Roma, precaria tenta di darsi fuoco davanti a Montecitorio
Sono scesi in piazza per protestare contro la questione dei docenti cosiddetti ‘inidonei’, una delle tante conseguenze della riforma Fornero che ha fatto allungare lo spettro della precarietà su parti sempre più ampie del mondo del lavoro, colpendo anche gli insegnanti in uscita, i tecnici e gli amministrativi non di ruolo impegnati nella formazione.
Con la spending rewiev, infatti, gli inidonei, ovvero i docenti malati, dovrebbero prendere il posto dei tecnici e degli amministrativi, con un conseguente e notevole abbassamento del proprio punteggio nel sistema infernale delle graduatorie, mentre migliaia di precari rimangono esclusi dalla possibilità di ottenere un posto di lavoro.
Tra questi ultimi c’è anche la donna che questa mattina, durante il sit-in sotto Montecitorio, ha tentato di darsi fuoco in un gesto di disperazione per la propria condizione: si tratta di un’amministrativa della scuola impiegata a Napoli, precaria da ormai 15 anni e senza stipendio da tre mesi, che doveva ottenere un posto di ruolo ormai 3 anni fa e invece ora rischia di perderlo.
Fortunatamente l’intervento degli altri precari presenti in piazza è riuscita a fermarla prima che portasse a compimento il proprio gesto.
Successivamente la donna ha dichiarato che si è trattato di un gesto impulsivo e che continuerà a lottare per una vita più dignitosa come ha sempre fatto negli ultimi anni, aggiungendo però di trovarsi, come tanti altri, in una situazione insostenibile, esasperata dalla sordità e l’indifferenza del governo di fronte alla condizione della precarietà.
Un atteggiamento confermato anche questa mattina in seguito all’incontro col ministro Carrozza: il consiglio dei ministri ha infatti deciso di rimandare a lunedì l’approvazione di una bozza di decreto per la stabilizzazione dei precari ma nessuno si è dato cura di informare quanti si trovavano in piazza a pretendere ascolto. Non si è fatto attendere nemmeno il commento dell’ex ministro del lavoro Fornero che, senza alcun rispetto o sentimento di decenza di fronte a quanto accaduto in piazza a Roma questa mattina per effetto della precarietà da lei stessa promossa durante il governo Monti, proprio oggi si è scagliata contro i presunti ‘privilegi’ per i precari che il decreto comporterebbe.
L’episodio di questa mattina, assieme a tanti altri, conferma la necessità di rompere l’isolamento dei gesti di disperazione individuale organizzando la rabbia contro i responsabili della macchina della precarietà.
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