Renzi al Sant’Anna di Pisa: vietato dissentire
Imponente lo schieramento di polizia. Più di dieci blindati di polizia e carabineri hanno sigillato la Scuola, la piazza e le sue vie di accesso. Alle porte sulla mura un vero e proprio filtraggio ha impedito l’accesso a chi intendeva esprimere liberamente la propria opinione. “E’ assurdo, la polizia all’incrocio di via Carducci, sul retro del Sant’Anna, ha malmenato me e altre cinque persone che si trovavano ferme lì – racconta una donna strattonata dai funzionari di polizia – “ciò che vogliono è vietare il dissenso. Abbiamo le nostre ragioni per dire NO, ora come al referendum costituzionale del 4 dicembre che accentrerà e centralizzerà le decisioni fatte sulla nostra pelle e a spese nostre. Nel nostro No passa la possibilità di trasformare le nostre condizioni, altro che conservazione! Questo mi hanno impedito di dirlo, sono stata malmenata e minacciata. Siamo stati tenuti sotto sequestro e ci hanno impedito di esprimere la nostra opinioni. Se questa è democrazia!”.
Una situazione analoga si è verificata a Porta a Lucca, ai bagni di Nerone dove funzionari di polizia e carabinieri hanno minacciato ritorsioni (‘qui finisce male se non ve ne andate’) e spintonato una decine di persone che volevano arrivare in centro. Una giornata insomma all’insegna della censura e del divieto a dissentire con il fronte unico del Sì, fatto di arroganza e prepotenza. Le tante ragioni del No presenti in piazza si sono date appuntamento per una tre giorni di discussione il 28-29-30 ottobre al Polo Porta Nuova. Per scavalcare la censura chi dissente si è dovuto oggi battere per affermare la propria opinione. “Gli spazi di democrazia si restringono – hanno annunciato i presenti – ma non abbiamo paura, se Renzi non intende confrontarsi chi lo contraddice andremo a stanarlo alla Leopolda fiorentina del 5 novembre e andremo fino a Roma a manifestare il 27 novembre: è un avvertimento, siamo stanchi di subire”.
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