Torino: gli studenti contestano i fascisti del Fuan
Dapprima il Fuan era composto dai giovani di Alleanza Nazionale e ora da quelli del Partito delle Libertà, che nonostante il velo istituzionale, sotto al quale si nascondono, mantengono celata la loro reale natura fascista. Noi non ammettiamo una presenza fascista all’interno della nostra università, che per sua stessa natura è un luogo di cultura e socialità estranea a logiche reazionarie di stampo fascista.
È da tempo che noi combattiamo contro i tagli e gli sprechi dell’Università italiana, sempre più martoriata dalle politiche di austerità promossi da governi di destra, che fortemente sostenuti da politicanti e fascisti del Terzo Millennio, hanno di fatto segnato la morte del diritto allo studio nel nostro Paese. Prima con la riforma Gelmini, ora con quella di Profumo stanno promuovendo un’università sempre più d’élite.
Questa mattina, per questi motivi, ci siamo ritrovati a contestarli, ma le Forze dell’Ordine non ci hanno permesso di entrare compiendo una discriminazione fra studenti “normali” e studenti antifascisti. Siamo tutti iscritti all’università e, anche volendo, non ci avrebbero permesso di seguire le lezioni e di svolgere quella che dovrebbe essere la nostra normale quotidianità universitaria.
Nel corso della mattinata ci sono stati spintoni ed è volato qualche schiaffo da parte della polizia schierata a difendere il gruppetto di militanti fascisti, composto da non più di dieci persone.
Al termine del loro volantinaggio le forze dell’ordine si sono ritirate, lasciandoci passare, così siamo riusciti a riappropriarci della nostra università appendendo un striscione sul balcone e riscontrando sorpresa per l’accaduto e sostegno per la nostra contestazione.
Per noi far vivere l’università come spazio di proposta politica sociale e antifascista parte dalla presenza giornaliera negli spazi e nella cultura.
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