessi, dei vostri bollini elettorali, dei vostri slogan; noi sappiamo che lottare è tutta un’altra storia e lo si fa mettendoci il corpo, la faccia, la volontà di cambiare un un’università che non rispecchia un modello giusto di fruizione e condivisione di spazi, tempi e saperi. La lotta degli studenti non sta nella scheda elettorale ma nelle assemblee e nei cortei, negli spazi riappropriati e condivisi. 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.