Roma, la resistenza dei rifugiati allo sgombero di Via Curtatone
Ancora una volta blindati a Piazza Indipendenza per le operazioni di sgombero dell’immobile di via Curtatone. Centinaia di famiglie in emergenza abitativa stanno resistendo dentro e fuori lo stabile.
23 Luglio – Questa mattina sono ricominciate le operazioni di sgombero dello stabile di via Curtatone, iniziate sabato scorso all’alba. Oggi era stato dato l’ultimatum per uscire dall’immobile. Decine di blindati hanno nuovamente bloccato l’intera zona. Questa volta però le famiglie si sono organizzate per resistere: dentro tanti e tante si sono barricate sui tetti e sui balconi, fuori un presidio di diverse centinaia di persone intona cori e fronteggia la polizia. Senza paura e con energia i rifugiati sono pronti a resistere per ore.
La questura è in evidente difficoltà e sta cercando di allontare giornalisti e solidali. Il comune si dimostra assolutamente incapace nel trovare soluzioni accettabili e dignitose. La proposta di sistemazione prevede lo smembramento dei nuclei familiari. Ancora una volta le istituzioni in questa città operano uno sgombero senza offrire alternative.
Le persone sgomberate sono circa un migliaio e vengono quasi tutte dall’Eritrea e dalla Somalia. Dai balconi vengono calati striscioni con scritto “Siamo rifugiati, non terroristi“.
Anche oggi a Roma sarà un’altra giornata di lotta e di resistenza per chi ha bisogno di un tetto sopra la testa, anche oggi continua a consumarsi un’altra pagina vergognosa delle istituzioni di questa città e di questo paese.
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